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Cambio al vertice del gruppo Polygon, leader nel settore della manutenzione delle apparecchiature biomedicali e della diagnostica per immagini. Angelo Maresca è il nuovo amministratore delegato, mentre Armando Ardesi, attuale ceo di Polygon (in carica dal 2020), assume la carica di presidente.
«Sono onorato di assumere questo nuovo ruolo e sono entusiasta di continuare a lavorare con il nostro team eccezionale per portare avanti la missione del Gruppo Polygon. Il nostro impegno verso i nostri clienti e partner rimane saldo, e sono sicuro che ci aspettano grandi cose», ha commentato il nuovo ad.
Chi è Angelo Maresca
Quarantasei anni, Maresca arriva da Dedalus, uno dei principali attori europei nel settore del software ospedaliero e diagnostico, e vanta esperienze professionali presso Ubs e Mediobanca. Ha sviluppato una solida esperienza in fusioni e acquisizioni (m&a) e in Polygon assumerà la guida operativa della società. Ardesi, invece, da presidente fornirà supporto strategico.
I numeri di Polygon
Sotto la guida del ceo uscente Polygon ha visto il fatturato crescere da 116 milioni a oltre 160 milioni di euro. Al momento l’azienda impiega 780 persone. Inoltre, grazie anche al supporto di H.I.G. Capital, Polygon ha accelerato il proprio sviluppo ed è diventato un punto di riferimento nel settore della gestione integrata delle apparecchiature biomedicali e diagnostiche, partner di diverse strutture sanitarie italiane e spagnole tra cui il Policlinico Gemelli di Roma, l’Ospedale Maggiore di Milano e il Policlinico di Bari.
Il rafforzamento della squadra dirigenziale, si legge in una nota, è parte di una strategia a lungo termine volta a garantire una crescita sostenibile dell’azienda, consolidare la posizione di leadership sul mercato e aprire nuove prospettive di espansione a livello europeo. (riproduzione riservata)
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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