Vuoi un bonus sul tuo stipendio? Allora non devi far altro che presentarti con un amico. La singolare iniziativa.
I bonus in busta paga sono diventati un’opzione sempre più utilizzata dalle aziende. Queste, attraverso questi incentivi economici, riescono ad attrarre e trattenere dipendenti, specialmente in un mercato dove le competenze specifiche scarseggiano. Questi incentivi aggiuntivi, variabili per tipo e importo, non sono più esclusiva delle grandi multinazionali, ma stanno trovando spazio anche nelle aziende di media dimensione, soprattutto nei settori più competitivi.
Tra i più diffusi ci sono i bonus legati ai risultati. In pratica, le aziende riconoscono un premio ai dipendenti che raggiungono specifici obiettivi, personali o aziendali. Gli importi possono essere molto variabili: dai 500 ai 1.000 euro per le posizioni di base fino a cifre ben più alte per i ruoli dirigenziali. Questi incentivi hanno l’obiettivo di motivare il personale e far sentire ogni dipendente parte del successo aziendale.
Altri bonus mirano a incentivare la ricerca di nuovi talenti. In questo caso, si parla dei cosiddetti “referral bonus“, riconosciuti a quei dipendenti che segnalano candidati poi effettivamente assunti. L’importo di questo tipo di incentivo varia a seconda della difficoltà di reperire certi profili: si parte da circa 500 euro, ma in alcuni casi può arrivare fino a 2.000 euro.
È un modo pratico per coinvolgere il personale nel processo di crescita aziendale, oltre a ridurre i tempi e i costi della selezione.
I bonus di segnalazione per trovare nuovi talenti
I bonus di segnalazione stanno diventando uno strumento sempre più popolare, soprattutto nei settori in cui le risorse qualificate sono difficili da reperire. L’idea di base è la seguente: i dipendenti ottengono un premio se raccomandano una persona che, una volta selezionata, viene effettivamente assunta dall’azienda. Questo incentivo supporta il processo di reclutamento e rafforza anche il senso di appartenenza.
I settori più propensi a utilizzare questo tipo di bonus sono quelli tecnologici, ingegneristici e della consulenza. Per le posizioni più difficili da coprire, un “referral bonus” può arrivare a toccare cifre significative, incentivando ulteriormente i dipendenti a segnalare candidati con le competenze giuste. Collaborazione e fiducia reciproca diventano quindi valori chiave anche nel processo di selezione.
Bonus di ingresso: attrarre nuovi assunti con incentivi immediati
Sempre più aziende utilizzano i bonus di ingresso per attirare nuovi assunti, soprattutto nei settori dove la domanda di personale supera l’offerta. Questo tipo di incentivo viene offerto direttamente al nuovo dipendente, che riceve un importo extra al momento dell’assunzione o dopo un breve periodo in azienda. Questi bonus possono oscillare tra i 1.000 e i 3.000 euro.
Il bonus di ingresso è pensato per rendere un’offerta lavorativa più allettante rispetto a quelle della concorrenza, offrendo un immediato riconoscimento economico a chi sceglie di unirsi all’azienda.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui