I bonus e gli aiuti del governo non bastano, occorre una politica salariale seria!
In un contesto di inflazione galoppante e salari stagnanti, far quadrare il bilancio familiare si sta rivelando una vera e propria sfida per molti italiani. Stando all’analisi più recente condotta da Confcommercio, infatti, il peso delle spese fisse sui budget mensili delle famiglie è aumentato in modo preoccupante, arrivando a rappresentare addirittura il 41,8% del reddito disponibile.
Si tratta di un incremento di oltre 5 punti percentuali rispetto ai valori del 1995, dovuto principalmente all’impennata dei prezzi di bollette, carburante e generi alimentari. Solo affitto/mutuo, utenze domestiche e spese alimentari assorbono mediamente 4.830 euro pro capite su base annua.
Un bilancio soffocato dall’inflazione
Una pressione fiscale sempre più insostenibile che, unita all’aumento dell’inflazione, lascia agli italiani pochissimi margini per le spese extra come svago, cultura e tempo libero. La voce che pesa di più è quella abitativa, con le utenze domestiche che assorbono gran parte del budget familiare.
Come far quadrare il budget familiare? L’incubo delle spese fisse schiaccia gli italiani
Di fronte a stipendi fermi, le famiglie sono così costrette a stringere ulteriormente la cinghia e a fare ricorso a secondi lavori per arrotondare. Confcommercio ha lanciato un appello al governo per alleggerire la pressione fiscale e consentire ai cittadini di recuperare potere d’acquisto, ma al momento non sembrano esserci novità in tal senso. L’incubo delle spese fisse rischia di schiacciare sempre di più gli italiani.
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