FRENO ALLA CRESCITA: + 0,5% DEL PIL IN REGIONE
Nel primo semestre del 2024 l’attività economica nelle Province autonome di Trento e di Bolzano è aumentata in misura contenuta, in linea con l’andamento registrato nel Paese. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente la crescita in termini reali sarebbe stata in termini reali di poco inferiore allo 0,5% sia in Trentino sia in Alto Adige. Sono i dati della Banca d’Italia presentati questa mattina.
Pur in presenza di un recupero del potere di acquisto delle famiglie, sulla dinamica hanno inciso l’incertezza del quadro economico internazionale, la debolezza della domanda interna ed estera e il perdurare di condizioni di finanziamento restrittive.
IN CALO I PRESTITI ALLE FAMIGLIE
I prestiti bancari al settore privato non finanziario sono fortemente diminuiti in entrambe le province. Alla fine del primo semestre, il calo riguardava sia gli intermediari locali sia, specialmente in Trentino, quelli extra-regionali.
I depositi a vista di famiglie e imprese sono aumentati, trainati dall’espansione di quelli a risparmio. È proseguita la crescita del valore complessivo dei titoli a custodia delle famiglie, perlopiù nella componente dei titoli di Stato”.
“Il reddito disponibile reale delle famiglie è cresciuto, ma i consumi hanno complessivamente ristagnato”, si legge nel report.
Dall’altra parte la flessione dei prestiti da banche e società finanziarie si è pressoché arrestata in Trentino e attenuata in Alto Adige. Il costo dei nuovi mutui per l’acquisto di abitazioni si è ridotto, anche per effetto dell’accresciuto ricorso ai finanziamenti a tasso fisso, meno onerosi rispetto a quelli a tasso variabile”.
EXPORT: CRESCE L’ALTO ADIGE, MA IL TRENTINO DIMINUISCE
I dati delle Camere di commercio di entrambe le province indicano per il primo semestre dell’anno un calo dei fatturati nominali delle imprese manifatturiere, sia delle grandi aziende che delle piccole e medie imprese.
La dinamica ha continuato a risentire della fiacchezza della domanda estera, in particolar modo di quella tedesca.
Rispetto al primo semestre del 2023 le esportazioni si sono ridotte in provincia di Trento e sono cresciute in quella di Bolzano, riflettendo quasi esclusivamente il marcato incremento rilevato nel comparto degli apparecchi elettrici”.
“In concomitanza con la riduzione dei benefici fiscali legati al Superbonus l’attività del settore delle costruzioni ha mostrato alcuni segnali di debolezza, pur mitigata dalle misure di stimolo previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza – si legge nel report -. Secondo i dati dell’indagine Sondtel della Banca d’Italia, i fatturati delle imprese dei servizi hanno continuato a crescere nei primi tre trimestri dell’anno.
Nel primo semestre, il commercio al dettaglio e i servizi di alloggio e ristorazione hanno beneficiato dell’ulteriore incremento dei flussi turistici. La redditività, soddisfacente per larga parte delle aziende, ha sostenuto la capacità di accumulo di liquidità. I prestiti bancari al settore produttivo hanno continuato a ridursi, in ragione della bassa domanda legata anche agli elevati costi di indebitamento“.
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