La blogger «Metavagante» e la brutta esperienza raccontata anche sui social: l’indifferenza di un passante e l’aiuto offertole da un ragazzo
Oltre all’evento traumatico, ossia l’essere avvicinata e molestata da un maniaco in pieno pomeriggio, a sconvolgere chi l’ha vissuto è l’indifferenza generale mostrata dalle altre persone che le erano attorno, lungo la pista ciclopedonale che dalla stazione si dirige verso via Borgo Palazzo. «Il mio è un invito rivolto a chiunque: non tiratevi indietro quando vi trovate di fronte a una richiesta di aiuto».
«Metavagante» e le molestie subìte a Bergamo
Giulia Meta, 26 anni, è una content creator e travel blogger. Sui social è conosciuta con il nome «Metavagante» ed è sui suoi canali che ha scelto di raccontare il grave episodio di cui è stata vittima la settimana scorsa: un uomo, sulla quarantina, le si è avvicinato e, all’improvviso, si è sbottonato i pantaloni e ha iniziato a praticare autoerotismo. «È successo giovedì, stavo camminando tranquillamente, ero al telefono con un’amica. Ho visto un uomo venirmi incontro, istintivamente ho sospettato che stesse per succedere qualcosa. Quando ha fatto ciò che ha fatto mi sono messa a urlare e sono scappata nella direzione opposta. Un passante mi ha vista e ha continuato tranquillamente a camminare, quando ho notato altra gente dietro di me mi sono rigirata verso l’uomo e l’ho visto scappare in Borgo Palazzo. Arrivata lì ho chiamato la Polizia e, il giorno dopo, ho sporto denuncia». Mentre tutto ciò accadeva, solo una persona ha mostrato empatia: «Un ragazzo, vedendomi sconvolta al telefono, mi è venuto vicino in Borgo Palazzo e mi ha chiesto come potesse aiutarmi».
«Bisogna denunciare»
Alla rabbia e all’incredulità si somma l’amarezza di sapere che tante altre donne hanno vissuto esperienze simili: «Ho ricevuto centinaia di messaggi di ragazze che hanno vissuto la stessa cosa e, magari, non ne hanno mai parlato. Tutto ciò non è normale e a loro dico che è importante denunciare — riflette Giulia Meta, che da un paio di mesi si è trasferita a Bergamo insieme al compagno —. Purtroppo, non è vero che non esistono disparità tra donne e uomini: la vita che facciamo noi non è quella di un uomo, che non ha nemmeno idea dei rischi che corriamo quotidianamente». Dopo quell’episodio, Giulia Meta si è iscritta a un corso di autodifesa: «Ho comprato pure uno spray al peperoncino, cos’altro posso fare? So che è assurdo, ma è la normalità per noi».
Le altre brutte esperienze
Giulia Meta, per la sua esperienza, non ne fa una questione locale: «Ho subìto violenze verbali in Portogallo, quando chiesi un autostop. In Sri Lanka, con un’amica, ero in un giardino botanico quando ci è successa una cosa simile a quanto avvenuto a Bergamo. A Cassino, la mia città, è capitato due volte che mi venisse mostrato qualcosa di non richiesto. Quando capitano tali episodi cerchi di farla finita lì, altrimenti diventa una tortura mentale. Molestie possono succedere ovunque, bisogna essere consapevoli: non possiamo non stare attente, dobbiamo avere occhi ovunque».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui