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In seguito allo stanziamento di 20 milioni di euro per far fronte all’emergenza alluvioni in Emilia-Romagna e Marche, il Governo italiano sta valutando l’introduzione di un’assicurazione obbligatoria per le abitazioni contro i danni causati da eventi catastrofali, una misura che potrebbe presto diventare realtà. 

Alla luce dell’aumento degli eventi estremi come nubifragi, alluvioni e terremoti, la proposta punta a responsabilizzare i cittadini nella protezione delle proprie case, riducendo l’onere economico dello Stato. Ma quanto costerebbe questa nuova assicurazione? E quali benefici potrebbe apportare?

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Un peso sostenibile o una nuova tassa? 

La proposta di introdurre una polizza obbligatoria per le abitazioni ha già sollevato numerose polemiche, soprattutto riguardo ai costi per le famiglie italiane. Le stime attuali indicano che l’esborso annuale per una copertura assicurativa potrebbe variare tra i 100 e i 300 euro, a seconda del rischio climatico della zona di residenza. Le abitazioni situate in aree più soggette a eventi estremi, come zone sismiche o alluvionali, potrebbero vedere premi più elevati rispetto a quelle in aree meno esposte.

Attualmente, solo il 6% delle case italiane è coperto contro rischi come terremoti o alluvioni, una cifra molto bassa rispetto ad altri paesi europei. Questa lacuna espone gran parte della popolazione a un rischio elevato e a una potenziale perdita totale in caso di catastrofi.

L’introduzione di una polizza obbligatoria potrebbe ridurre il carico economico sullo Stato in caso di disastri naturali, redistribuendo la responsabilità sui cittadini e sulle imprese. In passato, lo Stato si è fatto carico di gran parte delle spese di ricostruzione, erogando fondi di emergenza per aiutare le comunità colpite.

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Tuttavia, con l’aumento degli eventi estremi, questa strategia non è più sostenibile a lungo termine. 

L’esempio dell’assicurazione auto 

Il modello di riferimento proposto dal Governo è simile a quello dell’assicurazione obbligatoria per le automobili (Rc auto), in vigore ormai da decenni. Anche in quel caso, l’introduzione dell’obbligatorietà ha sollevato inizialmente dubbi e critiche, ma col tempo si è rivelata una misura efficace per garantire maggiore sicurezza sulle strade e una distribuzione equa dei costi in caso di incidenti.

Secondo il Ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, lo Stato non può più farsi carico di tutti i danni causati dalle calamità naturali, sottolineando come questa misura sia necessaria per affrontare in modo proattivo le emergenze future.

Le critiche e le possibili soluzioni 

Non mancano le critiche a questa proposta, con alcuni settori della società che temono l’introduzione di una “nuova patrimoniale sulla casa“. Le famiglie con redditi più bassi potrebbero trovarsi in difficoltà nel sostenere il costo di una polizza obbligatoria, e per questo motivo il Governo sta valutando l’introduzione di incentivi o agevolazioni per le fasce più deboli.

L’introduzione di un’assicurazione obbligatoria per le abitazioni rappresenta una svolta significativa nella gestione delle catastrofi naturali in Italia. Sebbene i costi iniziali possano sembrare elevati, i benefici a lungo termine, sia per i cittadini che per lo Stato, potrebbero superare di gran lunga gli svantaggi. 

Polizze casa, Codacons lancia l’allarme: tariffe aumentate del +21,1% in tre anni 

Negli ultimi tre anni, le tariffe delle polizze casa hanno subito un rincaro complessivo del +21,1%, con un’impennata del +11,2% solo nell’ultimo anno. È quanto segnala il Codacons, evidenziando la crescente pressione economica sulle famiglie italiane. L’aumento è legato al maggior numero di eventi climatici estremi e alla conseguente necessità di protezione da calamità naturali.

Per evitare un ulteriore aggravio per i cittadini, l’associazione propone di calmierare le tariffe, utilizzando gli extra-profitti di banche e società energetiche per compensare i costi. Un intervento necessario, secondo il Codacons, per prevenire il rischio di un’ulteriore escalation, simile a quella che ha colpito il settore dell’Rc auto.



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