TREVISO Quest’anno per ogni ragazzo si spenderanno 647 euro per il corredo scolastico e 591 per i libri, in media. Un aumento, rispettivamente, del 6,6 e del 18 per cento rispetto al 2023. Con settembre alle porte, il caro scuola torna a farsi sentire anche nella Marca. I dati, relativi agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, sono quelli pubblicati dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori su base nazionale, ma le famiglie trevigiane non fanno eccezione. Anzi, su di loro, oltre al rincaro dei libri e del materiale scolastico, peserà anche l’aumento del costo dei trasporti, che l’anno scorso era stato attutito dal bonus trasporti: «Quest’anno l’agevolazione non è stata rifinanziata e per le famiglie si prevede l’ennesima stangata».
Corsa all’usato
L’usato di seconda mano, gli scambi con ex studenti, i prestiti e l’acquisto online o presso la grande distribuzione sono le strade per tentare di sfuggire alla morsa del rincaro: «Permettono di risparmiare dal 27 al 55 per cento del costo dei materiali» spiega Chiara De Marco, presidente di Federconsumatori Treviso. Da tenere d’occhio anche i vari bonus che ogni comune può decidere di elargire sulla base dell’Isee, come quelli per la mensa o per i trasporti, e il bonus libri regionale. Scendendo nel dettaglio, la voce più cara si conferma quella relativa allo zaino, specialmente la versione trolley e quella hi-tech, con tanto di power bank integrato. Ma anche i libri di testo sono un tasto particolarmente dolente: «Per ogni studente in media si spenderanno 591,44 euro per i testi obbligatori più due dizionari – prosegue De Marco – La variazione rispetto al 2023 è di +18 per cento. Vi è da notare, quest’anno, che aumentano notevolmente i costi relativi ai testi delle scuole superiori di secondo grado, mentre segnano una discesa quelli relativi alle medie».
Le cifre sono da capogiro: un ragazzo di prima liceo spenderà per i libri di testo e quattro dizionari 715,30 euro (+3% rispetto allo scorso anno) e 647 euro per il corredo scolastico ed i ricambi, per un totale di ben 1362,30 euro. Va un po’ meglio agli studenti delle medie, che spenderanno mediamente per i testi scolastici 461,81 euro. Aggiunti ai 647 euro per il corredo scolastico, il totale è di 1108,81 euro. La via di ripiego principale è, come sempre, l’acquisto di libri di seconda mano, che permette di risparmiare in media il 28 per cento rispetto al nuovo. Al secondo posto per convenienza c’è l’acquisto online, meno costoso del 20 per cento rispetto all’acquisto presso le cartolibrerie e del 2 per cento rispetto alla grande distribuzione organizzata.
Il nodo dei bonus
Altra strada è il bonus libri promosso dalla Regione che, però, secondo Adiconsum presenterebbe diverse limitazioni: «La piattaforma non è pienamente operativa – spiega il presidente Stefano Bellotto – Inoltre, serve essere in possesso dello Spid e, da ultimo, le soglie Isee sono troppo basse». Per molte famiglie, a questi importi già di per sé proibitivi, si aggiungono i costi ancor più onerosi per l’acquisto del pc – divenuto ormai indispensabile – e dei programmi e dispositivi necessari per il suo utilizzo. «Si arriva a spendere 413 euro come minimo tra computer, webcam, microfono, antivirus e programmi base. Un rincaro del +5% rispetto al 2023. Una soluzione è l’acquisto di prodotti tecnologici rigenerati, che permette di risparmiare circa il 38%». «Sono anni che assistiamo a continui rincari nel settore scolastico – chiarisce la presidente di Federconsumatori – Sebbene siano in percentuale più bassi rispetto agli anni scorsi, il problema sono i costi al dettaglio, che continuano a crescere. È vero che i costi energetici e le bollette sono in calo, ma lo stesso non si può dire per i carburanti e questi incidono parecchio sui trasporti e sulla logistica. In più manca anche un controllo reale sull’andamento dei prezzi, per verificare che non vi siano speculazioni. Prossimamente, a livello territoriale, dovrebbero essere avviati presso le prefetture dei tavoli di monitoraggio in tal senso». Particolarmente significativo nel dimostrare quanto le famiglie siano messe in difficoltà da questi aumenti è anche un altro fatto: «È sempre più frequente l’utilizzo di forme di prestito finalizzato non tanto per acquisti finalizzati come elettrodomestici o l’automobile, ma per le spese correnti. La restituzione di questi finanziamenti coi relativi tassi rischia di aggravare ulteriormente la situazione economica del nucleo famigliare».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui