Il prestito è una chiave di accesso alle opportunità finanziarie di migliaia e migliaia di consumatori in tutto il mondo. Una via economica che non ha bisogno di presentazione e che nasconde, però, tantissime sfaccettature differenti.
Nel corso della vita, quasi tutti ci troviamo di fronte a esigenze finanziarie che superano le nostre disponibilità immediate: dall’acquisto di una casa o di un’auto, al desiderio di avviare un’impresa, o semplicemente per far fronte a spese improvvise. È qui che entra in gioco il prestito, uno strumento che può trasformare progetti, sogni e necessità in realtà.
Ma il prestito non è solo una questione di denaro: si tratta di una soluzione costruita attorno alle esigenze delle persone e delle imprese, con un’ampia gamma di opzioni per ogni situazione. Dai prestiti personali ai finanziamenti finalizzati, fino a formule innovative come i prestiti tra privati o i finanziamenti a fondo perduto, ogni tipologia offre vantaggi e opportunità specifiche. Ma scegliere il prodotto giusto non è sempre semplice: richiede una conoscenza approfondita delle soluzioni disponibili e delle loro caratteristiche.
In questa guida esploreremo le principali tipologie di prestito, svelandone le peculiarità, i vantaggi e le finalità. Che tu stia cercando un sostegno per un acquisto importante, un aiuto per consolidare i tuoi debiti o una spinta per avviare la tua carriera, capire quale prestito fa al caso tuo è il primo passo verso una gestione consapevole e vantaggiosa delle tue risorse finanziarie.
Cos’è un prestito?
Il prestito è una somma di denaro concessa da parte di un istituto bancario o una società finanziaria ad un soggetto che ha la necessità di denaro per liquidità o per finalizzare l’acquisto di un bene o servizio. L’istituto applicherà un tasso di interesse, composto da Tan e Taeg a rata solitamente fissa secondo un piano di ammortamento prestabilito.
Il prestito rappresenta un’ottima soluzione per chiunque abbia la necessità di aumentare il proprio potere di spesa ed ottenere la somma in denaro desiderata in pochi giorni.
Direttamente in banca, tramite una finanziaria autorizzata oppure online, è possibile richiedere un preventivo gratuito in pochi minuti e scegliere quale tipo di prestito farà al proprio caso.
Qual è la differenza tra prestito personale e finanziamento finalizzato?
Un prestito personale è un finanziamento che, in caso di esito positivo della richiesta, viene liquidato direttamente al cliente.
Il finanziamento finalizzato, invece, è legato all’acquisto di un bene presso un esercizio convenzionato e la somma richiesta viene liquidata all’esercente.
Nel dettaglio, i prestiti personali sono finanziamenti non finalizzati, cioè la motivazione per la quale viene richiesto il prestito non è vincolata.
In tal caso il prestito viene concesso da banche o da società finanziarie a chiunque abbia un reddito dimostrabile senza bisogno di dichiarare a che cosa sarà destinata la somma.
Tale importo viene corrisposto ad un tasso di interesse (Tan) solitamente fisso e rimborsabile attraverso un piano di ammortamento caratterizzato da rate costanti.
Rientrando nell’ambito dei prestiti non finalizzati, i finanziamenti personali vengono erogati direttamente al richiedente, senza l’intermediazione di un convenzionato/rivenditore di beni/servizi.
La somma viene versata sul conto corrente del richiedente attraverso un accredito diretto o, in alternativa, viene erogata tramite un assegno.
E tra prestito e mutuo?
A differenza del mutuo ipotecario, il prestito non dispone della garanzia di un bene immobile di proprietà del richiedente per coprire un’eventuale insolvenza.
Per questo motivo, i prestiti personali hanno solitamente importi inferiori ai 30.000 euro e, dato l’alto rischio per l’istituto di credito di concedere finanziamenti senza un bene ipotecato, spesso vengono richieste altre garanzie, come la firma di un fideiussore.
La differenza maggiore tra prestito e mutuo si concentra sulla durata, più a lungo termine per il mutuo, che permette scadenze fino a 40 anni, e l’importo, che data la durata limitata del prestito, deve necessariamente essere di minor valore per consentire una rata più sostenibile nel tempo.
Inoltre, rispetto al mutuo, la concessione di un prestito non richiede un atto pubblico per renderlo valido ed efficace, ma occorre solo la stipula di un contratto tra le parti.
Questo è un ottimo vantaggio perché consente di snellire le pratiche per l’erogazione del finanziamento ed ottenere la cifra desiderata in pochi giorni, evitando i costi notarili.
Tutte le tipologie di prestito: una panoramica completa sulle opzioni disponibili
Come abbiamo in parte visto (e anticipato), il mondo dei prestiti è ampio e variegato, con soluzioni pensate per soddisfare esigenze finanziarie diverse. Ogni tipologia di prestito si caratterizza per specifiche modalità di erogazione, requisiti di accesso e finalità. Vediamo insieme nel dettaglio le principali tipologie.
- Prestito personale: il prestito personale è una forma di finanziamento non finalizzato, cioè il richiedente non è obbligato a giustificare l’utilizzo del denaro ricevuto. Solitamente è erogato da banche o istituti di credito e prevede il rimborso tramite rate mensili a tasso fisso, calcolate in base all’importo richiesto e alla durata del prestito. È ideale per finanziare spese generiche, come viaggi, acquisti o imprevisti, senza vincoli sullo scopo.
- Finanziamento finalizzato: a differenza del prestito personale, il finanziamento finalizzato è strettamente legato all’acquisto di un bene o servizio specifico, come un’auto, mobili o elettrodomestici. Viene spesso erogato direttamente dal punto vendita in collaborazione con una finanziaria. L’importo non è accreditato al cliente, ma al venditore, mentre il beneficiario rimborsa le rate secondo il piano concordato.
- Cessione del quinto: la cessione del quinto è un prestito personale dedicato a lavoratori dipendenti (pubblici e privati) e pensionati. La particolarità di questa soluzione è che le rate vengono trattenute direttamente dallo stipendio o dalla pensione, fino a un massimo del 20% (un quinto) del reddito mensile netto. È una formula sicura per le banche, grazie alla garanzia del TFR o del trattamento pensionistico, e spesso non richiede altre garanzie o fideiussioni.
- Mutuo: il mutuo è una forma di prestito a lungo termine, generalmente destinato all’acquisto, costruzione o ristrutturazione di un immobile. I mutui sono garantiti da un’ipoteca sull’immobile stesso e prevedono rate a tasso fisso o variabile. È una delle soluzioni più impegnative dal punto di vista economico, ma consente di accedere a cifre significative dilazionandone il rimborso su diversi anni.
- Prestiti senza busta paga: i prestiti senza busta paga sono rivolti a chi non dispone di un reddito fisso dimostrabile, come studenti, casalinghe o lavoratori autonomi. Per accedere a questi finanziamenti, è spesso richiesto un garante, un’ipoteca su un immobile o altre forme di garanzia. Generalmente l’importo erogato è più contenuto rispetto ad altre tipologie, data la maggiore rischiosità per l’istituto di credito.
- Prestito tra privati (o infruttifero): il prestito tra privati è un accordo diretto tra due persone, senza l’intermediazione di una banca. Può essere formale, attraverso piattaforme online regolamentate, oppure informale, stipulato tra amici o familiari. Quando è infruttifero, non prevede il pagamento di interessi, rendendolo una soluzione vantaggiosa per chi può contare sull’aiuto di conoscenti.
- Prestito d’onore: il prestito d’onore è un finanziamento agevolato rivolto a categorie specifiche, come studenti universitari, giovani imprenditori o startup. È spesso sostenuto da enti pubblici e prevede condizioni vantaggiose, come tassi di interesse bassi o assenti, periodi di grazia e rimborsi dilazionati. Lo scopo è incentivare la formazione o l’imprenditorialità.
- Prestito cambializzato: il prestito cambializzato prevede il rimborso tramite cambiali, strumenti di credito che il debitore deve onorare entro scadenze predefinite. È una soluzione alternativa, spesso utilizzata da chi ha difficoltà ad accedere ad altri prestiti per problemi di solvibilità, ma comporta rischi elevati in caso di insolvenza, come il pignoramento dei beni.
- Prestito giovanile: questa tipologia di prestito è pensata per giovani studenti o neoimprenditori. Offre condizioni agevolate, come tassi ridotti o periodi di grazia, e può essere finalizzato a finanziare percorsi di studio, corsi di specializzazione o l’avvio di nuove attività. In molti casi, è supportato da fondi pubblici o regionali.
- Prestito a fondo perduto: i prestiti a fondo perduto rappresentano una forma di finanziamento in cui l’importo concesso non deve essere rimborsato. Sono spesso erogati da enti pubblici o organizzazioni non governative per sostenere progetti di interesse sociale o economico, come l’avvio di imprese innovative, progetti di sviluppo locale o iniziative green.
- Mutuo consolidamento debiti: il mutuo per consolidamento debiti consente di unificare più prestiti in corso in un’unica soluzione, con un’unica rata mensile e, spesso, un tasso di interesse più vantaggioso. Questa opzione è ideale per chi vuole semplificare la gestione dei debiti e ottenere condizioni più favorevoli.
- Consolidamento debiti: simile al mutuo per consolidamento, questa tipologia di prestito si applica a debiti di minore entità. Permette di accorpare diverse rate di finanziamenti esistenti, riducendo l’importo mensile da pagare grazie a una maggiore dilazione temporale o a tassi di interesse più competitivi.
- Prestito chirografario: il prestito chirografario è un finanziamento che non richiede garanzie reali, come ipoteche, ma si basa esclusivamente sulla firma del richiedente e, eventualmente, su una garanzia fideiussoria. È utilizzato per importi di medio-bassa entità e trova applicazione soprattutto nel contesto aziendale per finanziare progetti a breve termine.
Importo e durata del prestito
Ogni forma di prestito possiede proprie caratteristiche, così come dei requisiti definiti. Parlando di prestito personale in senso lato, però, potremmo centrare alcuni aspetti comuni o, comunque, di guida.
- L’importo del prestito varia in base alle esigenze e alla capacità di rimborso del richiedente. L’importo minimo concedibile dalle banche e dalle finanziarie è solitamente di 1.000 euro e in genere l’importo massimo non supera i 50.000 euro.
- La durata del prestito indica il periodo di rimborso sulla base di un piano di ammortamento accordato dall’istituto di credito. Solitamente la durata di un prestito personale va da un minimo di sei mesi ad un massimo di 120 rate mensili (10 anni).
Sia l’importo che la durata del prestito possono essere modificati nel corso del contratto. Il debitore può infatti esercitare il diritto all’estinzione anticipata del finanziamento, parziale o totale, in qualsiasi momento e ridurre il periodo della naturale scadenza del contratto.
Accade spesso che in fase di rinegoziazione del debito o quando viene presentata una richiesta di consolidamento di altri prestiti, le due parti decidano di modificare i termini del contratto aumentando il capitale prestato o modificando i tempi del rimborso.
Le decisioni della durata e dell’importo del prestito meritano una particolare attenzione da parte del debitore: infatti, è importante sapere che una durata molto lunga comporta un netto aumento degli interessi, mentre una durata troppo breve può aumentare il rischio di insolvenza avendo una rata insostenibile. Allo stesso modo, un importo troppo alto che richiede una rata ai limiti della sostenibilità può tramutarsi in una sofferenza finanziaria difficile da sanare nel tempo.
Come richiedere un prestito
Un prestito può essere richiesto alla propria banca oppure, dopo un’analisi di mercato online, decidere di richiedere il finanziamento in una banca più conveniente, ma che in genere chiederà l’apertura di un nuovo conto corrente. In alternativa è possibile richiedere un prestito direttamente alla società finanziaria presso cui viene acquistato un bene e in questo caso sarà necessario comunicare le coordinate del proprio conto corrente su cui addebitare le rate.
Prima della sottoscrizione del contratto è buona prassi richiedere un preventivo scritto su carta intestata e prendere visione dei fogli informativi con tutte le caratteristiche tecniche, dal Taeg alle spese iniziali e ricorrenti, al fine di poter valutare e confrontare quale sia il prestito migliore tra altre proposte.
Per richiedere un prestito occorre fornire alla società finanziaria le proprie generalità, un documento di identità e la documentazione reddituale che comprovi la propria capacità di rimborsare il debito.
Se si è dipendenti privati, è necessario fornire le ultime due buste paga, se invece si è lavoratori autonomi, occorre presentare la dichiarazione dei redditi. Normalmente l’istituto erogante, acquisita tutta la documentazione, dopo qualche giorno risponderà al richiedente se risulta idoneo a ricevere il prestito ed in questo caso fornendo al consumatore il contratto da sottoscrivere oppure, se non esistono i presupposti per la concessione del finanziamento, lo informerà che la richiesta non è andata a buon fine.
In ogni caso, prima di concedere il prestito, l’istituto erogante, oltre alla documentazione fornita dal richiedente, verificherà tutte le sue informazioni presenti nelle banche dati finanziarie, tra cui la Centrale Rischi, per accertare l’affidabilità creditizia del soggetto.
Cosa sapere prima di richiedere un prestito?
Oltre alla struttura del finanziamento e alle esigenze singole, ci sono delle informazioni in più che è importante conoscere prima di richiedere e ottenere un prestito personale.
Il tasso di interesse di un prestito
Al contrario di un mutuo, che può essere pagato in varie tipologie di tasso (fisso, variabile, misto), il Tan (Tasso Annuo Nominale) di un prestito prevede solitamente una rata costante per tutta la durata del finanziamento.
Come per il mutuo, la maggioranza degli istituti prevede che la rata comprenda una quota di capitale e una quota di interessi secondo un piano di ammortamento alla francese.
Rimborso rateale del prestito
Il rimborso del prestito avviene mediante il pagamento di rate mensili da parte del richiedente per il numero di mesi prestabilito nel contratto fino al saldo dell’intera somma prestata, inclusiva di una quota di interessi pattuita.
La società finanziaria richiederà al cliente un conto corrente di appoggio da cui ogni mese verrà prelevata la rata.
Soggetti abilitati a concedere prestiti
Solo le banche e gli intermediari finanziari iscritti nell’Elenco generale e nell’Elenco speciale, disciplinati rispettivamente dall’articolo 106 e 107 del Testo Unico Bancario (TUB), possono rilasciare direttamente prestiti e finanziamenti.
Le banche e gli intermediari finanziari autorizzati, sottoposti al controllo della Banca d’Italia, possono servirsi di altri soggetti, come i Mediatori creditizi iscritti all’Organismo degli Agenti e dei Mediatori (OAM), che nell’esercizio della propria attività commerciale, propongono contratti di credito per conto del finanziatore al solo fine di promuovere il prestito, ma non concludere il contratto.
Gli agenti in attività finanziaria, invece, operano direttamente per conto dell’istituto che eroga il finanziamento e possono far sottoscrivere direttamente il contratto di prestito.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui