BELLUNO. Addio a Giuseppe Demenego: il fondatore di Ottica Demenego è morto a 89 anni questa mattina (sabato 16 novembre) all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, dove era stato trasportato d’urgenza ieri dopo esser stato travolto da un’auto davanti al suo negozio a Calalzo di Cadore. L’incidente era avvenuto nel primo pomeriggio, mentre lo storico imprenditore dell’ottica bellunese stava attraversando la strada sulle strisce. Sotto shock il conducente dell’auto, un 50enne della zona: tra le ipotesi al vaglio delle forze dell’ordine la possibilità che l’uomo sia stato accecato dal sole.
L’anziano è stato sbalzato violentemente a terra e le sue condizioni sono fin da subito sembrate gravissime: dopo il trasporto in elicottero a Treviso, i medici hanno fatto il possibile ma le condizioni di Demenego sono peggiorate, fino al decesso. Demenego aveva fondato l’omonima rete di rivenditori nel ramo dell’ottica, una realtà che nel corso degli anni è arrivata ad aprire decine di punti vendita in tutto il Nordest (recentemente anche a Rovereto).
“Un imprenditore illuminato e legatissimo al territorio – sono le parole di cordoglio del presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin –. Un simbolo di quel prodotto straordinario che è l’occhialeria bellunese, che ha saputo valorizzare fino in fondo e di cui è stato a suo modo un ambasciatore. Il negozio Demenego a Calalzo è stato ed è da decenni punto di ritrovo oltre che tappa irrinunciabile di migliaia di turisti. Ha rappresentato quella capacità tipica dei bellunesi di mettere a frutto competenze, lungimiranza e saper fare artigiano. Alla sua famiglia, un pensiero d’affetto mio e dell’intero consiglio provinciale”.
“Il Cadore – aggiunge la vicepresidente della provincia, cadorina e sindaca di Vigo Silvia Calligaro – perde tantissimo, perché Beppino Demenego, uomo cadorino fino in fondo, è stato sempre un elemento di aiuto e sostegno per il territorio. Oltre al grande attaccamento sempre dimostrato nei confronti dei suoi dipendenti, considerati il vero valore aggiunto della sua azienda, ha creato lavoro e benessere, ha saputo anticipare i temi del welfare aziendale e non si è mai allontanato dal suo Cadore. Ha sempre aiutato la sua terra anche tramite sponsorizzazioni alle attività sportive, ai tornei e alle attività che venivano organizzate. Ci lascia quindi una grande persona che ha dato tanto e contribuito alla crescita di un intero territorio”.
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