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Bergamo. In attesa dell’approvazione dello stato d’emergenza, come richiesto negli scorsi giorni dal presidente regionale Attilio Fontana al Governo Meloni, il Comune di Bergamo istituisce il ‘Fondo di solidarietà’ in sostegno ai danni causati dall’esondazione dei torrenti Morla e Tremana il 9 settembre.
Un accordo, delineato nella giornata di venerdì 27 settembre nell’ultima riunione di giunta, che prevede la collaborazione tra l’amministrazione e la Fondazione della Comunità Bergamasca nel gestire questa raccolta, già attiva e che, ad ora, conta un contributo iniziale di 250mila euro, prelevati dall’avanzo di bilancio del 2023, a seguito di una modifica urgente del piano di previsione.
L’obiettivo principale mira a raccogliere somme di denaro che possano far fronte, attraverso contributi forfettari a fondo perduto, alle spese esercitate dai cittadini per le primissime necessità come le attività di aspirazione dell’acqua, gli spurghi e il ripristino della corrente elettrica.
“Questo – sottolinea la sindaca di Bergamo, Elena Carnevali – rappresenta un segno di vicinanza per i cittadini, che si sono mossi sin da subito per evitare di aggravare quello che è stato un evento traumatico, che ha comportato anche un forte impatto economico. Oggi avremo un consiglio straordinario per raccontare anche tutto quello che stiamo facendo; ci stiamo mettendo tutte le forze possibili. Siamo in attesa del riconoscimento dello stato d’emergenza e nel frattempo questo è l’aiuto che possiamo dare”.
La prima fase, specificata nella delibera, prevede quindi l’attivazione del fondo, che rimane aperto a tutti coloro che vorranno contribuire ad allargarne la capacità finanziaria. È possibile effettuare i pagamenti tramite carta di credito, bollettino postale, oppure attraverso bonifico bancario ad uno dei tre conti correnti indicati nella sezione ‘dona’ del sito di Fondazione della Comunità Bergamasca (clicca qui) (Intesa Sanpaolo, Bper Banca e Banco Bpm), all’interno del quale sono specificati anche tutti i dettagli legati ai benefici e alla sicurezza fiscali.
“Siamo stati coinvolti sin da subito – specifica Osvaldo Ranica, presidente della Fondazione -, mettendoci a disposizione, con gli strumenti che possiamo mettere in campo. Attiviamo un fondo che andrà a accogliere sia la cifra presentata, ma anche con la fiducia che esso possa lievitare grazie alla benevolenza di associazioni e cittadini. Il donatore avrà ogni beneficio fiscale del quale necessita, con la consapevolezza di aver donato in modo sicuro. Ci occuperemo anche di gestire i versamenti in base alle diverse richieste, rimanendo sempre a disposizione a fronte di eventuali dubbi e richieste”.
È di fondamentale importanza, come specificato anche dagli enti stessi, specificare, in modo corretto, la causale del bonifico, in modo tale da poter conoscere in modo preciso la destinazione dei fondi inviati (ad esempio, ‘Contributo di solidarietà per l’alluvione del 9 settembre).
Per la fase successiva, ovvero quella di assegnazione dei fondi ai privati cittadini e alle imprese colpite, bisognerà attendere l’istituzione degli avvisi pubblici, impartiti dal Comune stesso nelle prossime settimane.
“Non è la prima volta per me – aggiunge l’assessore al Bilancio, Sergio Gandi -, in questo tipo di situazione, essendo stato testimone diretto anche della tragedia legata al covid nel 2020. Con lo stanziamento iniziale preso dall’avanzo di amministrazione nel 2023, speriamo di attingere anche alla disponibilità dei nostri cittadini e contribuenti come in quella volta”.
Una volta elaborate le diverse domande, sarà compito del comitato di coordinamento, allestito ad hoc e composto da due rappresentanti comunali e uno della Fondazione, la valutazione di esse e l’erogazione delle stesse, sia in fase preventiva che successiva rispetto alla formale conclusione della raccolta fondi.
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