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Si รจ svolta ieri, nel Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa a Napoli, la prima delle due giornate di Assemblea Generale di Federmeccanicaย dal titolo โImpresa โ Industria. Meccanica. Produttiva. Responsabile. Ecologica. Sostenibile. AllโAvanguardiaโ. โUn format aperto e innovativo โ si legge in una nota โ dedicato ad approfondire tematiche economiche e politiche di ampio respiro โ tra cui cultura industriale e valore del lavoro, geopolitica e globalizzazione, sostenibilitร e transizione ecologica, tendenze tecnologiche e ruolo delle nuove generazioni โ che racchiude lo spirito e lโessenza di chi ogni giorno contribuisce in maniera concreta allo sviluppo del Paeseโ.
Quattro i momenti salienti di questa prima parte dei lavori.ย La mattina ha visto inaugurare laย prima edizione nazionale di Eureka! Funziona! dedicato alle scuole medie, la gara di costruzioni tecnologiche che ha visto oltre 250 studenti della scuola secondaria di primo grado, provenienti da 9 province aderenti al progetto, cimentarsi nella ideazione e realizzazione di un gioco collegato al tema della meccanica con il coinvolgimento di professionisti e collaboratori di aziende come: Fincantieri Spa, Hitachi Spa, Leonardo Spa, Marelli Europe Spa, Wรผrth Srl. Sono intervenuti Stefano Serra (Vicepresidente Federmeccanica con delega allโIstruzione e la Formazione), Elisa Zambito Marsala (Responsabile Education Ecosystem and Global Value Programs, Intesa Sanpaolo), Marina Peregoย (Psicologa, Psicoterapeuta, esperta in Orientamento) e Federica Gasbarro (Biologa ed esperta in sostenibilitร e gestione delle energie).
Il pomeriggio si รจ aperto con la presentazione dellaย nuova indagine MOL โ Monitor on Labor: โDalla visione dellโEuropa al ruolo dellโIndustria, I sentiment(I) contrastanti degli Italianiโ, curata da Daniele Marini (Universitร di Padova, Community Research&Analysis), i cui risultati principali sono riassunti di seguito.
I lavori sono proseguiti conย tre โdialoghiโ con giovani talenti italiani affermati allโesteroย sui temi di attualitร e allo stesso tempo guardando al futuro delle Imprese e del Paese. Nel dettaglio si รจ parlato di: โImpresa e Intelligenza Artificiale tra scienza e coscienzaโ con Marcello Ienca (Professore di Etica dellโIA e Neuroscienze, Politecnico di Monaco) e Francesca Santoro (Professore Neuroelettronica, Politecnico di Aquisgrana); di โImpresa e ESG tra sostenibilitร e competitivitร โ con Alberta Pelino (Presidente Young Ambassadors Society, Founder Fibi); di โImpresa e geopolitica tra scenari e strategieโ con Greta Cristini (da Avvocata anticorruzione a New York ad Analista Geopolitica e Reporter di Guerra).
La chiusura della giornata ha visto laย proiezione del nuovo cortometraggio โRadiciโ (sequel dellโepisodio presentato lo scorso anno intitolato โScintilleโ) realizzato per la campagna sulla cultura dโimpresa โGenerazione meccatronicaโ, rivolta ai giovani e alla societร civile, sul valore e sui valori dellโIndustria Metalmeccanica/Meccatronica. Il corto, che รจ stato al centro di un talk in cui si sono confrontati il regista Massimiliano Bruno e il Vicepresidente di Federmeccanica Diego Andreis, รจ stato preceduto dalla consegna del Premio โFabbrica 4Dโย ad una studentessa laureata in Ingegneria Meccatronica, presso lโUniversitร Federico II di Napoli, da parte della Vicepresidente di Federmeccanica Claudia Persico.
Sintesi della ricerca Monitor su lavoro
Viviamo una fase storica segnata da una molteplicitร di sfide, situazioni critiche e problematiche, ma anche di innovazioni che stanno ridisegnando progressivamente lโorizzonte, generando timori e incertezze, ma anche nuove opportunitร .
Obiettivo del nuovo Monitor sul Lavoro (Mol) รจ quello di comprendereย quali siano le principali preoccupazioni degli italiani, quale la funzione dellโEuropa,ย quale il ruolo che assegnano allโindustria per lo sviluppo del paese, per i collaboratori e il territorio in cui sono inserite. Quali ancheย le aspettative che hanno nei suoi confronti in merito alle tematiche della sostenibilitร ,ย delle giovani generazioni, piuttosto cheย alle questioni di genere, finoย allโIntelligenza Artificiale.
Le preoccupazioni degli italiani
Non cโรจ una sola grande preoccupazione per la maggioranza degli italiani ma unaย proliferazione di preoccupazioni: dal costo della vita (21,9%) al costo dei servizi sociosanitari (11,3%) a problemi che toccano aspetti diversi, la presenza e ilย timore di possibili ulteriori conflitti belliciย (13,6%), ilย cambiamento climaticoย (13,2%). e ilย futuro delle giovani generazioniย (11,6%) e la crisi demografica (2,5%).
Lโappartenenza allโUnione Europea
Altri risultati significativi riguardanoย in che misura lโappartenenza allโUnione Europea รจ ritenuta unโopportunitร per lโItaliaย al fine di uscire dalla crisi o se, al contrario, costituisce un intralcio. Questi interrogativi sono stati posti agli oltre 1.000 italiani coinvolti nel sondaggio nei giorni successivi le votazioni europee.ย Per la maggioranza degli italiani lโUE costituisce un vantaggio indispensabile (22,7%) o comunque unโopportunitร ,ย anche se necessiterebbe di una riflessione sul suo funzionamento (36,3%). Quindi, complessivamente il 59,0% degli interpellati evidenzia un sentiment tutto sommato favorevole allโUnione e ne intravede un ruolo positivo e di aiuto al nostro Paese.
Per contro, una parte minoritaria, ancorchรฉ cospicua, ritiene la nostra appartenenza uno svantaggio per lโeconomia (10,1%) e il 17,8% la percepisce come un ostacolo, tanto che si dovrebbe intraprendere un percorso di uscita analogo a quello realizzato dalla Gran Bretagna (Brexit): 17,8%. Quindi, circa un quarto fra gli italiani (27,9%) manifesta un orientamento negativo verso la UE. Una terza parte anche in questo caso non marginale quantitativamente (13,1%) non esprime alcuna valutazione, non รจ in grado di indicare una valutazione precisa. Quindi, si puรฒ sostenere che per la maggioranza degli italiani lโUE costituisce ancora un punto di riferimento essenziale e unโopportunitร . Ma la salute di cui gode nellโimmaginario collettivo non รจ cosรฌ florida e presenta, per una parte considerevole fra gli interpellati, benchรฉ minoritaria, un malessere diffuso cui prestare attenzione.
Il ruolo dellโindustria
LโItalia โ dati alla mano โ รจ il secondo paese manifatturiero in Europa, dopo la Germania, partecipa a pieno titolo ai tavoli dei G7 come una delle nazioni piรน industrializzate al mondo, eppure ciรฒ non corrisponde nellโimmaginario collettivo.
Nonostante ciรฒ, il ruolo dellโindustria non รจ percepito come centrale nella rappresentazione sociale dello sviluppo economico.
Per gli italiani รจ in assoluto la Germania (66,4%) il paese dove lโindustria ha il peso economico piรน rilevante. Al secondo posto collocano la Francia (29,2%), seguita dalla Gran Bretagna (16,6%), quindi dallโItalia (12,4%). Se i dati oggettivi raccontano di unโItalia industriale che si colloca al secondo posto in Europa, e che siede ai tavoli del G7 con i paesi piรน industrializzati al mondo, agli occhi degli italiani non corrisponde un ruolo cosรฌ centrale.
Di piรน,ย il settore che piรน di altri ha trainato in passato lo sviluppo economico dei territori รจ ritenuto essere al primo posto il turismo (27,7%), seguito a distanza dallโindustria (17,4%)ย e parimenti dal commercio (15,4%) e dallโagricoltura (14,9%). Guardando alle proiezioni, ciรฒ che stimolerร la crescita nei prossimi anni sarร il turismo (30,5%) e il commercio (16,0%), mentre sono date in declino lโindustria (15,7%) e lโagricoltura (14,1%). Anche il ruolo delle banche รจ considerato per il futuro di maggior impatto per la crescita rispetto a quanto avviene oggi.
Questi esiti spiegano da soli la sindrome di una ยซdissonanza cognitivaยป degli italiani nei confronti dellโindustria del proprio paese. Unย immaginario collettivo dellโindustria e della fabbrica che รจ rimasto collegato al Novecento, al fordismo, al lavoro operaio ripetitivo e alienante. In questo senso, non cโรจ solo un problema di scarsa conoscenza di cosa sia oggi una industria, di come si lavori o come sia organizzata, da parte della popolazione, cโรจ una questione legata alla percezione di unโindustria avulsa dal territorio in cui insiste.
Intelligenza Artificiale e Lavoro
Anche per quel che riguardaย lโavvento dellโIntelligenza Artificialeย che tanto preoccupa per le possibili perdite di posti di lavoro, pur ancora nella scarsa conoscenza di cosa sia effettivamente (solo il 40,9% riesce a fornire una definizione corretta) e nella difficoltร di offrire un giudizio netto (il 64,7% esprime sentimenti ambivalenti), ciรฒ non di menoย prevalgono quanti ritengono porterร piรนย vantaggi (59,6%) che svantaggi (50,4%) nel mondo del lavoro. Di piรน,ย cโรจ consapevolezza che lโindustria non potrร non introdurla nei suoi processi produttivi, pur avendo attenzione alla formazione del capitale umano e alla sua salvaguardia (50,0%). Mentre orientamenti di strenua difesa a favore dei posti di lavoro trovano spazio nel 38,5% degli interpellati, in particolare fra quanti svolgono mansioni esecutive e possiedono bassi livelli di studio, comprensibilmente preoccupati di essere in futuro i maggiori candidati a essere esclusi.
Conclusioni
Dallโinsieme di questi aspetti prende corpo ancora una ยซcentralitร ยป attribuita allโindustria nello sviluppo.ย Nella popolazione cโรจ comunque la consapevolezza che lโindustria abbia realizzato dei processi di innovazione tecnologica (66,9%).ย E che, se lโindustria va bene, ciรฒ si riverbera su tutto il territorio (63,8%), perchรฉ รจ un traino per tutti gli altri settori (59,5%). E, ancora, รจ in queste imprese che si possono generare opportunitร di crescita professionale per le giovani generazioni (52,7%).ย Alla fine, il 21,4% degli italiani ritiene che il ruolo dellโindustria sia ancora ยซcentraleยป per il futuro del paese, e il 54,8% le assegna una funzione ยซrilevanteยป. Dunque, complessivamente il 76,2% crede nelle potenzialitร e nel ruolo dellโindustria per lo sviluppo futuro.
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