Vulcani, accesi, tempeste di linguaggio segnico: così definisce alcune tele Bernardo De Muro, che ha curato insieme a Elio Pulli e Alma Casula la prima mostra di Claudia Pala. L’esposizione dal titolo “Claudia, la compositrice di colori che danzano” è stata inaugurata ieri nella Sala Duce di Palazzo Ducale a Sassari e sarà visitabile sino al 20 novembre.
Studentessa al corso di pittura dell’Accademia di Belle Arti Mario Sironi di Sassari, Claudia al pennello preferisce la spatola, che allegerisce piuttosto che addensare rendendo così i colori meno materici.
La pittura di Clauda si determina come esaltazione dei colori ‘visti’ dall’impulso creativo del momento e non da una semplice tecnica. All’interno di ogni pittura si intravedono due linee ora orizzontali ora verticali ora insieme. Rappresentano una sorta di linee che orientano le singole parti del dipinto: pittura tra l’astratto e l’immaginifico geometrico spaziale. Claudia usa il colore come una nota musicale: il bianco di fondo è il suo palcoscenico dove innesta e fa prendere corpo il tema scelto e l’armonizzazione dei colori ne esaltano la chiarezza timbrica.
E sono sempre i colori a dominare la sua creatività, e a stuzzicare i suoi sogni: «Vorrei entrare nell’arcobaleno e vedere più da vicino i colori dominanti», confessa la giovane artista.
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