Con l’arrivo dell’autunno, il Salento cambia volto, ancora una volta. D’estate i turisti si lasciano “catturare” dai sapori, dai profumi, dai colori e dalla musica, interpreti della storia, delle tradizioni e della personalità di questi luoghi così come sono ‘messi in scena’ nelle innumerevoli feste paesane, sagre e concerti che animano piazze e strade dei paesi. Con la stagione che precede l’inverno il vestito migliore da indossare per una terra che ha finalmente capito che è negli eventi la chiave di volta per valorizzare il territorio e destagionalizzare l’offerta turistica è fatto di stand ed espositori che diventano delle vere e proprie vetrine nelle tante fiere diventate nel tempo appuntamenti imperdibili per ogni salentino (e non) che si rispetti. Anzi, anno dopo anno, edizione dopo edizione hanno superato i confini locali diventando un vero e proprio punto di riferimento per il mezzogiorno e l’Italia Intera.
L’esempio più riuscito, è sicuramente la Fiera di Miggiano. Con lo slogan coniato più di un decennio fa «fiera di avervi in Fiera», il comune con poco più di 3mila anime situato nel basso Salento si prepara ad accogliere i visitatori, migliaia di persone che dal 16 al 20 ottobre prossimo si riverseranno negli oltre 40mila metri quadri dedicati tra i 250 stand espositivi edicati ad arredamento e proposte per la casa, artigianato del mobile, manifatture artigianali e industriali, energie rinnovabili, macchine agricole e florovivaismo, enogastronomia, promozione turistica e del territorio. È questa la prima novità di quest’anno: turisti e salentini avranno a disposizione cinque giorni, e non quattro, per visitare la fiera campionaria, giunta quest’anno alla 25esima edizione.
«Fiera regionale Expo 2000 – Industria, Artigianato, Agricoltura e turismo del Salento» questo il nome completo della 5 giorni diventata una tra le più importanti vetrine del tacco d’Italia. In zona è più conosciuta come «Fera de Miscianu ci boi» poiché si possono trovare prodotti di tutti i settori merceologici. Perché è proprio qui che è racchiuso il segreto del suo successo: nella capacità di rendere una manifestazione storica e tradizionale, perfettamente innovativa e presente. Anzi, con uno sguardo al futuro.
“Miggiano è fiera di avervi in Fiera”. Tra novità e uno sguardo aperto al futuro.
«Il grande interesse dimostrato dagli espositori ha messo in qualche modo in imbarazzo il nostro impegno – le parole del sindaco di Miggiano, Michele Sperti – siamo stati oberati dalle richieste. Una ulteriore dimostrazione che “Expo 2000” sia ormai divenuta una realtà acclarata nel panorama fieristico nazionale. Nella scorsa edizione abbiamo calcolato attraverso i dati degli “access point” almeno 160mila visitatori, numeri che quest’anno puntiamo a superare”.
Accanto agli stand commerciali, presenti al solito anche quelli riservati alle istituzioni e al terzo settore. Tra gli altri, saranno aperti al pubblico gli spazi occupati da Carabinieri, Polizia di Stato, Esercito, Aeronautica Militare, e ancora quello destinato alla delegazione provinciale di Opi, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche
Momenti di particolare attesa saranno la consegna del “Premio Miggiano” riservato a un’eccellenza che si è distinta per l’impegno sul territorio, in programma mercoledì 16 ottobre dopo il taglio del nastro di “Expo 2000” e la “Sagra della carne di maiale” del sabato sera. Negli spazi rinnovati dell’ex Mercato Coperto oggetto nel corso della prima amministrazione a guida Michele Sperti di finanziamenti superiori al milione di euro, si potranno gustare i deliziosi piatti a base di suino.
«Abbiamo lavorato all’allargamento degli spazi espositivi disponibili – dice la vicesindaca con delega agli Eventi fieristici, Maria Antonietta Mancarella – alla luce degli oltre 250 espositori presenti e per fare sì che il quartiere fieristico tutto fosse più accogliente e ordinato. A ridosso dei padiglioni permanenti dedicati alle esposizioni abbiamo sistemato tutto il comparto commerciale nella struttura preallestita e in prossimità dell’ex Mercato Coperto la parte dedicata alla tradizione culinaria e all’intrattenimento».
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