DFSK assistenza ci sono i ricambi concessionarie dove comprare garanzia #adessonews

La presenza di una rete di assistenza e distribuzione adeguata è imprescindibile per un costruttore che intende espandersi in un nuovo mercato. Lo sa bene China Car Company, azienda con sede operativa a Prato responsabile dell’importazione in Italia delle vetture Dfsk, che, in occasione della presentazione della gamma rinnovata del costruttore cinese per il nostro Paese, ha messo in evidenza numeri e copertura del proprio apparato di vendita e post-vendita. Vediamo quindi come si articola la rete di Dfsk, e quali saranno i prossimi passi della casa orientale in Italia. 

L’assistenza

—  

Per la logistica relativa ai ricambi in Italia Dfsk si appoggia all’azienda lucana Sirmec, già dedita alla distribuzione di componenti Stellantis. Nella prima fase di espansione, si procede per reintegro di stock esistenti tramite spedizione via container e, in caso di assenza di un componente in loco, è stata pensata una procedura di spedizione per via aerea dalla Cina, da 7 giorni di attesa massima. Per il futuro prossimo, tuttavia, l’obiettivo è quello di fare affidamento su Sirmec per avere a disposizione uno stock di componenti reperibili in massimo 48 ore, mantenendo comunque un dialogo costante con la sede in Asia per un flusso di ricambi originali. 

La distribuzione

—  

Il commercio di vetture Dfsk in Italia passa da una rete di concessionari che entro la fine del 2024 conterà 50 punti sparsi nella penisola, prevalentemente aziende già affermate che affiancheranno ai propri brand anche distribuzione ed assistenza ufficiale per conto dell’azienda cinese. Esistono, però, anche alcuni casi di venditori “monomarca” Dfsk. La promozione nel territorio delle novità del brand sarà affidata in buona parte all’iniziativa dei concessionari partner, incoraggiati ad ideare soluzioni per aumentarne la visibilità esponendole in contesti come centri commerciali e fiere. Tra le strategie di vendita, oltre alla predisposizione a formule d’acquisto tramite finanziamento, l’allestimento di un meccanismo di ritiro garantito ad un valore prestabilito.

Le novità

—  

Ultimi arrivati nella gamma italiana di Dfsk sono due Suv di Segmento D, la E5 Phev e la Glory F5, proposti a prezzi che partono rispettivamente da 36.888 euro e 29.588 euro. La prima adotta una motorizzazione ibrida plug-in da 180 Cv complessivi (qui la nostra prova), mentre la seconda un propulsore benzina/Gpl da 185 Cv. Doppia alimentazione che viene prevista anche per il resto della gamma aggiornata per il 2024, grazie alla collaborazione con Landirenzo: proposta di serie fino al 31 ottobre 2024, sarà poi disponibile su opzione per 1.800 euro. Gli altri modelli attualmente in commercio sono il Suv compatto Glory 500, che nella configurazione con cambio manuale parte da 17.988 euro, il 7 posti Glory 580, da 26.988 euro, ed il Suv-Coupé Glory 600, da 29.988 euro. Tra i prossimi arrivi del marchio cinese figura poi un quadriciclo pesante 100% elettrico di classe L7e (guidabile quindi con patente A1 da 16 anni), del quale al momento sappiamo solo che avrà quattro posti. Ad oggi, Dfsk ha esportato 500.000 vetture in giro per il mondo, ma le ambizioni per l’Italia partono da numeri modesti: almeno 1.000 vetture immatricolate entro fine anno e 3.000 entro la fine del 2025.