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La società Viveracqua, che riunisce le aziende idriche pubbliche del Veneto, ha concluso con successo la sua quinta emissione obbligazionaria da 200 milioni di euro, con l’obiettivo di finanziare i piani di investimento delle otto società che gestiscono il servizio idrico in circa 400 comuni veneti, servendo complessivamente 3 milioni di abitanti attraverso una rete di oltre 30.000 chilometri di acquedotti. L’operazione, configurata come un private placement, è stata sottoscritta da importanti istituzioni finanziarie tra cui la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), Cassa Depositi e Prestiti (CDP), Kommunalkredit Austria AG e la Banca Popolare dell’Alto Adige (Volksbank). L’emissione è stata inoltre garantita dalla Garanzia Archimede di SACE, che copre fino al 70% dell’importo del finanziamento.
Rete idrica e investimenti sostenibili per i prossimi anni
L’emissione obbligazionaria, conosciuta come hydrobond, è parte di una strategia di finanziamento avviata nel 2014 che ha raccolto complessivamente 825 milioni di euro per sostenere la crescita e la manutenzione della rete idrica veneta. Grazie a questo nuovo fondo, verranno investiti 340 milioni di euro nei prossimi tre anni per il rinnovamento e l’ammodernamento delle infrastrutture idriche, in linea con i principi di gestione sostenibile dell’acqua. Questi interventi mirano a migliorare l’efficienza della rete e a garantire un servizio idrico di qualità, con un impatto positivo sia per i residenti che per l’ambiente.
Partner finanziari e garanzie per il futuro
L’operazione è stata sostenuta dalla Garanzia Archimede di SACE, un meccanismo che facilita l’accesso al credito per le imprese italiane attraverso finanziamenti garantiti dal sistema bancario. In questo caso, la garanzia copre fino al 70% del valore dell’obbligazione per una durata massima di 25 anni, fornendo una solida base di supporto finanziario ai progetti di investimento delle società idriche. L’emissione obbligazionaria non solo rappresenta un’innovazione nel modo in cui vengono finanziate le infrastrutture idriche, ma rafforza anche la fiducia nel futuro sostenibile della gestione delle risorse idriche in Veneto.
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