Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
il futuro è roseo, indipendentemente dall’esito delle elezioni Usa « LMF Lamiafinanza #finsubito prestito immediato


L’energia pulita è destinata a restare uno dei settori più promettenti del prossimo decennio,
nonostante l’incertezza politica legata alle imminenti elezioni presidenziali statunitensi. Non è un caso che,
persino di fronte a una possibile vittoria repubblicana, gli analisti concordino sul fatto che l’Inflation
Reduction Act (IRA) lanciato dall’amministrazione Biden e che ha accelerato la transizione green in Usa, non
sarà eliminato, pur potendo essere soggetto a tagli parziali.
Molti crediti fiscali, come quelli per la produzione di energia nucleare, eolica onshore e solare, godono di un
forte sostegno bipartisan. Insomma, i numeri lo confermano: anche sotto un’amministrazione repubblicana,
l’energia pulita resterà una priorità. Il supporto bipartisan è evidente non solo nelle politiche, ma anche nei
fatti: circa l’80% degli investimenti in clean-tech dell’amministrazione Biden, indirizzati alla produzione locale,
sono andati in distretti governati da repubblicani e sono essenziali per la creazione di posti di lavoro in questi
Stati. Certo, una vittoria di Trump potrebbe portare a un ridimensionamento degli incentivi per i veicoli
elettrici e l’idrogeno verde, ma i pilastri del settore—come il nucleare e la produzione di energia solare—
rimarranno stabili proprio perché godono di un supporto che supera le divisioni politiche, come evidenziano
alcuni analisti Usa quali Morgan Stanley.
Si prevede, inoltre, che la domanda energetica globale dei data center crescerà del 165% entro il 2030,
registrando un aumento di 680 TWh sempre entro quella data. Questo incremento è dovuto in gran parte alla
crescita dell’AI, che – già nel 2028 – rappresenterà circa il 21% della domanda energetica dei data center. Negli
Stati Uniti, inoltre, si stima che la quota della domanda energetica complessiva dei data center aumenterà dal
3% nel 2023 al 8% nel 2030, secondo le proiezioni – tra gli altri – anche di Goldman Sachs. Da dove si
recupererà questa elettricità aggiuntiva? I principali operatori di cloud e hyperscaler sono impegnati nella
riduzione delle emissioni attraverso l’uso di energie rinnovabili come solare, eolico e nuove tecnologie come
il nucleare avanzato. La stabilità della rete sarà un aspetto critico, considerando l’intermittenza delle energie
rinnovabili come il solare e l’eolico. Pertanto, è altamente probabile un aumento significativo degli
investimenti in infrastrutture per le utility, per affrontare la crescita del carico energetico, migliorare la
resilienza della rete e aumentare la capacità delle energie rinnovabili.

I tre scenari post-elettorali
Tuttavia, l’esito elettorale non sarà indifferente, almeno nel breve periodo. Proviamo a immaginare tre
scenari.
Scenario 1: I Democratici vincono la Casa Bianca e l’IRA rimane intatto
Nel primo scenario, in cui vengono confermati i Dem al governo, l’IRA resta invariato, mantenendo il suo
impatto positivo sulle industrie legate all’energia pulita. In questo contesto, nei prossimi anni – secondo
McKinsey – l’IRA catalizzerebbe circa 400 miliardi di dollari in fondi federali per il settore dell’energia pulita
con l’obiettivo principale di contribuire in maniera significativa alla riduzione delle emissioni nazionali di CO2
entro il 2030.
Si stima, inoltre, che la legge possa anche sbloccare 1.200 miliardi di dollari di incentivi dal governo
statunitense entro il 2032. L’IRA include crediti d’imposta per l’energia pulita, componenti di veicoli elettrici
(EV) e incentivi per la produzione, sostenendo un’ondata di progetti di transizione costante per i prossimi
anni. Questo scenario è ovviamente il più favorevole per i settori delle energie rinnovabili, delle tecnologie
pulite e dei veicoli elettrici.
Scenario 2: I Repubblicani vincono la Casa Bianca e controllano il Congresso, portando all’abrogazione
completa dell’IRA
Cosa succede invece se i Repubblicani vincono sia la Presidenza che il controllo del Congresso? Secondo
diversi analisti (e anche, di recente, il premio Nobel Joseph E. Stiglitz) non si esclude l’abrogazione di parti
rilevanti dell’IRA. Questo avrebbe un impatto significativo sui 265 miliardi di dollari in crediti d’imposta, che
sono compresi nei 400 miliardi totali previsti dall’IRA.
Circa il 50% di questi benefici è legato ai crediti d’imposta per i veicoli elettrici, il 20% alla produzione e il 10%
all’energia pulita. Questo scenario potrebbe creare incertezza sul mercato, riducendo gli investimenti privati,
che hanno superato i crediti d’imposta di oltre il 500%. Gli investimenti in molti progetti del settore
potrebbero calare drasticamente, con le aziende riluttanti a investire in un ambiente normativo instabile. In
un contesto simile, continuerebbero a svilupparsi solamente tecnologie che sono economicamente viabili
anche senza incentivi, come per esempio il solare, l’eolico onshore, l’ammodernamento della rete ed alcune
iniziative di elettrificazione ed efficienza energetica. Le tecnologie attualmente meno competitive dal punto
di vista economico, come per esempio l’idrogeno verde, subirebbero un brusco rallentamento.
Nonostante questo, siamo convinti che gli incentivi alla produzione locale rimangano un pilastro nella
creazione di nuovi posti di lavoro anche in questo scenario.
Scenario 3: I Repubblicani vincono la Casa Bianca e modificano solo alcune parti dell’IRA
Nell’ultimo scenario, in cui Trump diventa Presidente ma non riesce a controllare il Congresso, alcuni aspetti
dell’IRA potrebbero essere abrogati o modificati. In particolare, i crediti d’imposta per i veicoli elettrici e i
sussidi per l’energia eolica offshore potrebbero essere a rischio. Donald Trump ha espresso pubblicamente
dubbi su queste aree, ma non ha fatto dichiarazioni esplicite sulla loro eliminazione totale. Ad esempio, i
crediti per i veicoli elettrici, che attualmente possono arrivare fino a 7.500 dollari per veicolo, potrebbero
essere ridotti o vincolati da nuovi requisiti. Tuttavia, i crediti legati alla produzione locale potrebbero essere
meno a rischio poiché hanno generato investimenti significativi e creato posti di lavoro, specialmente in stati
a maggioranza repubblicana, come la Georgia. In questo scenario, gli incentivi fiscali legati alla produzione di
componenti pulite potrebbero rimanere intatti grazie al loro impatto positivo sull’occupazione e sull’industria.

Ma la clean energy resta una terra promessa
Alla luce del fatto che l’esito delle elezioni avrà comunque degli impatti, se la domanda è: “La clean energy è
ancora un asset su cui investire, indipendentemente dall’esito elettorale?” la risposta è sì, senza esitazioni.
Aziende innovative, data center, intelligenza artificiale e persino l’industria del petrolio e del gas stanno
accelerando la loro transizione verso fonti energetiche più sostenibili. Questi settori sono altamente
energivori e devono puntare sulle rinnovabili non solo per ridurre i costi, ma anche per rispettare le crescenti
aspettative dei consumatori e delle istituzioni. Tutti questi trend secolari continueranno a spingere la
domanda di elettricità, che potrebbe aumentare del 200% nei prossimi 10 anni, una crescita che richiederà
un’espansione delle capacità produttive, principalmente tramite fonti rinnovabili. Dunque, la domanda di
energia rinnovabile è destinata a crescere anche con eventuali riduzioni dei sussidi, poiché ci sono poche
alternative praticabili per aumentare la capacità produttiva su larga scala.
Investire in un settore molto promettente e a sconto
Al di là delle probabili turbolenze di breve periodo, il momento resta propizio per investire nei titoli green,
anche sulla scorta della performance negativa degli ultimi anni, grazie alla quale le azioni oggi sono a sconto.
Basta osservare l’andamento degli indici settoriali principali, come il WilderHill Clean Energy Index che si
concentra su aziende statunitensi e che, dal picco di inizio 2021 fino a fine settembre 2024, ha registrato una
perdita dell’85%, mentre l’indice S&P Global Clean Energy – che copre un ampio spettro di società globali –
ha riportato una perdita del 56%. Il calo è stato influenzato dall’andamento economico globale e dalle
dinamiche geopolitiche incandescenti, nonché dall’incertezza sulla direzione dei tassi di interesse che ha
dominato i mercati almeno fino all’ultimo massiccio taglio di 50 punti base che ha esercitato la Fed proprio a
settembre.
Questi numeri riflettono le difficoltà a breve termine per le aziende del settore clean energy ma, come
mostrano le analisi a lungo termine, la crescita della domanda di energia sostenibile continua a rappresentare
un’opportunità strategica per gli investitori.
E le elezioni Usa non cambieranno in modo sostanziale le prospettive a lungo termine: la transizione
energetica è una necessità e i fondamentali di mercato rimangono forti. E Trump non può fermare l’onda
verde.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui