Effettua una nuova ricerca
More results...
Cento star verdi celebrate a New York il 25 settembre al Summit of the Future delle Nazioni Unite. Livia Firth parlerà in Triennale a Milano a «Economia del Futuro» del Corriere della Sera il 13 novembre
C’è il Principe William con il padre Re Carlo III: entrambi hanno dedicato grandi energie alla battaglia per l’ambiente. Carlo con oltre mezzo secolo di iniziative green, il principe di Galles con il varo di The Earthshot Prize per premiare le soluzioni più innovative per contrastare il climate change.
Cento star verdi che saranno celebrate a New York il 25 settembre al Summit of the Future delle Nazioni Unite, e la 15th edizione della NYC Climate Week. «Con Climate 100 celebriamo le conquiste straordinarie di individui e organizzazioni che guidano la strada per affrontare una delle battaglie più urgenti dei nostri tempi», spiega il direttore dell’Independent Geordie Greig.
E c’è anche l’italiana Livia Giuggioli Firth tra le 100 personalità globali che hanno lasciato un segno green nella società contemporanea, secondo il giornale britannico che ha scelto volti Royals, della scienza, accademici, attivisti, filantropi, sportivi, personalità del mondo del business, dalla moda alla tecnologia, in base al loro impegno per la battaglia verde del pianeta.
E c’è pure Stefania Di Bartolomeo, studi ad Harvard, fondatrice dell’americana Physis Investment focalizzata sulla finanza green.
«Quel che decideremo di fare o non fare nei prossimi 10 anni deciderà il destino del pianeta per i prossimi mille anni», aveva detto invece il principe William nel 2021 al debutto dei suoi Earthshot Prize, già ribattezzati i «Nobel Green». E proprio la città italiana di Milano è stata tra i primi vincitori di uno di questi «Nobel verdi» aggiudicandosi uno dei cinque premi da 1 milione di sterline con il suo progetto di società a sprechi zero, con i City of Milan’s Food waste hubs: il programma di recupero di alimentari da supermarket e mense per distribuirli alle Ong, destinati ai più bisognosi. Prossima edizione dei «Nobel verdi» di William, a Cape Town in Sudafrica il prossimo novembre.
Nella lista verde stilata dall’Independent che sarà presentata a New York anche l’attore Leonardo DiCaprio, United Nations Messenger of Peace on Climate Change che da anni lega il suo volto all’impegno per un mondo più rispettoso della natura.
Per la politica nella lista dei cento campioni verdi c’è invece il sindaco di Londra Sadiq Kham, al suo terzo mandato alla guida della metropoli britannica che ha fatto della lotta all’inquinamento dell’aria la sua sfida per il cambiamento. Nella lista anche l’ex premier Theresa May che ha fatto del Regno Unito un apripista delle politiche sostenibili con l’impegno al traguardo net-zero emissions per il 2050.
E c’è Mary Robinson, ex presidente dell’Irlanda che ha fondato Project Dandelion, una campagna globale tutta al femminile per la climate justice. Nei cento anche l’attivista per il clima Greta Thunberg fondatrice dei Fridays for Future che hanno coordinato l’impegno dei più giovani e Dame Ellen MacArthur che con l’Ellen MacArthur Foundation promuove la circular economy. E designer come Stella McCartney che dall’inizio della sua avventura nel fashion declina la sua creatività con materiali e soluzioni eco.
Con questi campioni della sostenibilità l’italiana Livia Firth raggiunta nella notte per un commento dal Corriere. «Se ci riflettiamo sono due le cose che facciamo ogni giorno: appunto mangiare e vestirci, da qui parte la sfida per un futuro più sostenibile», spiega Firth che il 13 novembre parlerà in Triennale a Milano per il grande appuntamento green del quotidiano di via Solferino, Economia del Futuro. E aggiunge: «La battaglia per un mondo più green possiamo ancora vincerla, forse non sono così ottimista per la sfida della moda, ma con l’agricoltura vedo grandi possibilità di cambiare».
Co-fondatrice di The Circle NGO e co-fondatrice di Quintosapore, dopo aver lanciato tra le prime la sfida della sostenibilità con Eco-Age, Livia Firth è stata scelta per «il suo attivismo che influenzato i principali band del fashion ad adottare pratiche più sostenibili e per aver avviato un movimento di maggior trasparenza e responsabilità nel mondo della moda». Adesso Firth, MBE (nominata Member of the British Empire da Elisabetta II), dedica molte energie al nuovo progetto Quinto Sapore. E anticipa: «Il 29 settembre sarò a Terra Madre a Torino, con mio fratello Nicola col quale condivido il nuovo progetto per un’agricoltura sostenibile, su invito di Carlo Petrini di Slow Food».
In estate Livia Firth che si muove come attivista per le politiche green in ambito europeo ha seguito la battaglia di Carlo Petrini e quasi un milione di farmers e allevatori globali che hanno scritto al Consiglio europeo «preoccupati della posizione del Consiglio europeo sulla Green Claims Directive». Secondo gli allevatori «la metodologia utilizzata favorisce in modo scorretto le fibre di sintesi, i materiali derivati dal petrolio rispetto alle fibre naturali, descrivendo quelle naturali come dannose per l’ambiente e ponendo così un rischio significativo per gli agricoltori le cui vite dipendono dalla produzione di queste fibre naturali».
La lettera è stata firmata da 887mila imprenditori agricoli, contadini e allevatori. A che punto è la battaglia messa sotto i riflettori dalla lettera con Petrini? Che posizione ha preso l’Europa? «La Commissione ha ricevuto la lettera, rispondendo che terranno conto delle osservazioni. Vedremo ora il lavoro della nuova Commissione», risponde Livia Firth che insiste: «Non siamo solo cento su questo mondo ad avere a cuore il pianeta ma 10 mila, un milione… non siamo una minoranza e questa è la nostra forza».
Scarica la nuova app L’Economia per un’esperienza personalizzata e senza pubblicità
Grazie all’intelligenza artificiale gli articoli e i consigli degli esperti del Corriere della Sera rispondono ai tuoi dubbi su Casa, Fisco, Risparmio, Pensioni e non solo; oltre alle news in tempo reale, le migliori firme e tutto quello che ti può essere più utile per una vita più semplice e informata.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
Informativa sui diritti di autore
Questa è una parte dell’articolo originale
Vuoi approfondire l’argomento, criticarlo, discutere
come previsto dalla legge sul diritto d’autore art. 70
Sei l’autore dell’articolo e vuoi richiedere la rimozione?
Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: “Il riassunto, la citazione (source link) o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali