Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha stanziato 45 milioni di euro per sostenere l’innovazione tecnologica nel settore dell’editoria radiofonica e televisiva. Le emittenti che hanno effettuato investimenti in tecnologie innovative nel 2023 potranno presentare domanda per accedere ai contributi a partire dal 28 ottobre fino al 19 novembre 2024 tramite una piattaforma dedicata.
Obiettivi e benefici del fondo
Il fondo, parte del “Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria” con una dotazione complessiva di 140 milioni di euro, mira a migliorare la qualità dei contenuti e la loro fruizione per il pubblico. Il contributo coprirà il 70% delle spese sostenute dalle imprese per investimenti in tecnologie innovative, con l’obiettivo di supportare la transizione digitale e l’adeguamento delle infrastrutture e dei processi produttivi delle emittenti.
Criteri di assegnazione e ripartizione delle risorse
Le disposizioni specifiche per accedere ai contributi sono state definite nel decreto del 4 luglio 2024. In caso di richieste superiori alle risorse disponibili, il fondo sarà ripartito proporzionalmente tra gli aventi diritto. La ripartizione dei 45 milioni di euro prevede:
- 20 milioni di euro per i Fornitori di Servizi di Media Audiovisivi (FSMA) nazionali.
- 15 milioni di euro per i FSMA operanti in ambito locale.
- 10 milioni di euro per i titolari di concessioni radiofoniche, fornitori di contenuti radiofonici digitali e consorzi di imprese editoriali operanti in tecnica DAB.
Modalità di presentazione delle domande
Consulenza fiscale
Consulenza del lavoro
Le emittenti interessate potranno presentare le proprie richieste attraverso l’apposita piattaforma online predisposta dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria, a partire dal 28 ottobre. È essenziale che le spese rientrino nei criteri dettagliati nel provvedimento, per essere ammesse al rimborso fino al 70%.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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