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Genova. Sono stati presentati questa mattina in consiglio regionale il disegno legge di stabilità della Regione Liguria per l’anno finanziario 2025 ed il disegno di legge di bilancio di previsione per il 2025. Un “bilancio tecnico che garantisce la continuità amministrativa dell’ente, in attesa che si insedi la nuova giunta regionale”, lo definisce l’attuale giunta dimissionaria.
È la prima volta in Italia che gli organi regionali si trovano a discutere un bilancio in regime di prorogatio, una procedura studiata per evitare l’esercizio provvisorio ma comunque a rischio di impugnativa di fronte alla Corte costituzionale. Oggi l’aula ha approvato a maggioranza il bilancio consolidato 2023 e il piano di dimensionamento scolastico, domani si proseguirà con la discussione su legge di stabilità e bilancio previsionale, quindi il via libera definitivo che sarà davvero l’ultimo atto del Consiglio uscente e della giunta rimasta orfana di Giovanni Toti.
Anche per questo il margine di manovra della giunta guidata da Alessandro Piana è ridotto al minimo. Ammonta a quasi 7 miliardi (6.929,2 milioni di euro) il bilancio per l’anno finanziario 2025 costituito da spese obbligatorie (retribuzioni, oneri del debito, imposte e tasse, spesa di funzionamento a carattere continuativo) la cui approvazione garantisce l’equilibrio del bilancio regionale e dalla copertura di spese indifferibili quali il Pnrr, il Fondo di sviluppo e coesione e i fondi relativi alla programmazione comunitaria 2021-2027). Le risorse effettive iscritte nel bilancio di previsione per l’anno finanziario 2025 ammontano a 6 miliardi e 141,4 milioni di euro.
Il bilancio di previsione presenta per quanto riguarda le entrate:
• L’utilizzo dell’avanzo di amministrazione per 110,4 milioni di euro a copertura del fondo anticipazioni di liquidità;
• Il fondo pluriennale vincolato per 8,1 milioni di euro;
• I fondi provenienti dallo Stato e dalla UE con vincolo di destinazione, per un ammontare complessivo di 1.080,3 milioni di euro;
• Le entrate destinate al finanziamento della sanità per 4.250,2 milioni di euro;
• Le entrate senza vincolo di destinazione per 485,4 milioni di euro;
• Le entrate da indebitamento per 207 milioni di euro (già autorizzato nell’esercizio 2024);
• Le partite di giro per 787,8 milioni di euro.
Le previsioni di bilancio sono state formulate secondo alcuni criteri prioritari:
• Garanzia di finanziamento alle spese di natura obbligatoria (personale, interessi, imposte e tasse, spese di funzionamento, contratti e convenzioni in essere).
• Conferma degli investimenti pubblici finanziati sia con risorse statali (FSC) sia con risorse regionali (indebitamento già autorizzato nell’esercizio 2024).
• Prosecuzione della nuova programmazione del completamento allo sviluppo rurale 2023-2027 (12,1 milioni).
• Prosecuzione nuova programmazione dei fondi PO-FSE e POR-FESR 2021-2027 (298,2 milioni complessivi).
• Conferma, rispetto al 2024, delle poste di bilancio relativi ai settori di trasporto, dell’ambiente, delle politiche sociali, dell’istruzione, della formazione, del lavoro, dell’agricoltura, del turismo, dello sport e della cultura.
Le principali voci di spesa non sanitaria del bilancio 2025 riguardano:
• 388,9 milioni per i trasporti e il diritto alla mobilità;
• 156,8 milioni per il sostegno allo sviluppo economico e alla competitività;
• 115,1 milioni per lavoro e formazione professionale;
• 109,6 milioni per i servizi socio-sanitari e gravi disabilità;
• 71,5 milioni per energia e diversificazione delle fonti energetiche;
• 50,7 milioni per l’ambiente e la tutela del territorio;
• 57,5 milioni per l’istruzione e il diritto allo studio;
• 40,4 milioni per l’agricoltura;
• 27,5 milioni per il turismo, cultura, giovani e sport.
Per quanto riguarda le previsioni di bilancio del comparto sanitario (3.908,8 milioni di euro per il finanziamento dei LEA), nelle more dell’adozione dell’intesa da sancirsi in sede di Conferenza delle Regioni sono determinati in coerenze con le stime contenute nel quadro tendenziale di finanza regionale del Defr (documento di economia e finanza regionale) 2025-2027.
La relazione di Piana è stata ritardata di mezz’ora perché mancava la relazione. “Il presidente ad interim aveva un solo compito: leggere una relazione su un bilancio tecnico che, grazie alla lungimiranza e alla visione dell’opposizione, viene presentato per evitare il rischio che l’ente regionale finisca in gestione provvisoria, vista la data avanzata delle elezioni regionali del 27 e 28 ottobre. Eppure stamattina è stato necessario sospendere il Consiglio perché il presidente ad interim non era in possesso della relazione – attacca Gianni Pastorino di Linea Condivisa -. Non si fraintendano queste mie parole come un attacco personale a Piana, ma piuttosto come un riflesso del disagio e della decadenza di questa legislatura, che per il centrodestra si conclude in maniera tragicomica: il presidente Toti arrestato, riconoscendo la sua colpevolezza dopo aver patteggiato; le elezioni anticipate di un anno; bilanci tecnici redatti in fretta e furia senza alcuna condivisione, e, ciliegina sulla torta, un Presidente che non ha la relazione tecnica da leggere in aula”.
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