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In questo articolo, scoprirai quanto costa aprire una gastronomia, dai costi delle attrezzature agli investimenti necessari per garantire il successo della tua gastronomia.

Aprire una gastronomia è un passo entusiasmante nel mondo della ristorazione, ma richiede un’attenta pianificazione e un investimento iniziale ben calcolato.

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Contenuti dell’articolo

Quanto costa aprire una gastronomia: scopriamolo insieme!

Aprire una gastronomia è un’opportunità interessante per chi vuole entrare nel mondo della ristorazione, offrendo prodotti freschi e di qualità. Tuttavia, l’avvio di un’attività di questo tipo richiede un investimento iniziale ben pianificato. Di seguito, analizziamo i costi delle attrezzature e gli altri investimenti iniziali necessari per aprire una gastronomia di successo.

Costi delle attrezzature

Le attrezzature sono una delle voci di spesa più rilevanti per l’apertura di una gastronomia. Ecco un elenco delle principali attrezzature necessarie, con i relativi costi medi:

  • Bancone refrigerato: Essenziale per esporre i prodotti freschi, il costo può variare da €2.000 a €6.000 a seconda delle dimensioni e delle funzionalità;
  • Cucina e forni: Una cucina ben attrezzata con fornelli, forni e piani cottura professionali può costare tra €5.000 e €15.000;
  • Frigoriferi e celle frigorifere: Per conservare gli alimenti in sicurezza, è necessario investire in frigoriferi professionali e celle frigorifere, con un costo complessivo che può andare da €3.000 a €10.000;
  • Affettatrici, tritacarne e altre attrezzature: Attrezzature specifiche per la preparazione degli alimenti, come affettatrici e tritacarne, possono aggiungere ulteriori €1.000 a €5.000 al budget;
  • Arredi e scaffalature: Il mobilio, come scaffali, tavoli di lavoro, e vetrine espositive, può comportare un costo tra €2.000 e €8.000.

Altri investimenti iniziali

Oltre alle attrezzature, ci sono diversi altri investimenti iniziali che devono essere considerati per aprire una gastronomia:

  • Affitto o acquisto del locale: Il costo del locale varia notevolmente in base alla posizione geografica. L’affitto mensile può andare da €1.000 a €5.000, mentre l’acquisto può richiedere un investimento di €100.000 a €300.000;
  • Ristrutturazione e adeguamento dei locali: Spese per la ristrutturazione del locale, inclusi lavori di idraulica, elettricità, e adeguamento alle normative sanitarie, possono variare da €10.000 a €50.000;
  • Licenze e autorizzazioni: Ottenere le licenze necessarie per operare, come l’autorizzazione sanitaria, la licenza per la vendita di alcolici (se prevista), e altre autorizzazioni comunali, può comportare un costo tra €2.000 e €5.000;
  • Assicurazioni: È essenziale stipulare polizze assicurative per coprire i rischi legati all’attività, con costi annuali che possono variare da €1.000 a €3.000;
  • Marketing e pubblicità: Investire in marketing, inclusa la creazione di un sito web, materiale promozionale, e campagne pubblicitarie, può comportare una spesa tra €2.000 e €10.000;
  • Capitale circolante iniziale: Per coprire le spese operative iniziali, come l’acquisto di materie prime, stipendi, e altre spese quotidiane, è consigliabile avere un capitale circolante compreso tra €10.000 e €30.000.

Costo totale

Sommando tutte queste voci, il costo totale per aprire una gastronomia può variare da un minimo di €50.000 a oltre €150.000. Questo ampio intervallo dipende dalla scala dell’operazione, dalla qualità delle attrezzature scelte e dalla localizzazione dell’attività.

Aprire una gastronomia richiede un investimento iniziale significativo, ma con una pianificazione accurata e la scelta delle giuste attrezzature, è possibile avviare un’attività redditizia nel settore della ristorazione.

Un software di business plan come quello di Bsness.com può aiutarti a scoprire quanto costa aprire una gastronomia con le caratteristiche che hai mente e a pianificare ogni dettaglio, dall’acquisto delle attrezzature alla gestione delle spese, assicurando che il tuo investimento sia ben ponderato e strategico.

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Prodotti e servizi tipici offerti da una gastronomia

Una gastronomia offre una vasta gamma di prodotti e servizi che possono variare notevolmente a seconda della specializzazione e del tipo di attività. Ecco una panoramica dei prodotti tipici e di come questi possano differenziarsi in funzione delle diverse tipologie di gastronomia.

Prodotti tipici

  1. Piatti pronti

    • Piatti caldi e freddi: Una delle principali offerte di una gastronomia sono i piatti pronti, sia caldi che freddi, pronti per essere consumati o portati a casa. Questo include primi piatti, secondi di carne o pesce, contorni, e insalate.
    • Specialità regionali: Molte gastronomie si specializzano in specialità regionali, offrendo piatti tipici della tradizione locale.
  2. Salumi e formaggi

    • Salumi artigianali: Offerta di una selezione di salumi artigianali, inclusi prosciutti, salami, e altri prodotti tipici locali.
    • Formaggi freschi e stagionati: Una vasta gamma di formaggi freschi e stagionati, provenienti da produttori locali o nazionali.
  3. Pane, focacce e prodotti da forno

    • Pane e focacce fresche: Preparazione di pane fresco, focacce, e altri prodotti da forno, spesso realizzati in loco.
    • Dolci e pasticceria: Alcune gastronomie offrono anche dolci artigianali e prodotti di pasticceria, come torte e biscotti.
  4. Piatti gourmet e gastronomia d’eccellenza

    • Piatti gourmet: Offerta di piatti particolari e ricercati, ideali per clienti che cercano esperienze culinarie uniche.
    • Gastronomia d’eccellenza: Prodotti di alta qualità, spesso realizzati con ingredienti selezionati e di origine controllata.
  5. Catering e banqueting

    • Servizi di catering: Offerta di servizi di catering per eventi, cerimonie e feste private, con menu personalizzati.
    • Banqueting: Organizzazione di banchetti e cene aziendali, con servizio completo di preparazione e allestimento.
  6. Vendita di prodotti enogastronomici

    • Vini e liquori: Vendita di vini e liquori pregiati, spesso in abbinamento ai piatti offerti.
    • Prodotti gourmet: Offerta di prodotti enogastronomici di alta qualità, come olio extravergine d’oliva, aceti balsamici, conserve, e spezie.

Differenze in funzione delle tipologie di gastronomia

  1. Gastronomie tradizionali

    • Focus su piatti locali: Offerta centrata su piatti tipici della tradizione regionale, con un forte legame con il territorio.
    • Prodotti freschi e stagionali: Utilizzo di ingredienti freschi e stagionali, con un’attenzione particolare alla qualità.
  2. Gastronomie gourmet

    • Piatti ricercati e ingredienti esclusivi: Offerta di piatti gourmet, spesso realizzati con ingredienti esclusivi e tecniche di alta cucina.
    • Esperienza culinaria: Puntano a offrire un’esperienza gastronomica unica, con abbinamenti di vini e presentazioni curate nei minimi dettagli.
  3. Gastronomie specializzate

    • Prodotti di nicchia: Specializzazione in prodotti specifici, come salumi, formaggi, o prodotti da forno, con una selezione limitata ma di alta qualità.
    • Tematizzazione: Alcune gastronomie si concentrano su una particolare cucina, come quella mediterranea, vegetariana o vegana.
  4. Gastronomie con servizio di catering

    • Servizi su misura: Offerta di catering personalizzato per eventi, con menu creati su misura in base alle esigenze del cliente.
    • Allestimenti e servizio completo: Forniscono non solo il cibo, ma anche l’allestimento e il servizio in loco, curando ogni dettaglio dell’evento.

Le gastronomie offrono una vasta gamma di prodotti e servizi che variano in base alla specializzazione e alla tipologia dell’attività. Dalle gastronomie tradizionali che puntano su piatti locali e prodotti freschi, alle gastronomie gourmet che offrono esperienze culinarie ricercate, ogni tipo di gastronomia può differenziarsi per rispondere alle diverse esigenze del mercato. Utilizzare un software di business plan come quello di Bsness.com può aiutare a definire chiaramente l’offerta di prodotti e servizi, garantendo che l’attività sia posizionata strategicamente per attrarre e fidelizzare i clienti.

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Come aprire una gastronomia: licenze, requisiti e autorizzazioni

Aprire una gastronomia richiede il rispetto di specifiche licenze, requisiti e autorizzazioni per operare in conformità con le normative vigenti. Seguire attentamente queste procedure è fondamentale per evitare problemi legali e garantire il successo dell’attività. Ecco una guida dettagliata su ciò che è necessario fare, basata su fonti istituzionali come i siti delle camere di commercio.

Licenze e autorizzazioni necessarie

  1. Iscrizione al Registro delle Imprese

    • Camera di Commercio: Il primo passo per aprire una gastronomia è l’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio competente. Questa iscrizione è obbligatoria per tutte le attività commerciali e consente di ottenere il numero di iscrizione necessario per operare legalmente.
  2. Apertura della Partita IVA

    • Agenzia delle Entrate: È necessario aprire una Partita IVA, che è indispensabile per la fatturazione e la gestione fiscale dell’attività. La Partita IVA può essere richiesta presso l’Agenzia delle Entrate o tramite un commercialista.
  3. Autorizzazione sanitaria

    • ASL (Azienda Sanitaria Locale): Per operare nel settore alimentare, è obbligatorio ottenere l’autorizzazione sanitaria rilasciata dalla ASL. Questa autorizzazione certifica che i locali e le attrezzature rispettano le normative igienico-sanitarie previste dalla legge.
  4. SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività)

    • SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive): Prima di aprire, è necessario presentare la SCIA al SUAP del Comune di competenza. La SCIA permette di iniziare immediatamente l’attività, a condizione che siano rispettati tutti i requisiti normativi e tecnici.
  5. Licenza per la vendita di alcolici

    • Questura o Comune: Se la gastronomia prevede la vendita di alcolici, è necessario richiedere una specifica licenza presso la Questura o il Comune. Questa licenza è indispensabile per la somministrazione e vendita di bevande alcoliche.

Requisiti e conformità alle normative

  1. Requisiti igienico-sanitari

    • Formazione HACCP: Il personale della gastronomia deve essere formato secondo i principi dell’HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), un sistema che garantisce la sicurezza alimentare. La formazione HACCP è obbligatoria per tutti gli operatori del settore alimentare.
    • Locali e attrezzature conformi: I locali devono rispettare precise normative igienico-sanitarie, inclusa la corretta disposizione delle aree di lavorazione e conservazione degli alimenti.
  2. Requisiti professionali

    • Esperienza e formazione: Sebbene non esista un obbligo formale, è altamente consigliato avere una formazione specifica nel settore alimentare o esperienza pregressa, per garantire la qualità dei prodotti offerti e la gestione efficiente dell’attività.
  3. Norme di sicurezza sul lavoro

    • INAIL e ASL: È obbligatorio rispettare le normative in materia di sicurezza sul lavoro, che includono l’adozione di misure preventive per evitare infortuni e garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti i dipendenti.

Passaggi amministrativi e operativi

  1. Apertura di un conto corrente aziendale

    • Banca: È necessario aprire un conto corrente aziendale dedicato all’attività, per gestire tutte le transazioni finanziarie in modo professionale e trasparente.
  2. Assicurazione

    • Polizza assicurativa: È consigliabile stipulare una polizza assicurativa che copra i rischi legati all’attività, inclusi danni a terzi, furto, incendio, e responsabilità civile.
  3. Gestione contabile e fiscale

    • Commercialista: Affidarsi a un commercialista per la gestione della contabilità e degli adempimenti fiscali è essenziale per garantire che tutte le operazioni siano in linea con le normative vigenti.

Aprire una gastronomia richiede il rispetto di una serie di licenze, requisiti e autorizzazioni. È fondamentale seguire attentamente le normative vigenti e consultare fonti istituzionali, come i siti delle camere di commercio, per garantire una gestione burocratica e legale corretta. Utilizzare un software di business plan come quello di Bsness.com può aiutare a pianificare ogni fase dell’avvio della tua gastronomia, assicurando che tutti i requisiti siano soddisfatti e che l’attività possa partire con successo e senza intoppi.

Come calcolare quanto costa aprire una gastronomia

Calcolare con precisione i costi fissi e variabili è fondamentale per determinare quanto costa aprire una gastronomia ma anche il fabbisogno finanziario e per stabilire l’importo del finanziamento bancario necessario per avviare e gestire l’attività. Utilizzando il software business plan gastronomia di Bsness.com, è possibile eseguire queste valutazioni in modo dettagliato e accurato. Ecco come procedere.

Costi fissi

I costi fissi sono quelli che rimangono costanti, indipendentemente dal volume delle vendite. Ecco i principali costi fissi da considerare per una gastronomia:

  • Affitto del locale: La spesa mensile o annuale per l’affitto del locale è una delle principali voci di costo fisso;
  • Stipendi del personale amministrativo e di servizio: Salari dei dipendenti che non dipendono dal volume di lavoro, come il personale amministrativo e il personale fisso di cucina;
  • Ammortamento delle attrezzature: Costo annuale per l’ammortamento delle attrezzature da cucina e degli arredi;
  • Utenze (elettricità, acqua, gas, internet): Costi fissi per le utenze necessarie al funzionamento della gastronomia;
  • Assicurazioni: Polizze assicurative che coprono i rischi legati all’attività, come responsabilità civile, furto e incendio;
  • Licenze e tasse: Tasse locali e licenze obbligatorie per operare legalmente, come le licenze per la vendita di alcolici;
  • Manutenzione ordinaria: Spese per la manutenzione regolare delle attrezzature e del locale.

Costi variabili

I costi variabili sono quelli che variano in base al volume delle vendite e alla produzione. Ecco i principali costi variabili di una gastronomia:

  • Materie prime e ingredienti: Costo degli alimenti e delle materie prime utilizzate per preparare i piatti offerti. Questi costi aumentano con l’aumento delle vendite;
  • Manodopera diretta: Salari del personale di cucina e di servizio, che possono variare in base al volume di lavoro;
  • Costi di imballaggio e confezionamento: Spese per imballaggi, sacchetti e altri materiali necessari per confezionare i prodotti destinati alla vendita;
  • Spese per la logistica e il trasporto: Costi legati alla distribuzione delle merci, se la gastronomia offre un servizio di consegna;
  • Costi energetici variabili: Consumo di energia elettrica e gas che varia in base al volume di produzione e di vendita.

Fabbisogno finanziario

Il fabbisogno finanziario rappresenta l’importo necessario per avviare e mantenere l’attività fino a raggiungere l’autosufficienza economica. Con il software business plan gastronomia di Bsness.com, puoi calcolare il fabbisogno finanziario seguendo questi passaggi:

  1. Determinare i costi iniziali: Sommare tutti i costi fissi e variabili previsti per i primi mesi di attività, inclusi i costi di avviamento;
  2. Calcolare il capitale circolante: Assicurarsi di avere fondi sufficienti per coprire le spese operative quotidiane, come l’acquisto di materie prime e il pagamento degli stipendi;
  3. Prevedere il flusso di cassa: Valutare le entrate e le uscite previste per determinare il periodo necessario per raggiungere l’equilibrio finanziario e coprire tutti i costi.

Importo del finanziamento bancario

Una volta determinato il fabbisogno finanziario, è possibile calcolare l’importo del finanziamento bancario necessario. Il software ti aiuterà a:

  • Stimare l’importo richiesto: Basandosi sul fabbisogno finanziario totale, includendo un margine di sicurezza per eventuali imprevisti;
  • Preparare la documentazione: Generare i documenti necessari per presentare la richiesta di finanziamento alla banca, come il business plan dettagliato e le previsioni finanziarie.

Calcolare la sostenibilità del finanziamento

Prima di inoltrare la documentazione alla banca, è essenziale valutare la sostenibilità del finanziamento richiesto. Ecco come farlo utilizzando il software:

  1. Proiezione dei ricavi: Utilizzare il software per creare una proiezione dettagliata dei ricavi previsti, basata su analisi di mercato e stime di vendita;
  2. Analisi dei costi: Confrontare i costi fissi e variabili con i ricavi previsti per determinare il margine di profitto;
  3. Calcolo del break-even point: Determinare il punto di pareggio, ossia il livello di fatturato necessario per coprire tutti i costi;
  4. Valutazione della capacità di rimborso: Assicurarsi che i flussi di cassa previsti siano sufficienti per coprire le rate del finanziamento, inclusi interessi e capitale.

Conclusione

Utilizzare un software come il software business plan Gastronomia di Bsness.com è fondamentale per calcolare con precisione quanto costa aprire una gastronomia ed in particolare i costi fissi e variabili, determinare il fabbisogno finanziario, e valutare la sostenibilità del finanziamento bancario.

Questo processo ti permetterà di preparare una richiesta di finanziamento ben strutturata e convincente, aumentando le probabilità di ottenere il supporto finanziario necessario per avviare e far crescere la tua gastronomia.

Articolo scritto il 10/8/2024

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STEFANO VENTURALinkedin

È il fondatore di Bsness.com, software house operante in Italia e Spagna. Si è laureato in economia e commercio presso l’Università di Bologna dove ha anche conseguito il titolo di Dottore Commercialista. Ha esercitato con successo la professione di Dottore Commercialista come esperto in budget e business plan per poi dedicarsi a tempo pieno alla crescita di Bsness.com.



 

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