Il primo ospedale per sole donne fu inaugurato a Salerno nel 1866: dalle carte d’archivio un nuovo record #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Non solo i natali a Trotula de Ruggiero, la prima ginecologa in Europa: a Salerno spetta anche il primato del primo ospedale per sole donne. Dopo la soppressione della millenaria Scuola medica salernitana nel 1812, da recenti ricerche emerge infatti che nell’anno 1866 Salerno, ancora una volta per prima nel mondo occidentale, ritenne necessario istituire un ospedale per sole donne su iniziativa della locale municipalità. È una delle testimonianze emerse durante il 49/o congresso della Società di Storia internazionale della medicina, in corso in questi giorni a Salerno, e organizzato dall’Ordine dei Medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Salerno, presieduto da Giovanni D’Angelo.

La scoperta dell’ottocentesco atto fondativo dell’Ospedale delle donne a Salerno viene attribuito a Mario Infante. La ricerca è stata condotta mediante una revisione accurata delle antiche carte dell’Archivio di Stato e dell’Archivio storico del Comune di Salerno. «La notizia – sottolinea l’Ordine dei medici di Salerno – è da considerarsi di grande rilevanza se si pensa che nel dicembre del 2019 la stampa italiana ha enfatizzato la nascita a Milano di un ospedale concepito per sole donne (Ospedale «Macedonio Melloni»), definendo l’avvenimento come una notizia da celebrare». «Oggi si discute molto di medicina di genere – prosegue il report dell’Ordine dei medici – ma non era affatto noto che a Salerno avessero voluto attuarla già a metà del 1800, rivelando una particolare e anticipatoria sensibilità verso il mondo femminile. La cosa è ancora più lusinghiera per la classe medica salernitana se si pensa che a guidare il municipio di Salerno c’era un illustre medico, Matteo Luciani, a cui è intitolata una delle piazze più note della città. Tuttavia, nel 1923, con la fusione dei vecchi nosocomi nei nuovi Ospedali riuniti in via Michele Vernieri (quest’ultimo, guarda caso, ultimo priore della Scuola medica salernitana), tutta l’assistenza sanitaria (di uomini, donne e bambini) venne trasferita in quella struttura».

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