«Voi rappresentate il mondo della manifattura italiana, fatto in gran parte da piccole e medie imprese. Siete, di fatto, la storia della nostra industria, il motore che permette alla nostra Nazione di essere la seconda potenza manifatturiera d’Europa. Incarnate un binomio vincente: famiglia e fabbrica, una peculiarità tutta italiana che vuol dire eccellenza, tradizione, innovazione, ricchezza per i nostri territori. Siete un valore aggiunto per tutta la Nazione, un patrimonio che va preservato e valorizzato, in un tempo di grandi trasformazioni, di cambiamenti che sono epocali». Queste le parole della presidente Meloni intervenuta in un video messaggio all’assemblea Confimi 2024.
La premier ha tenuto a sottolineare che il Governo è al fianco delle piccole e medie imprese. «Lo abbiamo dimostrato in questi due anni, e ci impegniamo ovviamente a farlo per i prossimi, a partire dalla nuova legge di bilancio. Una manovra ispirata al buon senso, ispirata al pragmatismo, che concentra le risorse a disposizione per sostenere le imprese che assumono e creano posti di lavoro, e per rafforzare il potere di acquisto delle famiglie».
All’assemblea era presente il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha ribadito l’obiettivo dell’Italia di consolidarsi come secondo paese manifatturiero in Europa e di salire alla quarta posizione globale tra i principali esportatori, attualmente contesa con Giappone e Corea del Sud. Ha sottolineato che senza le difficoltà nel settore automobilistico l’Italia avrebbe già raggiunto tale posizione.
Ed ha sottolineato: «nelle prossime settimane, entro fine anno, presenteremo in Consiglio dei Ministri e al Parlamento la prima legge annuale sulle piccole e medie imprese».
Al convegno, il presidente di Confimi, Paolo Agnelli, ha proposto una collaborazione con il governo per introdurre agevolazioni fiscali destinate ai giovani professionisti qualificati, al fine di rafforzare la capacità produttiva nazionale.
Agnelli ha inoltre espresso preoccupazione per i possibili dazi sui prodotti italiani imposti dalla nuova amministrazione americana, auspicando una reazione dell’Europa per proteggere le proprie aziende.
FOTO: ANSA
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