Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste immobili
bed & breakfast
Immobili
Rinviata al 30 ottobre la decisione della Cassazione per il processo ad Antonello Montante – BlogSicilia #adessonews

Effettua una nuova ricerca

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste immobili
bed & breakfast
Immobili


Rinviata al 30 ottobre la decisione della Cassazione per Antonello Montante, l’ex leader degli industriali siciliani condannato in appello a Caltanissetta con il rito abbreviato a 8 anni di reclusione e accusato di avere creato una rete di spionaggio per conoscere indagini a suo carico e di dossieraggio.

La decisione

Lo ha deciso il presidente della sesta sezione davanti alla quale oggi sono stati discussi anche i ricorsi del capo della security di Confindustria Diego Di Simone condannato a 5 anni e il sostituto commissario Marco De Angelis condannato a 3 anni e 3 mesi. La procura generale della Corte di Cassazione ha chiesto il rigetto dei ricorsi e la rivalutazione della pena della condanna in appello che potrebbe portare per Montante  a uno “sconto” di qualche mese. Per gli altri due imputati rigetto totale dei ricorsi. Ha presentato ricorso anche il generale Gianfranco Ardizzone assolto in appello e dichiarato prescritto un reato. Ora sara’ un lungo mese di attesa mentre il processo che si celebra a Caltanissetta con il rito ordinario per 26 imputati, inizialmente erano in 30, ancora deve entrare nel vivo perche’ devono essere sentiti gli agenti della squadra mobile nissena

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Le accuse

Montante”si vantava di avere a disposizione dossier, pronti all’uso”. Poteva anche contare sui Servizi segreti. Ed era persino in grado di “condizionare la politica”. Ecco perché l’8 luglio del 2022 Montante era stato condannato a 8 anni di carcere. Sei anni in meno del primo grado. I giudici d’appello parlavano di un “accordo corruttivo”. Condannati, nel 2022 anche alcuni componenti del suo ”cerchio magico”, accusati a vario titolo di corruzione, rivelazione di notizie coperte dal segreto d’ufficio e favoreggiamento. A 5 anni era stato condannato il capo della security di Confindustria Diego Di Simone (il gup gli aveva dato 6 anni e 4 mesi), a 3 anni e 3 mesi il sostituto commissario Marco De Angelis, (4 in primo grado). Assolti, invece, il generale Gianfranco Ardizzone, ex comandante provinciale della guardia di finanza di Caltanissetta, che in primo grado aveva avuto 3 anni, e Andrea Grassi, dirigente della prima divisione dello Sco che aveva avuto un anno e 4 mesi.

L’attività di dossieraggio

Montante, secondo l’accusa, avrebbe compiuto una attività di dossieraggio per colpire gli avversari e avrebbe condizionato la politica regionale. I giudici d’appello, a firma della presidente Andreina Occhipinti, giudici a latere Giovambattista Tona e Alessandra Giunta, scrivevano così nelle motivazioni, depositate dopo oltre 500 giorni dal verdetto: “Dietro la coltre fumose della locuzione ‘sistema’, tanto spesso utilizzata anche in questo giudizio, nonostante sia più appropriata alla sintesi giornalistica che non all’analisi dei fatti tipici propria della giurisdizione, si perdono i percorsi che conducono ai più qualificati appoggi dei settori politici, istituzionali ed economici che hanno reso Montante una figura strategica con un ruolo di fatto e informale non classificabile nelle ordinarie e più trasparenti categorie della politica, dell’economia e delle istituzioni”, scrivevano ancora i giudici della Corte d’appello di Caltanissetta nelle motivazioni della sentenza.

E ancora: “Molte intercettazioni descrivono la ‘fama’ acquisita da Antonello Montante presso soggetti imputati, indagati o estranei ai fatti oggetto dell’indagine. Se ne ricava prova del fatto che in quegli ambienti e in contesti per nulla occulti o riservati erano note non solo la sua capacità di influenza nelle più alte sfere degli ambienti istituzionali ed economici non tanto del territorio, ma della Regione e del Pese. Ed era nota anche la sua complessa rete informativa”.

L’arresto del 2018

Il giorno in cui venne arrestato, il 14 maggio del 2018, Antonello Montante, si barricò nel suo appartamento. Nell’attesa distrusse oltre 20 pen drive e decine di documenti. Forse parte del suo archivio. Per i giudici “Vi fu una sistematica attività delle più influenti autorità nel sottolineare l’importanza” dell’impegno dell’ex Presidente di Confindustria Sicilia Antonello Montante “la rilevanza del suo ruolo, la necessità di dare ascolto alle sue proposte e alle sue iniziative”.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Poi i giudici ribadiscono che Montante, con l’aiuto di alcuni complici, anche loro condannati, avrebbe avuto “ripetutamente accesso” alle “banche dati Sdi per procedere ad interrogazioni non autorizzate su imprenditori, politici, amministratori, professionisti, editori, giornalisti, collaboratori di giustizia, persone sospettate di appartenere alla criminalità organizzata, un magistrato, i suoi familiari e la sua autovettura”.

Il potere di Montante

Insomma, Montante, “era l’uomo potente che poteva garantire la possibilità di ottenere sostegno e favori, e l’accordo si basava sulla corrispettiva messa a disposizione da parte del pubblico ufficiale delle sue funzioni e da parte dell’imprenditore di ogni utile suo buon ufficio”. Inoltre, si leggeva nelle motivazioni che Montante “ha approfittato di opportunità che avrebbe potuto perseguire per coltivare ambizioni, interessi particolari e al contempo anche valori civici e obiettivi ideali e invece le ha piegate per pratiche di natura illecita, unitamente al dato della sistematicità delle condotte, impedisce delle circostanze attenuanti generiche e di qualsivoglia altra attenuante”.

I rapporti con la famiglia Arnone

Un altro capitolo delle motivazioni era dedicato ai suoi rapporti con la famiglia mafiosa Arnone di Serradifalco, paese di origine di Montante. “Non voleva fare emergere pubblicamente i suoi rapporti con la famiglia Arnone”, scrivevano i giudici della Corte d’appello di Caltanissetta. “Si può dare per certo che aveva intrattenuto rapporti di familiarità e di affari con la famiglia Arnone. Sebbene sul punto Montante non abbia mai fatto specifiche ammissioni sull’esistenza e sulla natura di questi rapporti e sebbene allo stato degli atti non vi sono nelle contestazioni da valutare imputazioni che prefigurino che questi rapporti siano trascesi nell’illecito penale, ciò che conta ai fini del presente del giudizio è che Montante aveva cercato in ogni modo di evitare che essi emergessero e fossero sottoposti alla pubblica opinione”.

Il cerchio magico

I giudici puntavano la lente di ingrandimento sul ‘cerchio magico’ di Montante. Tra questi c’è l’ex poliziotto Diego De Simone.”Il primo appartenente a questa rete era Diego Di Simone Perricone, già appartenente alla polizia di Stato, assunto dalla “Aedificatio Spa”, su segnalazione di Montante, società che svolgeva servizi di sicurezza in favore di Confindustria nazionale. Di Simone Perricone, che non poteva più accedere alla banca dati si serviva di Marco De Angelis, in servizio alla Squadra Mobile di Palermo”. Secondo i giudici “molti dei dati rinvenuti nella ‘stanza segreta’ dell’abitazione di Montante provenivano da questa attività di accesso illecito”. Gli accessi “venivano effettuati da Salvatore Graceffa, vicesovrintendente della Polizia di Stato, alle quali le richieste pervenivano da De Angelis”. Montante, si leggeva ancora nella sentenza “raccoglieva informazioni e le custodiva riservandosene l’uso”, “ciò era noto nella sua cerchia e tra le persone a lui vicine, l’uso che ne avrebbe potuto fare era chiaro”. E ancora, scrivevano i giudici “plurime fonti riferiscono che egli si vantava di avere a disposizione dossier, pronti all’uso”. Montate era stato giudicato in primo grado con il rito abbreviato, così il Appello gli è stata comminata una condanna a 8 anni. E’ stato in carcere per un anno e mezzo. Nel frattempo, prosegue, seppure a ritmo rallentato, anche il cosiddetto Maxi processo di Caltanissetta che vede alla sbarra 30 imputati. Già in quattro non fanno pi parte del dibattimento per intervenuta prescrizione. A questo punto ci si chiede se l’associazione a delinquere contestata a Montante reggerà oggi in Cassazione. Perché la decisione influirà anche sul maxiprocesso. Tra gli imputati l’ex Governatore Rosario Crocetta e altri politici tra cui l’ex assessora regionale Linda.

I misteri

Ma ci sono ancora dei misteri attorno a questa inchiesta. Nel processo devono ancora essere ascoltati gli investigatori della Squadra Mobile di Caltanissetta. E già la prescrizione è alle porte per tanti altri imputati accusati da associazione a delinquere. L’unico reato che rischia di rimanere in piedi è quello della corruzione. Nel 2021 Montante si fece interrogare per quasi per quattro udienze. Una ventina d’ore di interrogatorio, qualche centinaio di pagine di verbali. L’ex imprenditore aveva negato tutti gli episodi e gli addebiti da capo dell’associazione a delinquere con cui l’ex paladino antimafia avrebbe commesso i reati di corruzione e di accesso abusivo ai sistemi informatici. “No, assolutamente no”, aveva ripetuto per diverse volte. Alla fine dell’udienza, a porte chiuse, il suo legale disse: “Montante ha fatto presente che tutti i presidenti di Confindustria facevano richieste di informazioni a Diego Di Simone (ex capo della Security di Confindustria nazionale, coimputato al processo, ndr) e poi lui faceva un resoconto sulla base di quello che aveva trovato ma la sua fonte di informazioni non la diceva a nessuno”.

 

 

 

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

 

Articoli correlati





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Informativa sui diritti di autore

Questa è una parte dell’articolo originale

Vuoi approfondire l’argomento, criticarlo, discutere

come previsto dalla legge sul diritto d’autore art. 70

Sei l’autore dell’articolo e vuoi richiedere la rimozione?

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: “Il riassunto, la citazione (source link) o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui