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Mercoledì 16 ottobre, presso la Biblioteca Malatestiana di Cesena, verrà presentato il “Nuovo Patto per la Casa”, una misura regionale pensata per affrontare l’emergenza abitativa che colpisce famiglie, giovani coppie e anziani. L’iniziativa, avviata dall’Unione dei Comuni Valle del Savio in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, mira a facilitare l’incontro tra domanda e offerta di alloggi a canone calmierato, offrendo vantaggi concreti sia per i proprietari di immobili che per gli inquilini.
Come spiega il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, il Patto rappresenta una “importante opportunità” per risolvere la questione dell’abitare. L’obiettivo principale è quello di mettere a disposizione del mercato locativo alloggi attualmente sfitti, garantendo ai proprietari tutele e incentivi. “Questa misura favorisce l’immissione di nuovi alloggi a canone calmierato, assicurando ai proprietari specifiche garanzie e agli inquilini un sostegno per rendere i canoni di affitto più sostenibili”, ha dichiarato Lattuca.
Il Patto, infatti, non solo garantisce l’utilizzo del patrimonio edilizio esistente, ma prevede anche contributi per proprietari e inquilini, mirando a rendere più agevole l’affitto di case disabitate e sostenendo chi non può accedere all’edilizia residenziale pubblica.
I vantaggi per i proprietari
I proprietari che decidono di affittare il proprio immobile con il Patto per la Casa possono usufruire di una serie di benefici, tra cui:
- Contributi per coprire alcuni costi del contratto, dalla firma alla chiusura.
- Protezione in caso di morosità dell’inquilino grazie a un fondo di garanzia.
- Assistenza legale e contributi per piccoli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Queste misure mirano a incentivare i proprietari a rimettere in circolo alloggi attualmente inutilizzati, offrendo tutele che riducono i rischi legati all’affitto.
I vantaggi per gli inquilini
Anche gli inquilini possono trarre vantaggi significativi dal Patto. Oltre a beneficiare di un canone di affitto ridotto rispetto al mercato libero (con un risparmio che può arrivare fino a 2.000 euro l’anno), gli inquilini non dovranno versare un deposito cauzionale e potranno ottenere un contributo a fondo perduto per l’affitto.
Requisiti per accedere al Patto
Gli inquilini che desiderano accedere agli alloggi a canone calmierato devono soddisfare specifici requisiti, tra cui:
- Cittadinanza italiana, di uno Stato UE, o per gli stranieri, un permesso di soggiorno di almeno un anno.
- Non possedere diritti di proprietà o altri diritti reali di godimento su immobili residenziali nella provincia.
- Avere un ISEE compreso tra 9.360 e 35.000 euro.
L’assegnazione degli alloggi verrà effettuata tenendo conto delle caratteristiche degli immobili (dimensioni, ubicazione, eventuali barriere architettoniche) e delle esigenze dei richiedenti, in base a una lista appositamente creata.
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