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In cdm i numeri aggiornati del Piano, avanti con le riforme
ROMA, 27 SET – L’andamento del debito pubblico
italiano nei prossimi anni, soprattutto nel periodo 2024-2026,
“continuerà a essere fortemente condizionato dall’impatto sul
fabbisogno di cassa delle compensazioni d’imposta legate ai
Superbonus edilizi introdotti a partire dal 2020”. Lo fa sapere
il Mef dopo la presentazione in cdm del Piano strutturale di
bilancio aggiornato. Il rapporto debito/Pil, dunque, solo dal
2027 inizierà un percorso di discesa, in linea con le nuove
regole che prevedono che si riduca, in media, di 1 punto
percentuale di Pil successivamente all’uscita dalla procedura
per deficit eccessivi.
Il deficit invece, partendo da una stima del 3,8% del Pil per
l’anno in corso (più bassa del 4,3% stimato lo scorso aprile), è
previsto in calo al 3,3% nel 2025 e al 2,8% nel 2026, un livello
che – specifica il ministero dell’Economia – consentirà di
uscire dalla procedura per deficit eccessivo.
Il Mef sottolinea infine che il Piano strutturale di Bilancio
contiene un rilevante insieme di riforme e investimenti, di cui
alcune in continuità con il Pnrr. Ciò conferma, “la
determinazione del governo a lavorare per il miglioramento della
competitività dell’economia italiana, promuovendo una crescita
sostenibile e il contrasto al declino demografico”, viene
spiegato. Al contempo si ribadisce il sostegno al potere
d’acquisto delle retribuzioni e l’impegno all’attuazione della
legge delega di riforma del fisco, compresa l’intensificazione
dello sforzo di recupero del gettito fiscale.
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