L’impianto di cremazione delle salme, da realizzare all’interno del cimitero di Tavernelle, aspetta di superare il voto del consiglio comunale per muovere i passi concreti. Una volta superati di slancio, tra luglio e ottobre scorsi, i pareri delle Conferenze di Servizi, esterna e interna a Palazzo del Popolo, entro il 2024 l’opera, con una gestione divisa in due lotti, dovrebbe già essere appaltata, da febbraio via ai lavori dopo la progettazione esecutiva ed entro il 2025 l’impianto potrebbe essere pronto: “Contiamo di attivarlo entro i primissimi mesi del 2026, iniziando con una linea, sebbene ci sia la predisposizione di raddoppiare – hanno ricordato ieri durante la seduta consiliare propedeutica al voto in aula di lunedì prossimo l’assessore ai lavori pubblici Stefano Tombolini, il dirigente del servizio Stefano Capannelli e il Rup Marco Cecchi – Si tratta di un investimento di 2,5 milioni di euro che copriremo accendendo un mutuo e su cui contiamo di rientrare con le spese nel giro di 5, massimo 6 anni, per poi iniziare a fare utili, dapprima circa 2-300mila euro arrivando fino a oltre 2 milioni di euro a regime nel corso dei decenni. Con i ricavi riusciremo a mettere delle risorse per la la gestione dei cimiteri, da quello di Tavernelle ai frazionali, da sempre molto problematica senza incidere sul bilancio comunale. La questione economica è importante, ma non la principale. Con l’impianto crematorio noi diamo una risposta alla cittadinanza in termini umani, senza costringere chi vuole cremare i propri cari ad andare nei centri presenti nelle Marche (San Benedetto, Ascoli e Fano, ndr) o addirittura fuori regione”.
Sulla necessità dell’opera sono i numeri a parlare. Le cremazioni sono in costante aumento. Nel 2023 ad Ancona il 44% dei defunti è stato cremato (nel 2020 era il 9%), 778 salme su un totale di 1769 decessi e il trend è confermato nel 2024, col 43% delle cremazioni ad Ancona (dato all’8 novembre). Una volta a regime l’impianto, le cremazioni costeranno 360 euro (la tariffa massima in Italia è di 600 euro) per i residenti di Ancona, 449 per chi viene dal resto del territorio provinciale, regionale e nazionale, 288 euro per i resti mortali. In partenza, come detto, sarà attiva una sola linea che consentirà di realizzare 1400 cremazioni all’anno, ma implementando tecniche e personale, lavorando 12 ore al giorno su due turni, con 10-12 cremazioni al giorno, dal lunedì al sabato si raggiunge quota 3mila, attivando appunto il secondo impianto.
La struttura, molto snella, sarà realizzata davanti all’attuale Casa del Commiato e lì sorgerà anche il Giardino della Memoria dove, chi vorrà, potrà lasciare le ceneri: “Non ci saranno problemi per l’ambiente – hanno detto i responsabili del progetto – il percorso sarà seguito con la massima cura, non si bruceranno metalli e le emissioni saranno mitigate”. L’opposizione di centrosinistra ha votato a favore dell’opera, a parte Francesco Rubini: “Sarà importante – ha detto – non chiamarlo mai più ‘forno crematorio’ per non ricordare un drammatico passato”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui