agricoltori contro i Consorzi di bonifica #adessonews

«Viviamo una situazione emergenziale dovuta alla Xylella e ai campi allagati dalle bombe d’acqua. E in questo quadro di emergenze il consorzio di bonifica non fa il suo dovere e non pulisce i canali ma continua chiedere soldi ai cittadini attraverso la cartelle esattoriali».
Il Movimento agricoltori vuol far sentire la sua voce soprattutto in un periodo critico che l’agricoltura sta vivendo, non solo per la Xylella, ma anche a causa del cambiamento climatico che dà origine a fenomeni estremi. E senza la pulizia dei canali la situazione peggiora. Un problema che riguarda tutta la provincia salentina, ma in particolare il basso Salento dove la pioggia degli ultimi giorni ha provocato numerosi allagamenti e diversi danni.

«Le piogge di questi giorni stanno peggiorando una situazione già grave – dichiara Nunzio Pispero, presidente del Movimento agricoltori- che riguarda il Consorzio di Bonifica e soprattutto la pulizia dei canali che non viene effettuata per niente in diverse aree. In molte zone ci sono oliveti secchi e abbandonati e in altre ci sono vigneti che registrano forti danni perché il consorzio di bonifica non si interessa più di niente. Con i canali intasati si generano allagamenti che non permettono di far defluire l’acqua piovana. E la conseguenza diretta sono gli straripamenti in campagne e in strada, con il rischio un po’ per tutti non solo per gli agricoltori. Il problema delle cartelle esattoriali è noto a tutti, ma ancora non si riesce a trovare una soluzione. Sono arrivati i primi fermi amministrativi e blocchi dei conti correnti per le vecchie carte esattoriali per chi ha perso il ricorso o chi non l’ha presentato».

Secondo il Movimento agricoltori questa tassa nei confronti del Consorzio di bonifica ex “Ugento li Foggi” – oggi Arneo – non dovrebbe essere pagata «Vista la situazione emergenziale che l’agricoltura sta vivendo chiediamo maggiore attenzione da parte delle istituzioni – prosegue il presidente – non si possono solo registrare le conseguenze, bisogna anche prevenirle e soprattutto considerare i problemi di un settore importante per tutti, ma che purtroppo non viene preso in considerazione da nessuno».
Ma non è tutto. «C’è un altro problema continua Pispero – con l’emungimento dell’acqua, se la utilizzo la pago ma non è ammissibile la quota fissa della cartella esattoriale. Un’altra contraddizione è che se un terreno ha un canale del consorzio di bonifica nelle vicinanze paga un importo, viceversa un altro differente, però se non si utilizza l’acqua per irrigare perché l’uliveto è completamente secco, si è comunque costretti a pagare e così oltre al danno si ha la beffa. Tutte questioni che vorremmo porre all’attenzione della Regione Puglia, ma purtroppo non riusciamo ad incontrare nessuno, vorremmo che si prevedesse una deroga alla legge, visto che la tassa è inutile in quanto il terreno è incolto e non si usufruisce più dell’acqua. Sarebbe più opportuno pagare la tassa per altro e non per l’acqua che non viene usata».