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TORINO. «Abbiamo ancora il vento in poppa, ma si sta affievolendo. E’ in arrivo una mareggiata». Massimo Luviè, il direttore generale di Banca Reale (oltre un miliardo di euro di raccolta e più di 600 milioni di impieghi) vede avvicinarsi la tempesta della recessione in Italia e cerca di tracciare una rotta per affrontare uno degli scenari più complessi che si potessero immaginare, dove a dominare è l’incertezza. Per Luviè, bocconiano, classe 1960, ci sarà da tener duro per un po’. «Il rischio – dice il manager che è anche condirettore di Reale mutua- è di stare in mezzo alle onde e dover resistere in apnea per 12-18 mesi, prima che l’economia rialzi la testa».

Come pensa che reagiranno le imprese del Nord Ovest a quest’ennesima recrudescenza della crisi economica che va avanti dal 2008?

«Negli ultimi anni il sistema produttivo di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta ha imparato a essere flessibile e reattivo. Soprattutto le nostre piccole e medie imprese, grazie alla loro alta specializzazione, sono capaci di adattarsi meglio anche da un punto di vista tecnologico al mercato, sono più veloci a reagire e quindi hanno maggiori chance di recupero rispetto ai blasonati colossi dell’industria».

Quali aziende vede più resilienti?

«Le Pmi della manifattura e le aziende dei servizi, un po’ più in sofferenza invece settori come la meccanica e l’elettronica a causa del rallentamento delle immatricolazioni dell’industria dell’auto».

Ma che succederà se ci sarà un’escalation della guerra in Ucraina?

«In tal caso è difficile essere ottimisti. Se il conflitto tra Kiev e Mosca sarà ancora più violento o se cresceranno tensioni tra la Cina e Taiwan si rischia una tempesta perfetta anche nei nostri territori che colpirà prima di tutto i settori dell’energia e dell’elettronica. In tal caso non c’è dottrina economica che tenga».

Banca Reale che cosa sta facendo in concreto per aiutare famiglie e imprese del Nord Ovest?

«Come braccio finanziario del gruppo assicurativo Reale Group forniamo alle imprese un ampio ventaglio di servizi, di consulenza e di prestiti a costi molto competitivi. In questo periodo stiamo aiutando le imprese a crescere, per esempio finanziando investimenti per ampliare insediamenti produttivi o magazzini; oppure alle aziende che vogliono diventare più efficienti nell’energia concediamo prestiti per installare impianti di fonti rinnovabili, biometano, campi eolici e fotovoltaici. Credo poi che il Pnrr favorirà un’accelerazione dei progetti nel campo della transizione energetica e delle infrastrutture e quindi anche noi come banca avremo modo di finanziare le aziende interessate a questo tipo di iniziative ».

E alle famiglie che tipo di servizi state offrendo?

«Negli ultimi due anni abbiano finanziato i privati e condominii che hanno voluto partecipare al programma del Superbonus 110%, creando un volume d’affari di un miliardo di euro sul credito d’imposta».

Ci so no state molte truffe con questo tipo di bonus. Siete stati colpiti anche voi?

«Per fortuna no. Non abbiamo avuto problemi grazie alla nostra attenta attività di controllo attraverso le perizie nei cantieri e le polizze».

Che altri servizi offrite alle famiglie?

«Stiamo fornendo anche prestiti su misura. Per esempio, per arredare, per ristrutturare la casa o per acquistare un’auto. Per svolgere queste attività di consulenza e di finanziamento abbiamo una decina di filiali da Torino a Udine con una presenza anche a Roma. Abbiamo anche 27 spazi banca in oltre 960 agenzie della rete commerciale di Reale Mutua e di Italiana Assicurazioni. La nostra rete comprende oltre 380 professionisti, tra consulenti finanziari e agenti».

Avete spinto anche voi, come altri vostri concorrenti, la banca online?

«Sì, ma la tecnologia è accompagnata da una relazione personale attenta e professionale, di cura del cliente, come tradizionalmente avviene nelle agenzie di Reale Group. Il processo di digitalizzazione ci ha permesso di conoscere dalla A alla Z le abitudini dei nostri clienti. Inoltre, ha consentito ai nostri soci e alla clientela di poter pagare con dodici rate mensili i premi delle polizze assicurative. Una bella boccata d’ossigeno per i bilanci di famiglie e imprese, sotto pressione per l’acuirsi della crisi».

Pensate di crescere attraverso alleanze, accordi commerciali con altre banche o eventuali acquisizioni nel Nord Ovest?

«Al momento è prevista solo una crescita organica. Non cerchiamo uno sviluppo indipendente dal gruppo. Il nostro obiettivo è crescere portando avanti la nostra filosofia di banca-assicurazione».

Può darci qualche dato?

«Nel terzo trimestre di quest’anno Banca Reale ha visto gli impieghi di famiglie e imprese aumentare del 10% rispetto al 31 dicembre del 2022. Gli altri nostri punti di forza sono il forte tasso di fidelizzazione dei clienti, ne abbiamo circa 102mila; l’esperienza visto che siamo sul mercato da oltre vent’anni. Infine la solidità , con un indice Cet1 al 17% alla fine del dicembre 2021, siamo tra i più affidabili istituti di credito del Paese».

 

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