Il regime impatriati ha subito numerose modifiche nel tempo, sia in merito ai soggetti ammessi e relativi requisiti che per quanto riguarda la percentuale di abbattimento del reddito soggetto a tassazione in Italia. Per ultimo, il cd. decreto internazionalizzazione, applicabile in caso di trasferimento di residenza fiscale dal 2024: ha ridotto l’abbattimento forfettario del reddito al 50 (in luogo del 70 spettante ai rimpatriati fino al 2023) ha eliminato l’abbattimento del 90 per i soggetti che trasferivano la residenza nel Mezzogiorno.
Entro il 31 luglio 2024 è possibile inviare le istanze d’accesso all’incentivo FRI-TUR (fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo nel turismo) introdotto dal PNRR (che ha previsto la concessione di contributi e finanziamenti alle imprese del comparto ricettivo-turistico che investono in miglioramento dell’ospitalità e per la riqualificazione delle strutture) e gestito, per conto del Ministero del Turismo, da Invitalia (le richieste vanno inoltrate esclusivamente tramite l’apposita piattaforma predisposta da quest’ultima). E’ richiesto, quale requisito, il possesso di una valutazione positiva del merito creditizio da parte di una banca finanziatrice aderente all’iniziativa.
In tema di indagini finanziari, i proventi non devono essere tassati come lavoro autonomo nel periodo in cui il professionista è cancellato dall’Ordine. I maggiori introiti accertati, infatti, devono essere qualificati come redditi diversi, sui quali non è dovuta l’Iva.
Aprirà il 1 ottobre 2024 lo sportello per la presentazione delle domande di agevolazione a valere sulla Nuova Sabatini Capitalizzazione, la misura in favore delle PMI, costituite in forma societaria, impegnate in processi di capitalizzazione, che realizzano un programma di investimento. Le domande di accesso alla misura che sostiene la capitalizzazione delle imprese che realizzano un programma di investimento potranno essere presentate a partire dal 1 ottobre 2024.
La legge n. 104/2024, Disposizioni in materia di politiche sociali e di enti del terzo settore, prevede semplificazioni e facilitazioni per gli enti del Terzo settore di piccole dimensioni. La richiamata normativa – pubblicata solo di recente in GU sdopo l’approvazione definitiva del Senato del 25/06/2024 – contiene disposizioni gli ETS, con particolare riferimento: al limite entro cui devono rientrare ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate per la redazione del bilancio nella forma del rendiconto per cassa; alle regole di partecipazione degli associati alle assemblee; ai parametri dimensionali per la nomina degli organi di controllo; ai termini per la presentazione dei rendiconti e dei bilanci presso il RUNTS; al l’esclusione del regime di solidarietà per il versamento delle imposte di successione.
Nella seduta del 22/07/2024, il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, in esame preliminare un decreto legislativo relativo al Testo Unico della giustizia tributaria. Il Testo Unico si compone di due parti riguardanti l’ordinamento della giurisdizione tributaria e le disposizioni sul processo tributario.
Alla luce del primo anno di applicazione del concordato preventivo biennale, il saldo IVA per il 2023 (maggiorato dell’1,6) può essere ancora versato dai “soggetti Isa” entro il 31 luglio 2024 senza l’ulteriore maggiorazione dello 0,4 (o entro il 30 agosto 2024 corrispondendo quest’ultima). I soggetti passivi che non possono beneficiare di questo differimento dei termini devono provvedere al versamento entro fine luglio con la ulteriore maggiorazione dello 0,4.
In tema di indagini finanziari, i proventi non devono essere tassati come lavoro autonomo nel periodo in cui il professionista è cancellato dall’Ordine. I maggiori introiti accertati, infatti, devono essere qualificati come redditi diversi, sui quali non è dovuta l’Iva.
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 144 del 2024, ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 35, co. 3, del D.Lgs. n. 241/97 sollevate dall’Associazione nazionale tributaristi – Lapet sul rilascio del visto di conformità sulle dichiarazioni dei redditi. Lo stesso Consiglio di Stato, che nei mesi scorsi aveva respinto il ricorso dell’Associazione sul visto di conformità, ordinandone la trasmissione alla Corte costituzionale, aveva già chiarito che non è possibile accogliere la richiesta avanzata dalla Lapet di un’interpretazione estensiva delle categorie ammesse a rilasciare il visto di conformità in quanto, come emerge dalla ricostruzione normativa rilevante nel suddetto giudizio, solo i professionisti individuati attraverso il richiamo della circoscritta previsione di norma regolamentare possono considerarsi abilitati al rilascio del visto di conformità sulle dichiarazioni dei redditi inviate all’amministrazione finanziaria.
È stato pubblicato sul portale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy il decreto direttoriale che stabilisce i requisiti, le spese ammissibili, l’entità e le modalità di erogazione del contributo destinato alle associazioni di produttori per le spese di consulenza tecnica sostenute per la predisposizione del disciplinare di produzione dei prodotti industriali e artigianali tipici. Il bando rende operativa la misura e completa l’attuazione dell’articolo 46, co. 2, della legge 27 dicembre 2023 n. 206 (c.d.
Con la pubblicazione della legge di conversione del cd. decreto Agricoltura sono state definitivamente implementate una serie di misure relative alle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale. Tra le misure di maggior interesse del provvedimento si segnala quanto segue: estensione del credito d’imposta ZES Unica per imprese che operano nel settore agricolo/della pesca introduzione di una moratoria dei mutui e finanziamenti per le imprese in particolari situazioni di crisi introduzione di divieti all’installazione di nuovi impianti fotovoltaici a terra su terreni agricoli produttivi l’istituzione di una banca dati sui contratti di appalto in agricoltura Inoltre, sono introdotte delle agevolazioni contributive per il 2024 relative al personale dipendente a favore dei datori di lavoro agricolo nelle zone colpite dall’alluvione delle regioni Emilia Romagna, Marche e Toscana.
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