stop allo sgombero, la Procura concede una proroga #adessonews

Avevano chiesto “tempo” per poter difendere le proprie case da quello che ritenevano un abbattimento ingiusto. Ieri hanno vinto la prima battaglia i proprietari dello stabile di via Indipendenza 41 a Casoria, sul quale pende un’ordinanza della Procura di Napoli in quanto considerato abusivo. La vicenda, come abbiamo raccontato nella nostra sezione Dossier, è entrata nel vivo lo scorso aprile quando i residenti hanno ricevuto – da parte della Polizia di Afragola – una notifica di sgombero, utile per favorire l’abbattimento che sarebbe dovuto partire il prossimo 1 ottobre.  Questo nonostante un condono edilizio rilasciato dal Comune di Casoria nel 1998, circa sei anni dopo la costruzione. E il problema sarebbe proprio la concessione del condono che sarebbe avvenuta secondo “un’errata interpretazione della legge”, in riferimento ad una sentenza della Cassazione sull’applicazione della Legge 724/94.

La scadenza era fissata per il 24 settembre 2024, ma lo sgombero – dopo settimane di ansie e paure – non è avvenuto. Un sospiro di sollievo per i proprietari dei 24 appartamenti acquistati senza mai nessun intoppo burocratico.

“Documentazione sempre in regola”

Procura e Comune per oltre trent’anni hanno “dibattuto” sulla questione, senza che i proprietari (che intanto hanno acquistato regolarmente le case, acceso mutui e investito in lavori edili negli anni) ne sapessero nulla. Il caso emblematico è quello del signor Francesco che ha acquistato casa nel dicembre del 2022, ma – dopo alcuni lavori di ristrutturazione, regolarmente effettuati – ne è entrato in possesso solo l’11 gennaio 2024, pochi mesi prima dell’avviso di sgombero. “Mi sembra tutto così incredibile. La documentazione è sempre stata in regola, come ha scritto anche il notaio nell’atto. Ho presentato anche il certificato di legittimità urbanistica e non ho avuto problemi. Cosa dovevamo fare in più?”, ci ha raccontato incredulo.

Circa 19 anni fa, invece, aveva acquistato un appartamento nello stabile la signora Maria, anch’ella con vari problemi di salute. “Dopo un’esperienza in affitto, durata 16 anni, abbiamo investito i nostri risparmi in questa casa. Era il nostro sogno: la possibilità di avere una stabilità futura. Quando abbiamo comprato noi e la banca abbiamo fatto tutte le verifiche del caso. Tutto era in regola”, racconta. “Ora mi chiedo: perché tutto questo? Si stanno accanendo su di noi che siamo brave persone. La mattina scendiamo per andare a lavorare e andarci a guadagnare il pane onestamente. Nella mia vita ho superato tanti problemi, ma questo mi sembra insormontabile”, ci aveva confidato.

La battaglia legale

Ieri, però, un primo passo in avanti è stato fatto e dopo settimane di silenzio è arrivata una proroga. I legali che rappresentano i proprietari hanno lavorato incessantemente per avere almeno una sospensione dello sgombero, per evitare che dalla sera alla mattina circa 100 persone – tra cui anziani, bambini e disabili – si ritrovassero in mezzo alla strada. La prossima udienza sul caso è fissata per il prossimo primo dicembre.

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