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F. B.
02 ottobre 2024 17:30
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Tornano i percorsi di educazione finanziaria della Banca d’Italia per le scuole di ogni ordine e grado toscane. Un programma nato dalla collaborazione tra Banca d’Italia e ministero dell’istruzione giunto alla sua sedicesima edizione – la prima è stata nel 2008 – che ha come obiettivo di dare gli strumenti ai giovani per fare scelte finanziarie nell’immediato e anche nel futuro.
“L’obiettivo dell’educazione finanziaria – spiega Vito Barone, direttore della sede di Firenze della Banca d’Italia – è di raggiungere le persone, dandogli strumenti per difendersi, tutelarsi e fare scelte oculate. Il nuovo quadro normativo prevede l’introduzione finanziaria nel percorso di educazione civica nelle scuole e oggi ce n’è un forte bisogno. Vedendo il rapporto nazionale Pisa del maggio 2024, nonostante alcuni gap colmati con gli altri paesi Ocse, restiamo sotto la media per educazione finanziaria. Il 30 per cento dei ragazzi aderisce a offerte in rete e in buona parte sono investimenti rischiosi e fonti di truffe”.
Per prima cosa saranno formati i formatori con seminari specifici. Poi grazie anche ad una impostazione in stile storytelling in cui accompagneranno virtualmente lo studente nelle scelte di vita – alcune immediate come pagamenti e acquisti, altre future come il risparmio – e un linguaggio tarato sull’età, saranno tante le iniziative in programma che si vanno ad aggiungere al programma. Come i Percorsi per le competenze traversali e l’orientamento (Pcto) dove gli studenti possono vivere da protagonisti l’esperienza simulata di un processo di lavoro, la Global Money Week, dedicata ai giovani in età prescolare per sensibilizzarli sulle decisione finanziarie, o competizioni come Inventiamo una banconota, I campionati italiani di economia e finanza o la Generation Euro Student’s Award.
“L’Italia non brilla per educazione finanziaria – osserva Ernesto Pellecchia, direttore dell’ufficio scolastico regionale – per questo motivo dobbiamo sforzarci come amministrazioni in questa direzione. È una esigenza che non può essere sottovalutata ed è importante entrare dal portone principale non dalle finestre con questi percorsi. La proposta della banca d’Italia è estremamente valida, un supporto didattico che le scuole possono facilmente adottare: un pacchetto fruibile e rigoroso”.
Oltre alle iniziative per le scuole, tra gli altri Banca d’Italia farà anche programmi per le imprese, il mese di educazione finanziaria valido per ogni età, il sito “L’economia per tutti”, e il progetto “Le donne contano”, rivolto al pubblico al femminile. “L’educazione finanziaria riduce le distanze – puntualizza Barone – sia per i più giovani che per le donne. Ci sono divari enormi di genere: neanche il 60 per cento delle donne italiane ha un conto corrente e poche lo hanno autonomo. E ci sono divari enormi tra le regione del nord e del sud oltre che per il censo”.
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