Il Piano transizione 5.0 agevola gli investimenti dell’impresa fino a 50 milioni di euro annui, ma va preso come riferimento l’anno di completamento (o conclusione) del progetto, e non il suo avvio. Ciò significa che se l’investimento innovativo viene iniziato e concluso nel 2024, nel 2025 (termine ultimo per realizzare l’intero programma imposto dalla normativa) l’impresa ha a disposizione un nuovo plafond di spesa ammissibile di 50 milioni di euro. (Italia Oggi)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Tra le altre misure proposte, di certo la più interessante per il mondo dell’impresa è rappresentata dall’importante rifinanziamento del blocco degli incentivi, con – 6,3 miliardi di euro stanziati per il biennio 2024-2025. (lentepubblica.it)
Il credito d’imposta, introdotto dall’articolo 38 del Dl 19/2024, è stato pensato per sostenere la trasformazione digitale ed energetica delle aziende italiane, in linea con gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). (PMI.it)
La piattaforma per la prenotazione degli incentivi sarà attiva dalle ore 12.00 di oggi sul sito del GSE, ente incaricato della gestione delle agevolazioni e del credito per conto del Mimit. (Sicilia Agricoltura)
Il presidente del Competence Center milanese Made, Marco Taisch, professore di Digital Manufacturing al Politecnico di Milano e soprattutto uno dei massimi esperti italiani di questi temi, non ha dubbi: con Transizione 5.0 si aggiunge un nuovo importante tassello per portare l’Italia sulla via della digitalizzazione e dell’innovazione. (Industria Italiana)
Introduzione (Sky Tg24 )
Il Mimit pubblica la circolare operativa per l’accesso al Bonus Transizione 5.0, contenente le modalità di calcolo del risparmio energetico, i requisiti degli impianti di autoproduzione, le procedure di comunicazione ed una serie di esempi di calcolo del credito d’imposta spettante (Rinnovabili)
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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