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“Dopo aver perso 48 milioni di euro di finanziamento Pnrr su un progetto irrealizzabile per vizi ambientali, l’Amministrazione comunale dovrebbe prendere atto del fallimento, chiedere scusa per aver sprecato i soldi dei cittadini, e rassegnare le dimissioni. Almeno gli assessori Everest Bertoli (Finanza, Lega), Elisa Lodi (Lavori pubblici, Fdi) e lo stesso sindaco Roberto Dipiazza. Gli stessi che stanno decidendo sul Porto Vecchio”. Così Riccardo Laterza, capogruppo di Adesso TRIESTE in Consiglio comunale, in conferenza stampa convocata sulla questione Cabinovia metropolitana TRIESTE-Carso, con i capigruppo dell’opposizione, Giovanni Barbo (Pd), Paolo Altin (Punto franco), Alessandra Richetti (M5s) e il presidente del Comitato No-Ovovia William Starc. Conferenza stampa convocato dopo che il consigliere Pd comunale e regionale Francesco Russo a svelato una carta ministeriale in cui si evidenziava l’incompatibilità del progetto della Cabinovia con il finanziamento Pnrr. “Il sindaco aveva detto che è l’Ovovia era un’occasione unica per la città grazie al finanziamento Pnrr. Ora che i fondi non ci sono più, cosa si fa?”, si chiede Altin. E continua: “A quanto pare l’Amministrazione intende andare avanti, con altri fondi, raccontando falsità ai cittadini: che non toccherà le loro tasche, e che è colpa delle opposizione se sono stati persi i fondi Pnrr, quando è da due anni che stiamo evidenziando le criticità del progetto, mentre il Comune continuava a andare avanti senza ascoltare”. Secondo Barbo, “l’opera è morta: si è andati avanti per deroga al Pnrr, e ora non c’è più il Pnrr e non ci sono più deroghe. E concedere un finanziamento ministeriale per continuare l’opera, in mancanza del requisito ambientale, sarebbe quanto meno immorale”. La pentastellata Richetti parla invece di “delirio di onnipotenza da parte dell’Amministrazione comunale, che non tiene coste né delle regole, né della normativa, né della volontà dei cittadini”, e sottolinea che la tutela europea Natura2000 rimane a prescindere dall’esistenza o meno dei finanziamenti Pnrr, quindi sarebbe irresponsabile del il Comune insistesse a portare avanti l’opera. Dal Comitato No-Ovovia si plaude alla vittoria, vedendo di fatto prevalere le motivazioni ambientaliste. Tuttavia, Starc concorda che sarebbe un peccato perdere i finanziamenti Pnrr, e invita il sindaco di fare una proposta alternativa, magari convogliando il progetto sul Tram di Opicina, da espandere e portare fino in centro. L’alternativa, evidenzia il presidente, è ciò che suggeriva l’invito ministeriale a Roma del sindaco di qualche mese fa. Secondo le opposizioni, solo per la fase della progettazione e sondaggi, il Comune ha finora speso circa 1,2 milioni per la Cabinovia, progetto da 62 milioni circa, di cui 48 da Pnrr, 12 dalla Regione. Il progetto attende ancora l’approvazione della variante al Piano regolatore, ma soprattutto è già gravato da pesanti penali da parte della ditta esecutrice, Leitner, qualora l’opera non si realizzasse. Bocche cucite da parte degli assessori, ma fonti vicine all’Amministrazione comunale smentiscono la narrazione delle opposizioni di una perdita del finanziamento Pnrr già avvenuta. La missiva svelata da Russo, si spiega, è solo una possibilità, davanti alla quale il ministero dei Trasporti avrebbe pronto il ‘piano B’: un suo finanziamento, che avrebbe anche il vantaggio di svincolare il Comune dai tempi strettissimi del Pnrr. Il punto verrà discusso nella riunione a Roma il primo ottobre prossimo, ma secondo le fonti, l’opera va avanti regolarmente. (Mil/ Dire)
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