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L’approvazione definitiva del decreto Superbonus segna la fine di un’epoca per il settore edilizio italiano, introducendo importanti cambiamenti per cittadini e imprese.

Con 81 voti a favore, 48 contrari e 4 astensioni, il Senato ha dato il via libera al testo approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 28 dicembre, chiudendo così la stagione dell’agevolazione al 110% senza proroghe, ma introducendo eccezioni significative per i redditi più bassi e una sanatoria per i lavori non finiti.

A partire dal primo gennaio 2024, la detrazione fiscale per i lavori di efficientamento energetico subirà una riduzione, passando dal 110% al 70%.

Leggi la guida completa: Superbonus 70% 2024: la guida completa

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Dettagli e agevolazioni per i redditi più bassi

Nonostante la riduzione generale della detrazione, il decreto prevede misure di sostegno specifiche per le famiglie a basso reddito. In particolare, coloro che presentano un reddito ISEE fino a 15 mila euro e che non sono riusciti a concludere i lavori entro il 31 dicembre 2023, ma hanno comunque raggiunto un avanzamento lavori almeno al 60%, possono beneficiare di un aiuto concreto.

Il sostegno proviene da un fondo da 16 milioni di euro, destinato a coprire le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 ottobre 2024. Questa misura mira a garantire che anche le famiglie meno abbienti possano completare i lavori di efficientamento energetico iniziati, senza perdere completamente il vantaggio di un’incentivazione significativa.

Leggi anche: Superbonus e contributo a fondo perduto: le domande iniziano da oggi

Inoltre, per chi non è riuscito a completare i lavori necessari per accedere al Superbonus al 110%, viene introdotta una sanatoria che elimina l’obbligo di restituire le somme già erogate sotto forma di detrazioni. Questa disposizione rappresenta un importante salvagente per molti cittadini che, per varie ragioni, si sono trovati impossibilitati a rispettare le scadenze previste.

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Comunicazione Cessione del credito e sconto in fattura: la possibile proroga

Un aspetto rilevante per professionisti e imprese riguarda la gestione della cessione del credito e dello sconto in fattura. La possibile proroga dei termini per la comunicazione di queste operazioni, dal 16 marzo al 4 aprile 2024, segnala una sensibilità verso le esigenze operative del settore.

Tale estensione, se confermata, offrirebbe più tempo per organizzare la documentazione necessaria e per cercare soggetti interessati all’acquisto dei crediti derivanti dai bonus edilizi.

Leggi anche: Superbonus: stop alla cessione del credito e sconto in fattura dal 2024

Il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, ha evidenziato come questa proroga sia fondamentale per consentire ai professionisti e alle aziende di navigare con maggiore serenità in un periodo di transizione, facilitando l’individuazione di acquirenti dei crediti e garantendo una maggiore fluidità nelle operazioni.

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Conclusione

L’entrata in vigore del nuovo regime di detrazioni per i lavori di efficientamento energetico segna l’inizio di un nuovo capitolo per l’edilizia italiana. Sebbene la riduzione della detrazione dal 110% al 70% rappresenti una sfida per cittadini e imprese, le misure di supporto per le famiglie a basso reddito e le sanatorie per i lavori non completati offrono un ponte verso il futuro, facilitando la transizione verso una maggiore sostenibilità abitativa.

 

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