AC Shelby Cobra, Porsche 911 Carrera 3.0 RSR, Bmw 328 Roadster e Porsche 911 RS sui podi più alti della Modena Cento Ore, che si è conclusa a Modena. L’evento di quattro giorni, caratterizzato da prove speciali su strade chiuse e gare in pista, è stato un grande successo di pubblico, attirando partecipanti da tutto il mondo. L’edizione 2024 del Modena Cento Ore è partita da Rimini e, dopo gare in circuito e prove speciali su strade chiuse, si è conclusa a Modena, illuminata dal sole, con le auto che hanno tagliato il traguardo davanti al Palazzo Ducale, seguite dalla cerimonia di premiazione e dalla festa finale.
Durante i quattro giorni, le auto in gara hanno affrontato le strade impegnative dell’Appennino tra Emilia-Romagna e Toscana, scoprendo gemme italiane come San Marino, Arezzo, Forlì e Firenze. Le gare a Misano, sia in diurna che in notturna, e al Mugello, hanno offerto uno spettacolo emozionante per il pubblico, che ha accolto le auto e i loro equipaggi lungo le strade, nelle piazze e nei circuiti. La gara è aperta a tutte le auto dagli anni ’30 fino agli anni ’80, che possono partecipare nella sezione “Competizione” o “Regolarità”. La sfida è stata accesa in tutte le categorie per tutti e quattro i giorni. Nella categoria Competizione, la classifica “pre-1965” (riservata alle auto appartenenti ai periodi FIA D, E e F) è stata vinta dall’AC Shelby Cobra del 1964 dell’equipaggio svizzero-tedesco Michael e Peter Hinderer, seguiti dalla Ferrari 250 Berlinetta SWB Competizione del 1960 guidata dagli inglesi Roderick ed Elizabeth Jack, e dalla Lotus Elan 26R del 1965 di Martin Eyears e Amanda Stretton, anch’essi britannici.
La Porsche 911 Carrera 3.0 RSR del 1975 dell’equipaggio italiano Domenico Guagliardo e Giovanni Campeis ha conquistato la vittoria nella classifica G/H/I (per auto costruite dal 1966 in poi). Il secondo posto è andato all’austriaco Kris Rosenberger e alla bavarese Nicola Bleicher nella loro Porsche 911 SC del 1981, mentre il francese Mr. John of B e Sibel si sono classificati terzi con la loro Ferrari 512M del 1971, una vettura Sport Prototipo visibile sulle strade italiane solo al Modena Cento Ore. Per la categoria speciale Indice di Performance, nella quale i tempi vengono risistemati utilizzando un coefficiente legato all’età e alle prestazioni di ciascuna auto, la vettura più antica della competizione ha lasciato il segno: la Bmw 328 Roadster del 1938 guidata dai tedeschi Albert Otten e Uwe Drange. A seguire, i britannici Roderick ed Elizabeth Jack nella loro splendida Ferrari 250 Berlinetta SWB Competizione del 1960, mentre Martin e Susanne Halusa hanno ottenuto il terzo posto con la loro Ferrari 212 Export del 1952.
Anche la sezione Regolarità è stata combattuta: Karsten e Patricia Wohlenberg, dalla Germania, hanno conquistato il primo posto con la loro Porsche 911 RS del 1972, seguiti dallo svizzero Peter Kappeler e dalla francese Marie Tourneur in una Alfa Romeo Giulietta Sprint del 1958. Il terzo posto è andato ai cechi Jakub e Petr Kejdus con la loro splendida Jaguar MK II del 1967.
Anche quest’anno l’evento ha visto una presenza internazionale, Regno Unito in testa con oltre 60 partecipanti, seguito da Svizzera, Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi, Belgio, Austria, Danimarca, Irlanda, Libano, Portogallo, Lussemburgo, Repubblica Ceca e persino luoghi lontani come Stati Uniti, Canada, Hong Kong, Messico, Brasile e Zambia, per un totale di 20 paesi rappresentati in griglia.
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