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“Abbiamo il dovere – ha puntualizzato Gregorini – di alzare da parte nostra il livello della rappresentanza in modo da consentire che i bisogni delle piccole imprese siano interpretati e soddisfatti al meglio. Al nostro mondo non serve una campagna elettorale continua, nel corso della quale siamo messi al centro dell’attenzione per poi finire nel dimenticatoio il giorno dopo il voto”.
“È quanto mai necessario – ha sottolineato – dare corpo a una strategia di medio termine per consentire un cambio di passo per sostenere la competitività delle imprese, il problema dei problemi dell’intero sistema Paese. E, considerato il ruolo preponderante nel mondo produttivo italiano dell’artigianato e delle piccole imprese, bisogna rendere di nuovo attrattivo questo sistema, avvicinando i giovani al nostro mondo in termini di occasioni di lavoro e avvio di impresa”.
“Il lavoro artigiano, – ha evidenziato – oggi ricco di innovazione e opportunità, deve ritornare centrale sia nelle politiche che nelle azioni da mettere in campo per sostenerne lo sviluppo, a cominciare dalle risposte scolastiche e formative”.
Gregorini si è poi soffermato sui temi specifici trattati nell’assemblea.
Dopo averla definita “ricca di contenuti”, essersi detto “colpito dall’importanza dell’iniziativa” e aver ringraziato per gli interessanti stimoli in particolare il presidente di CNA Enna, Filippo Scivoli, il segretario Stefano Rizzo e la numero uno dei Giovani Imprenditori, Marilisa Milano, il nostro segretario generale ha rilevato l’importanza delle aree interne, un tema centrale nelle politiche di sviluppo italiane.
“L’esperienza di CNA Enna – ha posto in rilievo – con la costruzione di una rete consortile tra le imprese mostra una strada giusta per dare senso ai territori spesso trascurati dalle politiche nazionali di sviluppo”.
In questo ambito va osservata con attenzione la cosiddetta autonomia differenziata. “Vanno prima allineati tutti i territori – ha concluso – per avere pari condizioni di partenza sui servizi essenziali e poi valutare ulteriori forme di autonomia”.
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