Chiede il reddito di emergenza, ma nasconde a Inps e fisco che la moglie ha venduto una casa in Marocco e incassato 30mila euro. Un espediente che ha portato un 55enne, difeso dall’avvocato Teresa Giurgola, davanti al giudice del Tribunale penale di Perugia con l’accusa di truffa.
La Procura di Perugia contesta all’imputato di avere “mediante l’artificio di omettere di indicare nella dichiarazione sostitutiva univa compilata per l’erogazione del reddito di emergenza” nel 2021 “il possesso da parte del coniuge di una somma di 30mila euro a seguito di vendita di bene immobile in Marocco”. Così facendo avrebbe indotto in errore i funzionari Inps in modo da “ottenere la corresponsione complessiva della somma di 2.400 euro, costituitivi profitto ingiusto” e in danno dell’ente previdenziale.
Contestata anche la falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico per “avere falsamente attestato nella dichiarazione sostitutiva unica compilata per il reddito di emergenza” che la moglie non “aveva posseduto alcun reddito familiare, omettendo, pertanto di dichiarare mediante barra sulla casella sottostante il possesso da parte del coniuge” dei 30mila euro derivanti dalla vendita dell’immobile in patria, vendita avvenuta due anni prima, nel 2019.
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