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Entro il prossimo 30 settembre gli organi di revisione economico-finanziaria devono trasmettere alla Corte dei conti i dati richiesti dal questionario approvato con la deliberazione della Sezione delle Autonomie n. 8/24. La scadenza originaria era fissata al 10 settembre ed all’ultimo minuto è stata oggetto di una proroga. Nel presente contributo analizziamo brevemente i contenuti della rilevazione, anche alla luce delle faq pubblicate qualche giorno fa.

La struttura della tabella

Il questionario è collegato al rendiconto 2023. A differenza di quello relativo al 2022, non è più prevista la compilazione di una tabella Excel, ma di un data entry inserito nella piattaforma LimeSurvey accessibile da portale QFIT (Quesiti finanza territoriale). Ciò al fine di migliorare il livello di affidabilità dei dati raccolti e di fornire un ausilio ai revisori nella fase di compilazione. Come per gli altri questionari, ogni professionista può individuare uno o più collaboratori per l’inserimento delle informazioni, che poi dovranno essere validate per l’invio. Per gli enti locali, in particolare, sono abilitati alla compilazione: Collaboratori collegio revisori (CCR); Responsabile servizi finanziari (RSF); Responsabile invio dati contabili (RIDC).  La compilazione è guidata attraverso note esplicative e menù a tendina con opzioni selezionabili. Il livello di analisi è come sempre il CUP (Codice unico di progetto). Le faq precisano, al riguardo, che i dati che già popolano la sezione precompilata della tabella sono tratti dalla “banca dati CUP” della Presidenza del consiglio (Dipe) elaborati dalla Sezione delle autonomie e aggiornati con le risultanze dei dati acquisiti attraverso la somministrazione dei questionari precedenti.

Tuttavia, a causa di modifiche apportate dai compilatori alla struttura dei file Excel, alcuni dati dei questionari sono risultati non idonei all’acquisizione informatica. Pertanto, per alcuni enti potrebbero non essere presenti alcuni o tutti i dati precompilati. In tal caso, il compilatore, dovrà inserire manualmente i progetti mancanti. I progetti non più finanziati con risorse Pnrr, non presenti nell’elenco fornito, non devono essere integrati. In caso di CUP erroneamente ascritto ad un ente, questo dovrà rispondere negativamente alla domanda “L’Ente è soggetto attuatore del progetto?”.

I contenuti della tabella

Oltre alla compilazione dell’anagrafica, sono richiesti dati finanziari aggiornati al 31/12/2023 (come da rendiconto approvato) e dati relativi al cronoprogramma aggiornati al 30/06/2024.

Sotto il primo profilo, le faq evidenziano che nella tabella vi è un apposito quesito presente nella prima sezione in cui si richiede se il progetto sia finanziato, anche solo in parte, con risorse Pnrr. In caso di progetti riconducibili alle misure in uscita dal Piano sarà necessario selezionare una delle due opzioni riguardanti il definanziamento (totale o parziale) e specificare in nota l’eventuale nuova copertura finanziaria, se già presente o conosciuta. In caso di totale definanziamento non saranno attive le sezioni successive. Sarà comunque necessario confermare i dati presenti nella sezione dedicata all’anagrafica di progetto.

Nella sezione “Composizione Finanziamento” vanno indicati gli importi che costituiscono l’intero valore del progetto, distinti per fonte di finanziamento (Pnrr, Pnc, Foi, risorse proprie etc). Nella colonna “Importo” andrà inserita la somma degli accertamenti e impegni imputati fino all’esercizio 2023 incluso, mentre gli accertamenti e impegni reimputati ad esercizi successivi al 2023 andranno specificati nelle colonne “Note” relative alle rispettive voci finanziarie (Accertamenti e Impegni), dettagliando importo e anno di competenza (es: Accertamenti Pnrr, “Note””: 20.000,00 al 2024; 25.000,00 al 2025).

Solo in caso di anticipazioni accertate ma impegnate con imputazione ad esercizi successivi, dovrà essere attivato il Fondo pluriennale vincolato (FPV). In tal caso, conformemente ai principi contabili, si registra in entrata l’accertamento e in spesa il FPV. Nell’esercizio successivo, si registra in entrata il FPV e in spesa l’impegno. Ad esempio: accertamenti da anticipazione per 200,00 nel 2022 di cui 50,00 impegnate con imputazione all’esercizio 2023, l’operazione andrà rappresentata nel modo seguente: Parte entrata: nel 2022 accertamento per 200; nel 2023 FPV di entrata per 50. Quindi Totale accertamenti 2022 = 200 e Totale FPV Entrata al 2023 = 50. Parte spesa: nel 2022 impegno per 150 con costituzione del FPV spesa per 50; nel 2023 impegno per 50. Quindi totale FPV spesa al 2023 = 50 e totale impegni al 2023 = 200). Invece, in caso di reimputazione degli accertamenti e impegni ad esercizi successivi al 2023 non deve essere valorizzato il campo riservato al FPV (di entrata e di spesa).

Rispetto ai dati procedurali, deve esserci ovviamente coincidenza con quanto previsto da ReGis, prestando particolare attenzione al cronoprogramma e specificando la data programmata e quella effettiva di conclusione dell’ultima fase procedurale, prevista per il 30 giugno 2024. Operativamente, occorre verificare quale sia su ReGis la fase procedurale con data fine previsionale entro il 30/06/2024 e   indicare la data fine prevista (deve essere prima del 30/06/2024). In merito allo stato del progetto, esso si ritiene concluso quando è stato emesso il certificato di ultimazione lavori. Per i progetti di digitalizzazione è stata prevista la possibilità di selezionare “dato non disponibile” e spiegarne la motivazione. 

È possibile segnalare eventuali criticità, sia dipendenti dall’ente che da terzi. Il ritardo nell’erogazione del finanziamento da parte dell’Amministrazione titolare va evidenziato nella Sezione “Criticità”, rispondendo “Sì” alla domanda “L’Ente ha riscontrato eventuali criticità nella realizzazione del progetto?”. Occorre, poi, selezionare “Ritardi non imputabili all’Ente (specificare in nota)” e indicare in nota “Ritardo nell’erogazione del finanziamento da parte dell’Amministrazione titolare”.

Conclusioni

Infine, si ricorda che i dati devono essere inseriti esclusivamente tramite la piattaforma. Se necessario, è possibile compilare in tempi diversi la tabella ed inviare solo al termine della compilazione definitiva. Pertanto, non deve essere effettuato un doppio invio del questionario ma l’invio deve essere unico.


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