Cosenza, 13 novembre 2024 – Si chiama “I luoghi dell’anima” il concorso, giunto alla seconda edizione, rivolto ai detenuti della casa circondariale di Cosenza e promosso dall’associazione LiberaMente. E sono luoghi dell’anima quelli esplorati con i laboratori di scrittura creativa e autobiografica che si stanno svolgendo in carcere, grazie alla stessa associazione, nell’ambito del progetto “Libri che camminano”, presentato dal Comune di Cosenza e finanziato dal Centro per il Libro e la lettura del Ministero della Cultura, a seguito del titolo di “Città che legge 2022” riconosciuto alla città dei Bruzi.
Il laboratorio di scrittura creativa, a cura della giornalista e scrittrice Rosalba Baldino, si è concluso la scorsa settimana ed ha coinvolto dieci detenuti di media sicurezza. “È stato un laboratorio molto partecipato e per me un’esperienza umana fortissima – ha dichiarato Baldino – i discenti hanno mostrato tanta umiltà nell’imparare e interesse per il lavoro svolto insieme che ha rappresentato, per loro, anche uno stimolo alla lettura”.
I laboratori hanno ospitato Marilena Cerzoso, direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, Antonietta Cozza, consigliere comunale delegata alle attività culturali del Comune di Cosenza e Patrizia Bertone di FQTS (Formazione Quadri del Terzo Settore), tutte molto colpite dall’intensità del lavoro creativo che si sta svolgendo all’interno delle mura carcerarie.
È in dirittura d’arrivo il laboratorio con la scrittrice Elena Giorgiana Mirabelli, mentre si svolgerà a dicembre il laboratorio di scrittura autobiografica a cura della giornalista Carla Chiappini. Oltre alle attività di scrittura, l’istituto penitenziario ospiterà tre incontri con l’autore: Assunta Morrone presenterà il suo libro “Le montagne che camminano”; Francesco Veltri “Il mediano di Mauthausen” e Attilio Sabato il suo romanzo “L’ultimo Re”.
I detenuti, molti anche stranieri, compiono, tramite le attività di scrittura e lettura, un viaggio dentro se stessi. Affidano alle parole sentimenti ed emozioni. Questi sono contenuti nelle piccole opere di prosa e poesie che prenderanno parte al concorso e saranno inserite nel terzo volume di “Controluce, racconti dal carcere”. Ad esaminare i lavori dei partecipanti una giuria d’eccezione composta dal presidente Mario Bozzo (già alla guida della Fondazione Carical), dalla dirigente scolastica Rosita Paradiso, da Loredana Giannicola, dirigente dell’Ambito territoriale di Cosenza dell’Ufficio scolastico regionale e da don Enzo Gabrieli, sacerdote e direttore del settimanale Parola di Vita.
“Siamo sempre più convinti che il carcere debba avere una funzione rieducativa – ha affermato il presidente di LiberaMente, Francesco Cosentini – l’attività, dopo le esperienze del 2022 e del 2023 finanziate dalla Fondazione CON IL SUD e del Movimento Lavoratori Azione Cattolica, è ripartita quest’anno grazie a questo progetto e siamo molto contenti che il Comune abbia voluto includere la casa circondariale tra i luoghi di lettura dandoci l’opportunità di continuare questo lavoro con i detenuti. Ringraziamo la direttrice della casa circondariale Maria Luisa Mendicino, il comandante della polizia penitenziaria di Cosenza Agostino Sistino e tutta l’area educativa, che nonostante l’esiguo numero di agenti, hanno permesso la realizzazione dell’iniziativa”.
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