Continua il botta e risposta a distanza tra l’ex dirigente del comune di Macerata, Gianluca Puliti, e l’amministrazione comunale. Dopo che al primo “colpo” dell’ex vicesegretario era stato l’assessore Riccardo Sacchi a tuonare in prima persona, stavolta è il gruppo consiliare di Forza Italia, partito di riferimento dello stesso Sacchi, a fare quadrato sulla gestione dei contributi per eventi e cultura.
«Piuttosto che occuparsi in maniera ossessiva della nostra amministrazione e dei festival, ci spieghi dov’era quando si redigevano discutibilissime delibere, dal parcheggio dei giardini Diaz alla scuola costruita con i soldi dell’autocrazia del Qatar – attacca Forza Italia –. Puliti, ex vicesegretario generale del Comune durante l’amministrazione Carancini, sta straripando con critiche e invettive senza fondamento all’amministrazione di centrodestra, dimenticando, o meglio volendo far dimenticare, il suo ruolo apicale svolto evidentemente in modo poco brillante, confermando al contempo, con le sue intemerate, tutta la sua partigianeria e l’affetto profondo per la sinistra.
A questo punto, vista l’essenza politica delle sue sovrabbondanti dichiarazioni, gli consigliamo di prendersi le sue responsabilità, dopo decenni di ruolo apicale, e di sottoporsi finalmente al democratico giudizio dei cittadini alle prossime elezioni amministrative».
Forza Italia entra poi nel merito della sostanza. «Se con lo stesso budget, anzi con qualche decina di migliaia di euro in meno rispetto all’amministrazione di cui Puliti era fedele confidente, siamo riusciti ad allargare il ventaglio delle proposte cercando di coprire aree culturali che le sinistre, e lo stesso Puliti, che è stato dirigente anche dell’assessorato alla Cultura, hanno sistematicamente ignorato, è logico concludere che si sia svolto un lavoro assai proficuo – rimarcano i consiglieri forzisti – come direbbe Puliti, abbiamo arricchito il “pluralismo” della città, coinvolgendo prestigiose realtà, come per esempio Liberilibri, in passato mai neanche interpellate. L’ex vicesegretario potrebbe, anzi, ormai sceso nell’agone politico, dovrebbe spiegarci com’è che ha detto sì a pagare 2 milioni di euro per il ParkSi quando questo era già di proprietà del Comune? Si ricorda Puliti le delibere e determine che hanno portato ad accettare i denari del Qatar con cui costruire le scuole alle Casermette? Si ricorda che per farlo la sinistra ha svenduto un patrimonio monumentale, identitario, sociale della città come il plesso della Mestica?».
E poi il caso Sferisterio Live, ammiraglia della programmazione sacchiana.
«Puliti, che in Comune ha diretto praticamente tutto, personale, affari istituzionali, scuola e sport, servizi sociali, cultura, turismo, sostiene che non si tratti di un festival e che ai suoi tempi già si faceva – continuano – sì, un paio di concerti quando andava grassa, mentre Sferisterio Live da 3 anni ha finalmente una linea grafica e comunicativa, una visione, una seria e articolata programmazione, un cartellone compiuto, ed è quindi a tutto titolo annoverabile come un festival del pop e del rock. Ovvio, non siamo più ai tempi del dirigismo della sinistra che teneva tutto e tutti sotto controllo, favorendo solo gli amici. Dà fastidio all’ex dirigente il fatto che l’amministrazione Parcaroli offra opportunità a una pluralità di soggetti e che queste opportunità e questo nuovo approccio creino un tangibile entusiasmo e successo di pubblico? Il nostro è un approccio liberale e anche rispetto alle associazioni crediamo che il Comune debba sì contribuire con le risorse utili a far partire il “motore”, ma poi il “pieno” debbano farlo i proprietari delle macchine. L’assistenzialismo non è nelle nostre corde.
Siamo persuasi che qualcuno sia infastidito di aver scoperto che lo Sferisterio può fare 11 serate a costo zero, e con rilevanti introiti diretti e indiretti, con una media di duemila biglietti a concerto che producono un fortissimo ritorno economico, turistico e di immagine per la città. Il costo della comunicazione, che è stata pensata e ben strutturata, ha riguardato social, manifesti, un organo di stampa, l’archivio fotografico (che mancava) e negli ultimi tre anni è stata interamente coperta da sponsor (uno peraltro è di Foligno e dall’Umbria vi sono state numerose presenze alle esibizioni), va da sé che la contestazione al riguardo è risibile. E com’è che, dirigente Puliti, quando fu rifatto il palco, spendendo centinaia di migliaia di euro, non pensò a un palco mobile che avrebbe di molto agevolato le scenografie e altre iniziative di diversa natura? Perché lo Sferisterio veniva considerato cosa privata dalla sinistra, tanto è vero che le chiavi per la visita erano appannaggio addirittura di un’agenzia di viaggi che apriva solo se lo trovava conveniente. Lo Sferisterio lasciato in eredità da Puliti & company non può oggi, ad esempio, ospitare la squadra di Macerata, fresca campione d’Italia di palla al bracciale, non può ospitare le atlete della ritmica, i nostri campioni della ginnastica o un’esibizione di tennis. Pensiamo a quanto sarebbe suggestivo ospitare manifestazioni del genere nella nostra meravigliosa arena».
Il rapporto tra questa amministrazione e il mondo delle associazioni è più aperto, libero, sereno e plurale che nel recente passato, sostiene Forza Italia. «C’è infatti una fondamentale differenza tra le amministrazioni che l’ex dirigente compiaceva e che spendevano senza freno e senza motivo. Vuole che le ricordiamo il caso piscine? Vuole che parliamo delle milionarie vertenze su nuova via Trento? Della minitematica? Del piano casa? Vuole che le ricordiamo che a proposito di cultura avete detto no a Iginio Sfraffi che proponeva di fare a Macerata il Winx Village? L’attuale amministrazione di centrodestra ha presentato un programma che ha avuto largo consenso dagli elettori, e a quel programma sta dando attuazione. Rivendichiamo il diritto di scegliere, senza penalizzare nessuno, per affermare ciò in cui crediamo. Di certo noi al posto delle sinistre non saremmo stati disposti a spendere pubblici denari per partecipare alla corsa per Capitale della cultura; preziose e ricche risorse abilmente spartite tra agenzie e cooperative di area, sapendo o immaginando già il flop. Lei e i suoi sodali avevate immaginato “Macerata estroversa”, Forza Italia lavora per una città libera, forte e intelligente».
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