L’arte dei manifesti è un pezzo di storia del cinema che infiamma le vendite all’incanto. I poster dei film più costosi superano cifre a sei zeri nelle aste, con appassionati, collezionisti e investitori alla costante ricerca di affiche soprattutto del cinema delle origini, dell’Espressionismo tedesco e della Hollywood che fu. D’altronde alcune locandine sono diventate col tempo autentiche opere d’arte pop entrate nell’immaginario collettivo, in particolare i lavori di graphic designer e illustratori come Bill Gold e Pierre Pigeot.
I 10 poster dei film più costosi venduti in asta
“Da bambino pensavo che gli autori dei manifesti del cinema fossero i più grandi artisti mai esistiti in ogni tempo: altro che Michelangelo e Van Gogh. C’era una tale potenza e contemporaneamente un tale realismo in quelle immagini che ne ero totalmente soggiogato, mi affascinavano molto di più degli stessi film”, ha raccontato Milo Manara. A differenza dei cimeli di film e serie tv, la poster art è un settore ancora tutto da scoprire: ecco quelli che al momento sono i 10 poster più costosi battuti all’asta.
La moglie di Frankenstein e The Black Cat
Il capolavoro di James Whale del 1935 con Boris Karloff ed Elsa Lanchester e l’horror Universal del 1934 di Edgar G. Ulmer con Karloff e Bela Lugosi, adattamento del classico Il gatto nero di Edgar Allan Poe, condividono un prezzo di vendita di 334.600 dollari. I due poster, nelle versioni originali dell’epoca, passano da Heritage Auctions rispettivamente nel novembre del 2007 e nel novembre del 2009.
Metropolis (il poster originale tedesco)
Esistono pochissimi esemplare del poster tedesco del capolavoro di Fritz Lang realizzato dall’illustratore Heinz Schulz-Neudamm. Una copia è conservata al MoMA, un’altra all’Österreichische Nationalbibliothek, la Biblioteca nazionale austriaca. Una terza si dice sia nella collezione privata di Leonardo DiCaprio. Una quarta finisce all’asta da Sotheby’s a New York nel novembre del 2000 e fa alzare le palette fino a 357.750 dollari.
Frankenstein
I poster dell’horror di James Whale che rese la creatura di Mary Shelley una vera e propria icona del Novecento sono difficilmente reperibili sul mercato. Questo manifesto originale del 1931, l’unica copia conosciuta di uno dei due fogli da tre creati per l’uscita in sala, viene scoperto nei primi anni Settanta e debutta all’asta da Heritage Auctions nel marzo del 2015, facendo fermare il martello a 358.500 dollari.
Casablanca (il poster internazionale)
Il classico di Michael Curtiz con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman, uno dei film più amati della storia del cinema, è impreziosito da una serie di poster realizzati per le varie edizioni. In questo internazionale, i ritratti dei protagonisti hanno una profondità di dettagli che non si vede in nessun altro dei manifesti americani. Alla sua seconda apparizione da Heritage Auctions nel novembre del 2020, raggiunge il prezzo di 384.000 dollari.
King Kong
Uno dei primi gioielli del cinema fantastico sonoro, affidato dalla RKO ai registi Merian C. Cooper ed Ernest B. Schoedsack. Le animazioni in stop-motion e gli effetti speciali pionieristici di Willis O’Brien, sconvolgenti per l’epoca, influenzano la poster art di lancio. La prima volta che la locandina è venduta da Heritage Auctions, nel novembre del 2012, i rilanci fanno schizzare il valore finale a 388.375 dollari.
La mummia
Il poster del classico horror di Karl Freund del 1932 è firmato dall’illustratore ungherese Karoly Grosz, direttore artistico delle campagne pubblicitarie della Universal durante l’età d’oro di Hollywood. Uno dei pochi esemplari rimasti in circolazione (una copia è in possesso di Kirk Hammett, il chitarrista dei Metallica) è all’asta da Sotheby’s a New York nel luglio del 1997 dalla collezione di Todd Feiertag: prezzo di vendita 453.500 dollari. Rimesso all’asta nell’ottobre del 2018 sempre da Sotheby’s con una valutazione di base tra 1 e 1,5 milioni, rimane invenduto.
Il fantasma del castello
Il mystery horror di Tod Browning (il regista di Dracula e Freaks) con Lon Chaney è uno dei capolavori perduti del cinema muto: l’ultima copia conosciuta del film (in originale London After Midnight) andò distrutta durante un incendio in un deposito della MGM nel 1965. Ha rischiato un destino simile anche la locandina che ne accompagnava l’uscita nel 1927: l’unica copia esistente del manifesto finisce all’asta da Heritage nel novembre del 2014 e viene acquistata da un collezionista per 478.000 dollari.
Casablanca (il poster italiano)
Luigi Martinati è uno dei più importanti cartellonisti dei classici Warner e MGM con Bogart, Errol Flynn, James Cagney ed Edward G. Robinson. La sua tecnica di realizzazione a tempera su cartone si contraddistingue per la vivacità dei colori e la centralità dei soggetti, come dimostra il poster italiano di Casablanca (uno dei suoi migliori insieme a quelli di Acque del sud e Il grande sonno) venduto da Heritage Auctions nel luglio del 2017 per 478.000 dollari.
Dracula
Nel 1931 Browning adatta il famoso romanzo di Stoker e rilancia il mito del vampiro affidandosi al leggendario Bela Lugosi, già interprete del conte in teatro. L’inquietante e bellissimo poster originale, migliorato con un piccolo restauro professionale ai colori per salvarlo dall’usura del tempo, approda da Heritage Auctions nel novembre del 2017. Il risultato è sorprendente: 525.800 dollari.
Metropolis (il poster internazionale)
È particolarmente avventurosa la storia del poster più costoso di sempre. Nel novembre del 2005 la locandina originale dell’edizione internazionale, firmata sempre Heinz Schulz-Neudamm, è venduta alla Reel Poster Gallery di London dal collezionista britannico Andrew Cohen all’americano Kenneth Schachter per la cifra da capogiro di 690.000 dollari. La bancarotta di Schachter lo costringe però alla vendita dei suoi beni. È il dicembre del 2012 e all’asta giudiziaria di Los Angeles il collezionista Ralph DeLuca si aggiudica il poster (dopo una sfilza di rilanci continui) per 1,2 milioni di dollari. Nel pacchetto acquistato ci sono anche i poster di King Kong, L’uomo invisibile e Arsenico e vecchi merletti, il disegno originale di Elvis Presley utilizzato per il manifesto di Jailhouse Rock e diversi altri cimeli.
Fuori dalla Top 10 merita una segnalazione il manifesto del classico L’uomo invisibile: il poster del cult della fantascienza del 1933 diretto da James Whale, tratto dal romanzo di H.G. Wells, è venduto da Heritage nel febbraio del 2017 per 274.800 dollari. Anche l’Italia si difende bene in questo segmento, seppure a cifre lontane da quelle statunitensi: il top lot di Bolaffi è la prima edizione italiana della locandina di Frankenstein realizzata da Raffaele Francisi, battuta nel febbraio del 2020 per 87.000 euro.
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