Modifica del reato di omesso versamento Iva #finsubito prestito immediato

La Cassazione Penale con sentenza n.41238 del 11 Novembre 2024 si è pronunciata su una materia molto dibattuta, il reato di omesso versamento Iva, molto spesso accade, soprattutto in questi periodi di crisi, che le imprese sono costrette ad emettere le fatture per i beni che sono stati ceduti ma non riescono ad incassare il corrispettivo pattuito, nonostante ciò sono obbligati per le legge a versare l’iva anche se la fattura non è stata pagata, questa situazione ha creato molte difficoltà.

La sentenza impugnata ha ritenuto del tutto irrilevanti le allegazioni difensive, poste già in essere in primo grado, concernenti il mancato incasso dell’ Iva risultante dalle fatture dell’ anno di imposta in contestazione, per via dell’ inadempimento di un consistente numero di committenti. La Cassazione Penale si è pronunciata su questa fattispecie sancendo:” Ad avviso di questo collegio la necessità che impone di tenere adeguato conto delle deduzioni difensive concernenti la concreta impossibilità di far fronte ai versamenti dovuti, trova ormai un’ importante riscontro nel diritto positivo per il recente D.lgs n.87 del 14/0672024 intervenendo sull’ art. 13 n.74 del 2000, ha

introdotto un’ ulteriore causa di non punibilità, se il fatto dipende da cause non imputabili all’ attore sopravvenute, rispettivamente all’ effettuazione delle ritenute o all’ incasso dell’ imposta sul valore aggiunto, il giudice tiene conto della crisi non transitoria di liquidità dovuta

all’inesigibilità per accertata insolvenza o sovraindebitamento di terzi o al mancato pagamento da parte di amministrazioni pubbliche e della non esperibilità di azioni idonee al superamento della crisi.” La sentenza correttamente si allinea alla modifica normativa dell’ art.13 del decreto n.74 del 2000, ponendo fine( si spera) ad un contenzioso che troppe volte ha visto imprenditori diligenti essere condannati per cause a loro non imputabili.