la manovra del governo e i veronesi
Arriva la stretta del Governo. Chi ha beneficiato del sostegno deve aggiornare la rendita e quindi pagare piĆ¹ Imu
Superbonus e variazioni catastali: ottomila case nel mirino dei controlli
Stanare i proprietari di immobili che hanno agganciato le opportunitĆ offerte dal superbonus dal 2020 in poi, ma non hanno mai presentato, come avrebbero dovuto, la comunicazione di variazione catastale. Su questo fronte, il Governo prepara una stretta per costringere chi ha incassato agevolazioni pubbliche ad aggiornare le rendite e, di conseguenza, a pagare piĆ¹ Imu.
Lāimposta sugli immobili (non dovuta per lāabitazione principale, ndr) finirebbe agli enti locali. Lāaumento potrebbe compensare i tagli che la prossima legge di bilancio porterĆ quasi sicuramente in ereditĆ anche per i municipi.
In Veneto le asseverazioni depositate a chiusura di interventi in regime di superbonus sono state 59.652, come evidenzia la Cgia di Mestre con dati aggiornati allo scorso agosto, rilasciati da Enea. PoichĆ© secondo Istat il numero degli edifici residenziali ĆØ pari a circa 1.057.276, risulta che il 5,6 per cento del totale sia stato riqualificato approfittando dellāagevolazione.
Seimila edifici riqualificati
Lāagenzia nazionale per lāenergia e lāambiente, tuttavia, non fotografa la situazione nelle singole province. Solo le associazioni di categoria e i professionisti del settore locali possono cercare di mappare il peso delle riqualificazioni da superbonus sul territorio. Nel complesso si puĆ² dunque stimare che gli edifici riqualificati energeticamente, che quindi hanno migliorato le loro prestazioni energetiche di almeno due classi e di conseguenza il rispettivo valore catastale, siano circa seimila. Considerando perĆ² che tra questi ci sono anche condomini e palazzine a piĆ¹ unitĆ immobiliari il numero puĆ² variare dagli otto ai dodicimila unitĆ abitative.
I numeri
Su questa platea di immobili, in provincia, il catasto potrebbe essere chiamato a svolgere verifiche. Va detto che la norma della legge di Bilancio 2024 sulle variazioni catastali si muoveva giĆ lungo questo perimetro.
Lāagenzia delle Entrate ĆØ stata investita infatti del compito di inviare lettere di sollecito ai soggetti che hanno effettuato lavori di superbonus ma non hanno spedito la dichiarazione di variazione catastale prevista dalla legge. Dichiarazione da mandare, infatti, al termine di tutte le ristrutturazioni entro 30 giorni dalla fine dei lavori.
Ā«Il ragionamento del Governo ĆØ coerente. Alla chiusura del cantiere, ogni proprietario avrebbe dovuto procedere a un accatastamento in linea col nuovo valore dellāimmobile, che avrĆ guadagnato almeno due classi energeticheĀ», spiega Carlo Trestini, presidente di Ance Verona e vicepresidente dei costruttori nazionali. Chi non lāha fatto ĆØ quindi inadempiente. Ma il problema piuttosto sarĆ – secondo Trestini – capire come sarĆ gestita la filiera dei controlli, che richiederĆ un raccordo tra dati in possesso di Enea, Guardia di Finanza e catasto.
I tempi per mettersi in regola
Ā«Quanto tempo ci sarĆ a disposizione degli inadempienti per mettersi in regola? Il catasto ha abbastanza risorse per procedere alle verifiche?Ā», si chiede.
Anche i professionisti sono in sintonia. Matteo Faustini, presidente dellāOrdine degli architetti scaligeri ribadisce che il ministero sta chiedendo ai proprietari di allinearsi con quanto previsto dalla legge. Ā«La revisione della rendita catastale ĆØ unāoperazione matematica e fiscaleĀ», dice.
Nel mare magnum di casi
Ma il mare magnum degli interventi agevolati ĆØ diversificato. Ā«Posto che ognuno doveva apportare un miglioramento di due classi energetiche, ci sono stati poi una miriade di interventi trainati e collegati al Superbonus che si potevano completare o menoĀ».
In pratica se come minimo per ogni immobile si dovevano prevedere cappotto e rifacimento dei serramenti (per scalare le prime due classi energetiche), ci puĆ² essere chi ha pensato di cambiare la caldaia senza poter (come nei casi dei centri storici) o voler montare i pannelli solari.
Ogni caso ĆØ a sĆ© stante e quindi occorrono verifiche molto puntuali.
In aiuto dovrebbe venire il Piano integrato di attivitĆ e organizzazione dellāagenzia delle Entrate studiato per mettere a sistema tutte le informazioni. Secondo le prime simulazioni, in tutti i casi nei quali sarĆ obbligatorio rivedere la rendita, gli aumenti che interesseranno i proprietari partiranno dal 16 per cento con punte anche superiori al 35 per cento, in caso di doppio salto di classe catastale.
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