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Nel Decreto Coesione sono previste misure nazionali per promuovere l’autoimpiego. Si tratta di Resto al SUD 2.0 e degli incentivi a fondo perduto sia nelle regioni del Centro-Nord che nel SUD.

Le misure sono destinate ai giovani under 35 anni per iniziative di lavoro autonomo con partita IVA, attività imprenditoriali e dei professionisti sia in forma individuale e collettiva.

Spettano sia un voucher, non soggetto a rimborso, per l’acquisto di beni, strumenti e servizi per l’avvio delle attività, che una percentuale di contributo a fondo perduto che è diversificata in base all’ammontare dell’investimento e alla regione di investimento.

Ecco una tabella riepilogativa dei voucher e contributi a fondo perduto potenzialmente spettanti:

Regioni interessate Voucher avvio attività non soggetto a rimborso Contributo a fondo perduto
Autoimpiego Centro-Nord Italia da 30.000 a 40.000 euro 65% per programmi di spesa fino a 120 mila euro;

60% per programmi di spesa da 120 mila a 200 mila euro.

Resto al SUD 2.0

(Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia)

da 40.000 a 50.000 euro 75% per programmi di spesa fino a 120 mila euro;

70% per programmi di spesa da 120 mila a 200 mila euro.

Vediamo nel dettaglio sia la misura dedicata alle iniziative di autoimpiego nelle regioni del Centro Nord Italia che quella dedicata alle iniziative di autoimpiego nel SUD Italia, denominata Resto al SUD 2.0.

Sommario

1

Incentivi a fondo perduto per l’autoimpiego nel Centro Nord Italia

Incentivi a fondo perduto per l’autoimpiego nel Centro Nord Italia

Nell’ambito delle disposizioni materia di lavoro del Decreto Coesione è stata introdotta una misura nazionale per la promozione dell’autoimpiego nel lavoro autonomo, nelle libere professioni e nelle attività d’impresa.

Con l’articolo 17 del Decreto Legge n. 60 del 7 maggio 2024, chiamato “Autoimpiego Centro-Nord Italia” sono previsti finanziamenti alle “iniziative economiche finalizzate all’avvio di attività di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero-professionali, in forma individuale o collettiva, ivi comprese quelle che prevedono l’iscrizione ad ordini o collegi professionali localizzate nei territori diversi da quelli indicati al comma 1,primo periodo, dell’articolo 1 del decreto-legge 20 giugno 2017, n.91, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017, n. 123“.

Si tratta delle regioni diverse da Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, che hanno invece un loro incentivo dedicato di cui parleremo in seguito.

Voucher fino a 40 mila euro e fondo perduto fino al 65%

Andiamo subito a vedere quali sono gli incentivi a fondo perduto e voucher spettanti nel Centro Nord Italia. Sono stabiliti dal comma 7 dell’art. 17 del Decreto Legge n. 60/2024: “Gli incentivi di cui al comma 4, lettera c) sono fruibili, in conformità con le disposizioni al regolamento (UE) 2023/2831 sugli aiuti de minimis, in via alternativa e consistono nel riconoscimento di:

  1.  un voucher di avvio in regime de minimis, non soggetto a rimborso, utilizzabile per l’acquisto di beni, strumenti e servizi per l’avvio delle attività, per un importo massimo di 30.000 euro. Nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico, l’importo massimo del voucher è di 40.000 euro;
  2. un aiuto in regime de minimis per programmi di spesa di valore non superiore a 120.000 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al 65 per cento dell’investimento per l’avvio delle attività.
  3. un aiuto in regime de minimis per programmi di spesa oltre 120.000 euro e fino a 200.000 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al 60 per cento dell’investimento per l’avvio delle attività.

Quindi riepilogando, potenzialmente gli incentivi sono i seguenti (considerando il voucher di 40 mila euro):

Investimento Voucher Percentuale Fondo perduto Fondo perduto Totale finanziamento
30.000 € 40.000 € 65% 19.500 € 59.500 €
50.000 € 40.000 € 65% 32.500 € 72.500 €
70.000 € 40.000 € 65% 45.500 € 85.500 €
100.000 € 40.000 € 65% 65.000 € 105.000 €
130.000 € 40.000 € 60% 78.000 € 118.000 €
150.000 € 40.000 € 60% 90.000 € 130.000 €
200.000 € 40.000 € 60% 120.000 € 160.000 €

Requisiti: quali attività hanno diritto a finanziamenti

Leggendo l’elenco sono finanziate le seguenti attività nelle regioni del Centro Nord Italia:

  • lavoro autonomo con partita IVA;
  • attività imprenditoriali in forma individuale e collettiva;
  • attività libero professionali (professionisti) che prevedono l’iscrizione ad ordini o collegi professionali, in forma individuale e collettiva.

Il comma 2 dell’art. 17 prevede stabilisce le modalità di apertura dell’attività in forma individuale, ossia “mediante apertura di partita IVA per la costituzione di impresa individuale o per lo svolgimento di attività libero-professionale”, ed in forma collettiva ossia, mediante la costituzione di:

  • società in nome collettivo (SNC);
  • società in accomandita semplice (SAS),
  • società a responsabilità limitata (SRL),
  • nonche’ società cooperativa
  • o società tra professionisti (STP).

A chi spettano gli incentivi: giovani under 35 anni

L’art. 17 comma 4 del D. L. n. 60/2024 stabilisce l’elenco dei beneficiari degli incentivi a fondo perduto: “Sono destinatari dell’intervento i giovani di età inferiore ai trentacinque anni e in possesso di uno dei seguenti requisiti:

a) condizione di marginalità, di vulnerabilità sociale e di discriminazione, come definite dal Piano nazionale Giovani, donne e lavoro 2021 – 2027 (si tratta dei giovani NEET);

b) inoccupati, inattivi e disoccupati;

c) disoccupati destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori GOL (Programma GOL).

L’art. 17, comma 2 ha stabilito anche che alle imprese in forma collettiva possono partecipare soggetti diversi da quelli indicati al comma 3 fermo restando, in tal caso, l’esercizio del controllo e dell’amministrazione della società da parte dei giovani under 35 di cui sopra.

Elenco servizi per all’avvio dell’attività finanziati con voucher

Il comma 4 dell’art. 17 del D. L. n. 60/2024 fornisce l’elenco di iniziative ammissibili a finanziamento. Si tratta delle seguenti iniziative:

a) erogazione di servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare per l’avvio delle attività di cui al comma1 definita su base territoriale e di concerto con le regioni interessate, in coerenza con il Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027 e con il programma GOL;

b) tutoraggio, finalizzato all’incremento delle competenze e al supporto dei soggetti di cui al comma 3 nell’avvio e nello svolgimento delle attività di cui al comma 1;

c) interventi di sostegno consistenti nella concessione di incentivi in favore dei soggetti di cui al comma 3 per l’avvio delle attività di cui al comma 1.

Cumulo con anticipo Naspi in unica soluzione e Supporto per formazione e lavoro

Il comma 8 dell’art. 17 stabilisce che se l’attività viene aperta dai disoccupati iscritti al programma GOL beneficiari di Naspi di cui al decreto legislativo 4 marzo 2015 n. 22, “tali soggetti possono cumulare i trattamenti in godimento solo in caso di richiesta di erogazione del trattamento di disoccupazione in unica soluzione alfine di utilizzarli come capitale d’avvio da conferire nelle iniziative finanziate“.

Inoltre “Le iniziative finanziate dal presente articolo dirette ai beneficiari del Supporto per la formazione e il lavoro di cui al decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48 convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023, n. 85 sono compatibili con l’indennità da essi percepita ai sensi dell’articolo 12 del medesimo decreto-legge“.

Resto al SUD 2.0 2024

Finora abbiamo visto la misura per le regioni del Centro Nord. Vediamo ora la misura prevista per le regioni del Mezzogiorno, ossia Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Sono destinatari di questa misura anche i territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016.

Si chiama Resto al SUD 2.0 ed è una misura per promuovere la costituzione di nuove attività localizzate nelle regioni del SUD Italia.

Voucher fino a 50 mila euro e fondo perduto fino al 75%

Analogamente agli incentivi per il Centro Nord, anche al SUD spettano un voucher di avvio e un contributo a fondo perduto. Sono stabiliti, nel caso della misura Resto al SUD 2.0, dal comma 7 dell’art. 18 del D. L. n. 60/2024: “Gli incentivi di cui al comma 4, lettera c) sono fruibili, in conformità con le disposizioni al regolamento (UE) 2023/2831 sugli aiuti de minimis, in via alternativa e consistono nel riconoscimento di:

  1. un voucher di avvio in regime de minimis, non soggetto a rimborso, utilizzabile per l’acquisto di beni, strumenti e servizi per l’avvio delle attività…, per un importo massimo di 40.000 euro per le attività aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016. Nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico, l’importo massimo del voucher è di 50.000 euro per le attività…. aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016;
  2. un aiuto in regime de minimis per programmi di spesa di valore non superiore a 120.000 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al 75 per cento per l’avvio delle attività …. aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territoridelle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016;
  3. un aiuto in regime de minimis per programmi di spesa oltre 120.000 euro e fino a 200.000 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al 70 per cento per l’avvio delle attività … aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016.

Quindi riepilogando, potenzialmente gli incentivi sono i seguenti (considerando il voucher di 50 mila euro):

Investimento Voucher Percentuale Fondo perduto Fondo perduto Totale finanziamento
30.000 € 50.000 € 75% 22.500 € 72.500 €
50.000 € 50.000 € 75% 37.500 € 87.500 €
70.000 € 50.000 € 75% 52.500 € 102.500 €
100.000 € 50.000 € 75% 75.000 € 125.000 €
130.000 € 50.000 € 70% 91.000 € 141.000 €
150.000 € 50.000 € 70% 105.000 € 155.000 €
200.000 € 50.000 € 70% 140.000 € 190.000 €

Requisiti: quali attività hanno diritto al finanziamento Resto al SUD 2.0

Si tratta delle stesse iniziative che sono finanziate nelle regioni del Centro Nord. Si tratta delle seguenti attività:

  • lavoro autonomo con partita IVA;
  • attività imprenditoriali in forma individuale e collettiva;
  • attività libero professionali (professionisti) che prevedono l’iscrizione ad ordini o collegi professionali, in forma individuale e collettiva.

Il comma 2 dell’art. 18, analogamente alle regioni del Centro Nord, prevede stabilisce le modalità di apertura dell’attività in forma individuale, ossia “mediante apertura di partita IVA per la costituzione di impresa individuale o per lo svolgimento di attività libero-professionale”, ed in forma collettiva ossia, mediante la costituzione di:

  • società in nome collettivo (SNC);
  • società in accomandita semplice (SAS),
  • società a responsabilità limitata (SRL),
  • nonché società cooperativa o società tra professionisti (STP).

A chi spettano gli incentivi: giovani under 35 anni

L’art. 18 comma 3 del D. L. n. 60/2024 stabilisce l’elenco dei beneficiari degli incentivi a fondo perduto: “Sono destinatari dell’intervento i giovani di età inferiore ai trentacinque anni e in possesso di uno dei seguenti requisiti:

a) condizione di marginalità, di vulnerabilità sociale e di discriminazione, come definite dal Piano nazionale Giovani, donne e lavoro 2021 – 2027 (si tratta dei giovani NEET);

b) inoccupati, inattivi e disoccupati;

c) disoccupati destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori GOL (Programma GOL).

L’art. 18 comma 2 ha stabilito anche che alle imprese in forma collettiva possono partecipare soggetti diversi da quelli indicati al comma 3 fermo restando, in tal caso, l’esercizio del controllo e dell’amministrazione della società da parte dei giovani under 35 di cui sopra.

Elenco servizi per all’avvio dell’attività finanziati con voucher

Il comma 4 dell’art. 18 del D. L. n. 60/2024 fornisce l’elenco di iniziative ammissibili a finanziamento. Si tratta delle seguenti iniziative:

a) erogazione di servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare per l’avvio delle attività di cui al comma1 definita su base territoriale e di concerto con le regioni interessate, in coerenza con il Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027 e con il programma GOL;

b) tutoraggio, finalizzato all’incremento delle competenze e al supporto dei soggetti di cui al comma 3 nell’avvio e nello svolgimento delle attività di cui al comma 1;

c) interventi di sostegno consistenti nella concessione di incentivi in favore dei soggetti di cui al comma 3 per l’avvio delle attività di cui al comma 1.

Cumulo con anticipo Naspi in unica soluzione e Supporto per formazione e lavoro

Il comma 8 dell’art. 18 stabilisce che se l’attività viene aperta dai disoccupati iscritti al programma GOL beneficiari di Naspi di cui al decreto legislativo 4 marzo 2015 n. 22, “tali soggetti possono cumulare i trattamenti in godimento solo in caso di richiesta di erogazione del trattamento di disoccupazione in unica soluzione alfine di utilizzarli come capitale d’avvio da conferire nelle iniziative finanziate”.

Inoltre “Le iniziative finanziate dal presente articolo dirette ai beneficiari del Supporto per la formazione e il lavoro di cui al decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48 convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023, n. 85 sono compatibili con l’indennità da essi percepita ai sensi dell’articolo 12 del medesimo decreto-legge”.



 

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