Bonus Natale, approvato l’emendamento: come richiederlo e a chi spetta #adessonews

Le commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno approvato l’emendamento del governo al decreto omnibus che prevede la misura del Bonus Natale. Lo riferisce uno dei due relatori del provvedimento, Giorgio Salvitti. L’indennità di 100 euro per il 2024, in arrivo con le tredicesime, è destinata ai lavoratori dipendenti con reddito complessivo non superiore a 28mila euro e con coniuge e almeno un figlio fiscalmente a carico, oppure in nuclei monogenitoriali con figlio a carico, e con sufficiente capienza fiscale. 

A chi spetta 

Per ricevere l’indennità da 100 euro lordi, è necessario essere lavoratori dipendenti con redditi tra 8.500 e 28 mila euro l’anno. Ancora non è chiaro se il parametro di assegnazione sarà il reddito individuale, familiare o l’Isee ma, secondo le prime stime, la platea interessata sarebbe di circa un milione di destinatari. La misura dovrebbe, quindi, avere per lo Stato un costo di 100 milioni di euro.

I requisiti

Oltre a quelli reddituali, per poter richiedere il bonus andranno soddisfatti anche i seguenti requisiti: 

• la presenza del coniuge e di almeno un figlio (entrambi a carico), tuttavia il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha precisato che il bonus potrà riguardare famiglie monogenitoriali e «coppie di fatto che possono usufruire del beneficio laddove c’è la cosiddetta mancanza del coniuge». Ad esempio quando uno dei due coniugi è deceduto, non ha riconosciuto il figlio naturale oppure quando un giudice ha decretato l’abbandono familiare. La circolare di Leo che dovrebbe chiarire gli aspetti poco chiari è attesa nei prossimi giorni.
• l’imposta lorda deve essere superiore a quella della detrazione spettante. Questo significa che sono esclusi coloro che guadagnano importi talmente bassi da essere nella no tax area.

Come si ottiene

Il lavoratore dovrà fare richiesta per iscritto al datore di lavoro per ottenere il bonus di 100 euro sulla tredicesima. Se la domanda andrà fatta tramite un modulo preordinato, o se basterà una semplice richiesta scritta verrà specificato dall’Agenzia delle Entrate. Starà poi al datore di lavoro verificare il rispetto dei requisiti.

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