Prosegue a spron battuto il progrmma fieristico organizzato ds Ieg, Italian exhibition group e presentato ufficialmente a inizio ottobre. Questa volta, come preannunciato (leggi EFA News) è il turno dell’11° edizione di Ibe-Intermobility and bus expo in programma alla fiera di Rimini dal 19 al 21 novembre. La manifestazione vede protagonista un modello innovativo per creare opportunità di impiego nel trasporto collettivo e nella mobilità condivisa: gode del patrocinio del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, di Cassa depositi e prestiti, dell’Associazione nazionale comuni italiani e della Commissione Europea.
L’evento biennale di Ieg, che due anni fa richiamò in fiera 120 brand espositori, costituirà un punto di incontro tra domanda e offerta di lavoro per il settore con Green Jobs & Skills, progetto che articolerà in una piattaforma dedicata al “jobdating” e una giornata di approfondimenti dedicati. Quest’anno l’attenzione sarà catalizzata su obiettivi e sfide per la mobilità futura delle persone grazie a Iintermobility Future Ways, il primo Forum nazionale della mobilità condivisa realizzato in collaborazione con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e il supporto tecnico dell’Osservatorio Nazionale della sharing mobility e di Euromobility che con oltre 110 relatori animerà conferenze plenarie, dibattiti e workshop incentrati sulle sfide e sulle opportunità legate alla mobilità.
Green Jobs & Skills
Il progetto Green Jobs & Skills, in calendario per giovedì 21 novembre, si inserisce in un più ampio programma promosso da Ibe-Intermobility and bus expo di attività legate all’innovazione che si terranno presso l’Innovation District. Sarà preziosa occasione di formazione e orientamento professionale per neolaureati, maturandi, giovani professionisti e lavoratori interessati a orientarsi verso il mondo della sostenibilità, ma anche un’opportunità per le imprese per incontrare potenziali candidati e intercettare i talenti più promettenti attraverso l’app ufficiale della manifestazione.
Secondo i dati di Unioncamere, infatti, nei prossimi cinque anni saranno necessari 3,9 milioni di nuovi lavoratori dotati di competenze legate alla sostenibilità, con il 65% di queste richieste a livello intermedio e il 41% a livello elevato. Un settore particolarmente coinvolto è quello del trasporto pubblico passeggeri, dove sono richiesti immediatamente 16.000 nuovi autisti per autobus, tram e metropolitane, sia nel trasporto pubblico che in quello privato. Il progetto intende promuovere l’importanza del trasporto pubblico come soluzione per ridurre significativamente le emissioni di CO2: viaggiare in auto privata, infatti, può generare fino all’80% in più di emissioni per chilometro rispetto ai mezzi pubblici.
Intermobility future ways
Diversi gli argomenti trattati da Intermobility future ways e simboleggiati dal “Ventaglio della Mobilità Condivisa” che orienterà i lavori, rappresentando l’integrazione tra tutti i servizi di mobilità (dal treno, al bus, alla metro, al bike sharing, al car sharing, al taxi) in un’offerta unica, convergente, accessibile e sostenibile per tutti i cittadini. Grazie alle app, muoversi con servizi di mobilità condivisa è tecnologicamente alla portata di tutti, ma è oggi essenziale capire se a queste opportunità corrisponda un livello di servizio adeguato ai nuovi bisogni di mobilità emergenti e se siano equiparabili all’offerta negli altri Paesi europei. La mobilità condivisa rappresenta, inoltre, un potenziale chiave anche in tema di decarbonizzazione attraverso la riduzione del tasso di motorizzazione, uno dei più alti in Europa.
Tutti questi temi, e molti altri, verranno affrontati in un forum, ideato per la prima volta in Italia, che vedrà la partecipazione di istituzioni tra cui il MIT, il MASE e la Commissione Europea, nonché di imprese leader nei servizi di mobilità e di consulenza, come RFI, Trenitalia, Deloitte, Lime, Nordcom, Tper-Corrente e molte altre. Durante il forum, centri di ricerca e università presenteranno le ultime analisi sui trend della mobilità, condividendo le iniziative delle città europee più avanzate, come Barcellona, Parigi e Helsinki, insieme alle” best practice” italiane di Milano, Roma, Torino, Bologna, Cagliari e altre città.
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