La nuova manovra fiscale imporrà particolari obblighi nei confronti di specifiche categorie di lavoratori.
La presentazione del nuovo testo della Manovra finanziaria 2024 ha suscitato attenzione per le misure fiscali proposte dal governo, molte delle quali destinate a trasformare la gestione economica di aziende e professionisti in Italia.
Il documento, sottoposto al Parlamento dopo la firma del Presidente della Repubblica, contiene elementi rilevanti che non erano stati anticipati. La volontà dell’esecutivo sembra puntare su una maggiore trasparenza nelle transazioni, limitando le aree in cui possono verificarsi irregolarità o sottodichiarazioni.
Questa manovra presenta cambiamenti inattesi che potrebbero influire notevolmente sulle modalità di pagamento accettate nelle attività quotidiane. L’intento primario della proposta è di incrementare le entrate fiscali attraverso meccanismi che contrastino l’evasione. Molti esperti ritengono che questo approccio possa incidere su diverse categorie economiche.
Il dibattito pubblico ha evidenziato varie opinioni su queste misure e sulla loro reale efficacia. Da un lato, l’obbligo di adottare sistemi di pagamento tracciabili potrebbe rappresentare un disincentivo per l’uso del contante. Dall’altro, la tracciabilità nei pagamenti mira a ridurre le possibilità di dichiarazioni fiscali inferiori alla realtà, rafforzando così la capacità dello Stato di monitorare gli introiti in settori specifici.
Il nuovo quadro fiscale
Dal prossimo anno, sarà possibile dedurre le spese aziendali solo in presenza di pagamenti effettuati con mezzi tracciabili. In altre parole, chi intende portare in deduzione spese come quelle di rappresentanza dovrà necessariamente usare carte di credito o bancomat, così da rinunciare al contante. La logica alla base di questa norma è quella di creare un rapporto di interdipendenza tra chi paga e chi riceve, riducendo le possibilità di evadere il fisco.
Per chi non rispetta queste condizioni, non sarà possibile applicare deduzioni fiscali sulle spese effettuate. La misura interessa tutte le categorie che operano con Partita IVA, inclusi professionisti e liberi professionisti, e il governo prevede che questa misura consenta di recuperare fino a 432 milioni di euro all’anno. La stretta sui pagamenti in contante punta anche a ridurre le cosiddette sottodichiarazioni di chi eroga servizi e prodotti al pubblico.
Obblighi e impatti sui professionisti
Questa stretta è destinata a cambiare le abitudini dei professionisti e delle aziende, che dovranno adattarsi ai nuovi vincoli per non perdere la possibilità di dedurre le spese. Tra le categorie coinvolte rientrano tassisti, ristoratori e albergatori, per i quali il pagamento tracciabile diventerà una necessità.
Con questa misura, il governo mira a limitare le dichiarazioni di redditi inferiori rispetto a quanto effettivamente incassato, imponendo una maggiore responsabilità fiscale per entrambe le parti. Se il provvedimento verrà approvato in Parlamento, diventerà obbligatorio rendere trasparente ogni transazione deducibile, rendendo difficile occultare parte delle entrate.
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