I lavori per la realizzazione di un hotel a 5 stelle nell’ex convento delle suore Stimmatine sono iniziati. Luxury Class srl ha dato impulso alle maestranze già da alcuni giorni. La chiusura del cantiere è prevista entro la primavera del 2026. Ma, intanto, spunta una novità che riguarda la gestione della nuova struttura ricettiva a Lecce. Sarà la società VOIhotels, del Gruppo Alpitour, a occuparsene.
L’accordo con la proprietà è in fase di definizione, ma già a buon punto, dopo le prime intese. Il grande operatore turistico sta vagliando l’ingresso nell’ex istituto delle Stimmatine in termini di management e affiliazione. Attraverso la sua catena alberghiera punta alla gestione di uno degli investimenti – cofinanziati dalla Regione Puglia (Pia Turismo) – più rilevanti tra quelli avanzati nell’ultimo decennio a Lecce.
L’edificio
Ricompreso le vie Cavallotti e 140° Reggimento Fanteria e Trinchese – cuore commerciale della città -, l’edificio ha assunto un valore simbolico rilevante, considerata la sua funzione sociale e religiosa: per ben 72 anni, fino al 2020, ha infatti ospitato le Povere Figlie delle Sacre Stimmatine di San Francesco d’Assisi, che nel tempo hanno rappresentato un punto di riferimento scolastico, educativo e d’accoglienza, anche rivolta a famiglie e bambini extracomunitari.
Luxury Class firmò il preliminare d’acquisto nel 2014 e contestualmente avanzò la prima proposta di cofinanziamento regionale, accolta ma poi decaduta nel 2019 a seguito del diniego dell’allora assessore regionale all’Urbanistica, Alfonso Pisicchio, pur in presenza di sentenza favorevole alla società salentina amministrata da Marino Congedo. Il quale, senza darsi per vinto, ci riprovò, ottenendo il 4 ottobre 2022 da Puglia Sviluppo il nuovo decreto dal quale poi è scaturita, proprio a ridosso del termine ultimo, la definitiva concessione di un’agevolazione per 6,8 milioni di euro a fronte del complessivo investimento da 15,1 milioni di euro, 5 in più rispetto a 8 anni prima.
Il progetto resta invariato rispetto all’ultima elaborazione. Affidato all’architetto Paolo Sticchi, prevede che alla struttura si acceda sia da via 140° Reggimento Fanteria – con servizio parcheggio privato e attraversamento di un giardino di 460 metri quadri -, sia da via Cavallotti. Al piano terra saranno allestite la reception, un soggiorno, delle salette con pc, una caffetteria/lounge bar (con dehor) e un ristorante aperto al pubblico (ma accessibile da via Trinchese), una boutique e uno spazio espositivo di prodotti tipici locali. Al primo e al secondo piano le camere.
Saranno realizzati 40 posti letto distribuiti in 20 suite, una per piano munita di Spa, alle quali si accederà da una scalinata di marmo già presente. Ai tre piani interrati, cucina per il ristorante, un wine bar, i depositi, i locali tecnici, i servizi igienici e gli spogliatoi del personale, una Spa-centro benessere (completa di beauty-estetica e palestra) e un parcheggio da 50 posti auto, “Shuttle Park T”, con sistema di movimentazione automatizzata a sollevamento integrale delle vetture.
Il roof top
Non manca l’area solare, dove sarà allestito un roof top con una piscina scoperta, giardino pensile e cocktail bar. Il cofinanziamento regionale – istanza istruita dallo studio commerciale Rapanà – è stato concesso anche in funzione della ricaduta occupazionale dell’intervento, al quale la società proprietaria è vincolata. Luxury Class ha previsto l’assunzione di 13 dipendenti. Cinque in più di quanti ne ha programmati per il residence elevato su 4 piani, progettato dall’ingegner Antonio Stefanelli e in via di completamento nell’ex cinema Santalucia, al centro del quartiere San Lazzaro: 7,3 milioni di euro (cofinanziati dalla Regione) per 28 unità abitative e 68 posti letto. Altre importanti trasformazioni sono in corso d’opera, soprattutto nel centro storico. Qualche giorno fa vi abbiamo parlato dell’ex istituto Margherita. Ma anche intorno alla città, nelle antiche masserie, si sta procedendo a conversione senza precedenti, per recuperare e ripristinare la funzionalità di un patrimonio immobiliare di assoluto pregio, ma per troppi relegato a degrado e oblio.
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