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Nell’ambito dell’ultima operazione di ING, l’apertura di Conto Corrente Arancio, contestualmente con quella del conto deposito Conto Arancio, consente di ottenere il 4% lordo per 12 mesi. L’importo massimo del deposito non può superare i 50.000 euro.
Al di là dei vantaggi per i propri risparmi, un altro aspetto di cui tenere conto è legato a Conto Corrente Arancio, il conto online a canone zero, oltre a bonifici e prelievi gratuiti. A tutto questo si aggiunge una carta di credito appartenente al circuito Mastercard, con quota gratuita accreditando lo stipendio o la pensione (oopure garantendo entrate di almeno 1.000 euro ogni mese).
Come ottenere il 4% annuo lordo con Conto Arancio
Per guadagnare il 4% annuo lordo per i primi dodici mesi è necessario aprire Conto Corrente Arancio entro il 16 novembre 2024, e aggiungere Conto Arancio durante la fase di registrazione del nuovo conto.
In seguito, il regolamento della promozione ING prevede l’attivazione sia di Conto Corrente Arancio che di Conto Arancio tramite un bonifico, più l’accredito dello stipendio o della pensione sul conto corrente entro il 31 gennaio 2025.
In alternativa allo stipendio o alla pensione, è possibile partecipare alla promozione anche garantendo entrate di almeno 1.000 euro ogni mese. In caso invece di accredito dello stipendio, la causale da usare è ABI 27 o ABI 27P.
L’apertura di Conto Corrente Arancio, e contestualmente quella di Conto Arancio, richiede un documento d’identità in corso di validità, il proprio codice fiscale o la tessera sanitaria e il numero di cellulare. Ai liberi professionisti o lavoratori autonomi, invece, la banca richiede il certificato di attribuzione della partita IVA.
Per maggiori dettagli sulla promozione e l’apertura del nuovo conto, visitate la pagina dedicata di ING.
Crediti immagine di copertina: ing.it
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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