È botta e risposta fra Uil Liguria e Uiltucs Liguria e Comune della Spezia. Il pomo della discordia è la denuncia arrivata dal sindacato a proposito del turismo e della fuga dal settore da parte dei lavoratori, a causa di una situazione compromessa da “bassi salari, discontinuità occupazionale, mancanza di prospettive nel lungo termine, frequenti irregolarità nel rapporto di lavoro e strutture ricettive extralberghiere che polverizzano l’offerta”. Vulnus che “mettono a rischio il futuro del comparto”. Uil e Uiltucs hanno puntato il dito contro le criticità nell’ambito dell’evento ’Dal dato alla destinazione: scenari turistici sul territorio’ dedicato allo Spezzino. Un pacchetto ‘esplosivo’, che secondo la fotografia scattata dal sindacato al comparto, portano molti, in particolare i giovani, a lasciare. Secondo i dati dell’Ispettorato del lavoro, nel 2022 sono state riscontrate irregolarità nel 76% delle aziende del settore del turismo e pubblici esercizi, con picchi del 95% al Sud e del 78% al Nord-Ovest. “Negli ultimi anni, il 67% delle imprese turistiche spezzine ha avuto difficoltà nel reclutamento del personale e l’85% di queste per mancanza di candidati. Uil Liguria e Uiltucs Liguria ritengono che ci sia bisogno di un nuovo modello contrattuale che spinga più velocemente le imprese verso la firma dei contratti nazionali nei giusti tempi e con stipendi dignitosi”, mirando alla destagionalizzazione. “L’87,6% delle strutture ricettive sul territorio è extra – alberghiero contro il 12,4% di alberghiero. Questi dati evidenziano come il turismo alla Spezia sia fortemente dipendente dalle strutture ricettive extralberghiere che polverizzano l’occupazione”, con riflessi sui costi per gli affitti: 738 euro per 100 m2 rispetto a una media di 538 euro alla Spezia.
Rimanda le accuse al mittente l’assessore competente Maria Grazia Frijia. “Nelle analisi riportate non ho riscontrato alcuna volontà di collaborazione e confronto ma solo faziosità evidentemente legate al momento politico; non è così che si costruisce un confronto teso alla crescita di un settore così importante per la nostra città. Nel nostro territorio abbiamo avviato un percorso virtuoso in grado di cambiare il paradigma che ha designato il turismo nella nostra città come attività secondaria. In questo processo il sindacato dovrebbe giocare un ruolo complementare, collaborativo e propositivo ma nelle conclusioni lette non ho riscontrato nessuno di questi presupposti se non toni faziosi e irrispettosi dell’intero sistema turistico spezzino”.
C.T.
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